Marozia: differenze tra le versioni

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== Biografia ==
Appena quindicenne fu la [[Concubinato|concubina]] di [[papa Sergio III]], suo cugino, conosciuto quando era vescovo di Caere (l'attuale [[Cerveteri]]). LaL'esistenza relazionestessa tradella Marozia e Sergio IIIrelazione, che si daterebbe intorno al [[907]], è controversa: gran parte degli autori ha accettato il racconto di [[Liutprando di Cremona]]; altri, tra cui [[Pietro Fedele]] e il Brezzi, considerano invece il concubinaggio una maldicenza senza fondamento.<ref name=DBI>{{Cita|DBI}}.</ref>
 
Marozia si sposò tre volte e tutti i suoi matrimoni furono politici. Nel [[909]], già incinta (secondo alcuni ad opera del pontefice [[papa Sergio III|Sergio III]]), sposò [[Alberico I di Spoleto|Alberico di Spoleto]]; il figlio fu poi legittimato<ref>Pietro Fedele, ''Ricerche per la storia di Roma e del papato nel secolo X'', in «Archivio della R. Società Romana di Storia Patria», voll. XXXIII-XXXIV</ref>. Alberico e Marozia ebbero un altro figlio, cui fu dato il nome di [[Alberico II di Spoleto|Alberico]] (911/912-954). Marozia si era unita al marito, molto più anziano, per due caratteristiche del consorte che lei apprezzava molto: illa posizione di potere e l'ambizione addi averneaccrescerlo sempre di piùulteriormente. Nel 914 Alberico si alleò con [[papa Giovanni X]] e nel 916, insieme alle truppe pontificie, sconfisse i [[Saraceni]] al [[Battaglia del Garigliano (915)|Garigliano]]. Venne nominato [[Console (storia romana)|console]] di Roma, ema lasciò presto Marozia vedova in quanto fu ucciso a [[Orte]] nel [[924]].
 
Nel [[926]] Marozia ritentò la scalata al potere sposando [[Guido di Toscana|Guido]], [[marchese di Toscana]], un oppositore del Pontefice. Da questo momento Marozia diventò la principale nemica di Giovanni X. Nel maggio [[928]] a Marozia riuscì l'assalto della residenza del Papa (il [[Basilica di San Giovanni in Laterano|Laterano]]), che fu imprigionato e deposto. Giovanni X morì poco dopo in prigione, probabilmente soffocato. Guido diventò il signore di Roma. Marozia pilotò l'elezione dei tre papi successivi: tra il [[928]] e il [[929]] furono eletti [[papa Leone VI|Leone VI]] e [[papa Stefano VII|Stefano VII]].
 
Nel [[931]] MAroziaMarozia riuscì ad imporre sul trono pontificio il suo primogenito, appena ventunenne, che prese il nome di [[papa Giovanni XI|Giovanni XI]]. Il nuovo Papa, di carattere debole, fu un docile strumento nelle mani di Marozia, che fu considerata il verola Ponteficepadrona di Roma. Quasi contemporaneamente alla consacrazione di Giovanni XI moriva il secondo marito, Guido. Infine, nel [[932]] Marozia si sposò per la terza volta col cognato [[Ugo di Provenza]] ([[Re d'Italia]] dal [[926]] al [[947]]). Ugo, fratello di Guido, non avrebbe potuto sposare Marozia ma, spergiurando, dichiarò d'essere figlio illegittimo del proprio padre.
 
Marozia progettò l'incoronazione di Ugo a imperatore, sfruttando la propria influenza sul figlio Papa. I suoi progetti furono sventati da [[Alberico II di Spoleto|Alberico II]], suo secondo figlio e fratellastro di Giovanni XI. Alberico II cacciò Ugo dall'Urbe, fece arrestare la madre e confinò Giovanni XI nel [[Palazzo del Laterano|palazzo papale del Laterano]], rimanendo così padrone incontrastato di Roma dal [[932]] alla morte, avvenuta nel [[954]]. Da quel momento non si ebbero più notizie di Marozia. Secondo alcuni, venne imprigionata a [[Castel Sant'Angelo]] e finì i suoi giorni reclusa in convento. Morì presumibilmente il 28 giugno di un anno precedente il [[936]] e fu sepolta nel [[monastero dei Santi Ciriaco e Nicola]] sulla [[via Lata]].<ref name=DBI />