Sellia: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m fix →Storia |
luoghi di interesse |
||
Riga 25:
|Zona sismica = 2
|Gradi giorno =
|Nome abitanti =
|Patrono = [[San Nicola]]
|Festivo = 6 dicembre
Riga 45:
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
Il centro storico di Sellia, formato da numerosi vicoli e che conserva ancora il suo stile medievale, è collegato alla parte inferiore del comune tramite la
Nel comune vi sono tre chiese: S.Nicola di Bari, la chiesa del SS. Rosario e la chiesa della Madonna della Neve.
Altri luoghi d'interesse sono i resti del Castello medievale e gli antichi frantoi, simbolo dell'economia, che in passato era prevalentemente fondata sull'agricoltura. Tra questi è stato recuperato integralmente uno risalente agli inizi del XIX secolo, che trova collocazione in un locale del rione S.Angelo, nel centro storico. L'edificio storico risale molto probabilmente al XVIII secolo. La singolare strutturazione del borgo antico con le case arroccate una all'altra gli conferisce, inoltre, il caratteristico aspetto di un presepio.<ref>Dal [http://www.comune.sellia.cz.it/index.php?action=index&p=76 sito ufficiale] del comune di Sellia. Si veda il [[Discussione:Sellia|disclaimer]].</ref>
=== SMOSS: il Sistema dei Musei e degli Opifici storici di Sellia ===
Oltre al suo paesaggio emozionante fatto di casa medievali sulle colline, è il grande numero di musei rispetto alla quantità di abitanti. Infatti a Sellia c’è un Museo ogni 60 abitanti. Si conferma infatti come borgo della cultura per la presenza di una vasta offerta museale con lo SMOSS: il Sistema dei Musei e degli Opifici storici di Sellia.
La rete museale è composta da:
Il MUSEBA, Museo dei Bambini Agricoltura& Ambiente, è uno spazio pensato per i bambini e dedicato all'alimento principe della dieta mediterranea:l'olio d'oliva. All’interno con percorso didattici e laboratori è possibile conoscere storia e tradizioni della cultura contadina calabrese.
Il Museo del Fumetto a Sellia ospita circa diecimila pezzi con oltre trecento testate. Nasce da un’idea di Pierluigi Bonizzi, grande appassionato e collezionista. Tutto Walt Disney, Nathan Never, Mister No, Diabolik sono solo alcuni dei volumi presenti nel museo, uno spazio dal valore storico culturale immenso. Dalla storia d’Italia a fumetti a quella di grandi personaggi storici. Oltre a ben 73 quadri che raccontano la nascita e l’evoluzione del fumetto in Italia con pezzi storici che risalgono ai primi anni del novecento.
L’EcoMuseo, che si sviluppa all’aperto su una balconata realizzata negli anni 30′, conserva 8 grandi riproduzioni di opere dei Macchiaioli che raccontano momenti della vita contadina. Nelle varie teche è riprodotto il patrimonio artistico, storico, ambientale di Sellia. Per le vie del borgo, all’aperto, è possibile anche imbattersi in versi poetici nella Via Delle Poesie.
Nell'agosto 2018 è stato realizzato grazie ad una raccolta fondi online il Museo della Scienza-Terra & Cosmo. In questo nuovo spazio, realizzato grazie alla grande collezione di fossili e minerali del professor Nicola Cardaci, è possibile vedere decine di campioni di sabbie provenienti dai mari e dai deserti, frammenti di meteoriti, resti di fossili e molto altro. Obiettivo del museo è quello di fornire un mezzo per sviluppare una maggiore conoscenza e consapevolezza del mondo in cui viviamo.
Oltre ai musei anche i numerosi opifici storici fanno respirare in ogni vicolo la storia e la cultura millenaria di Sellia. E’ possibile infatti visitare un Forno risalente al XIX secolo dove spesso è possibile degustare un ottimo pane casareccio. Un Frantoio risalente al XVIII secolo situato in un locale del rione S. Angelo, nel centro storico. Sono testimonianza diretta dei lavori e delle tradizioni del popolo contadino che abitava in borgo. In questo senso offrono la possibilità di toccare con mano ed avvertire gli odori e la quotidianità del passato di Sellia con uno sguardo rivolto al futuro.
==== Il Castello Medievale ====
Il Castello-Fortezza di Sellia nacque per volere del normanno Roberto detto il Guiscardo (lo svelto) 1015 – 1085. Conte, Duca di Puglia, Calabria (1059-1085) e Sicilia (1061-1085), figlio di Tancredi d’Altavilla.
Come affermato da Don Pasquale Perri:
“adagiata sopra una rupe scoscesa, Sellia si rendeva inaccessibile da ogni parte, tranne che dal lato superiore, nel quale era difesa da un fortilizio ben munito; luogo perciò sicuro dalle aggressioni nemiche ed inespugnabile da qualunque assalto”.
Il castello doveva essere simile ad altre costruzioni fortificate dell’epoca: grosse muraglie a carattere difensivo, con torri alte e merlate, atte alla difesa piombata, chiudevano una corte interna. Questa struttura fortificata garantiva la sicurezza e la difesa al palazzo baronale, dove il signore dimorava ed amministrava la giustizia.
Fu residenza ordinaria dei baroni che si succedettero al dominio feudale di Sellia, fino all’epoca dell’invasione francese, quando, abolita la proprietà feudale e ristretta la proprietà dei vassalli, le famiglie di coloro che erano gli ultimi feudatari furono costretti a riparare nei paesi vicini.
Purtroppo danneggiato del terremoto del 1783, il castello venne completamente distrutto. Nonostante dell’antico castello rimangano solo alcuni parti delle possenti mura continua a conservare il suo fascino.
===== Le Chiese di Sellia =====
La chiesa di San Nicola di Bari
Inizialmente consacrate alla Vergine Immacolata, ubicata nel centro storico, è oggi intitolata a San Nicola di Bari, patrono di Sellia.
È la più antica tra le chiese esistenti a Sellia. La tipologia architettonica risale al periodo romanico; esternamente presenta una schema architettonico molto semplice. La facciata si contraddistingue per un semplice portale centrale in legno, al di sopra del quale è posta una cornice che sorregge il tetto a capanna. Il portale è sormontato da una vetrata artistica decorata raffigurante San Nicola. Al suo interno si conservano tre campane datate 1619, 1800, 1883. Quella del 1800 è stata oggetto di restauro nel 2000. L’interno, riccamente decorato con fregi, stucchi e dipinti è diviso in tre navate:una navata centrale e due lavate laterali. La navata centrale è affrescata con un bellissimo dipinto ad olio su tela di forma ovale, raffigurante l’Immacolata Concezione circondata da angeli. Le tre navate sono in rapporto spaziale tra loro mediante un sistema di archi. Una seria di altari minori contraddistinguono le navate laterali. La chiesa racchiude altre pregevoli opere, come La Pietà attribuita da Frangipane e Montorsoli ad un allievo di Michelangelo risalente al XVI secolo.
La chiesa del Santissimo Rosario
Situata nella parte superiore del paese, venne edificata tra la fine del XVII secolo ed inizi del XVIII secolo. Fu sede della confraternita della Madonna del Rosario. La facciata presenta un portone centrale. Due porte laterali e il campanile sul lato sinistro. L’interno è a tre navate, divise da una serie di archi poggiate su colonne a base quadrata, abbellite da lesene con capitello. L’altare in marmi policromi ospita la statua di Santa Rosa. Ai lati colonnine sormontate da capitelli decorativi sorreggono un ricco fastigio con anfore. Su una delle pareti interne della Chiesa c’è una lapide di marmo che ricorda la figura del priore Nicola Mannarino. Le decorazioni in stucco evidenziano le abilità decorative degli artisti artigiani che hanno operato nei secoli nella Chiesa di Sellia.
La chiesa Madonna della Neve
La chiesa si trova nella parte nuova del paese. Fu costruita nel corso degli anni 50’ in seguito all’alluvione del 1943, non rappresenta elementi architettonici e decorativi di rilievo. Sulla facciata esterna si può vedere un’immagine di Cristo raffigurato in un mosaico che sormonta un finestrone rettangolare chiuso da vetri policromi. L’interno è a vano unico rettangolare. Il titolo “ Madonna della Neve” è legato ad un mosaico, posto sull’altare maggiore che rappresenta la Vergine con il Bambino in braccio, circondati da un paesaggio nevoso. L’appellativo si deve ad un miracolo della Madonna: secondo un racconto popolare la Vergine apparve ad un pastore, chiedendogli di edificare una chiesetta in suo onore nel punto in cui avrebbe nevicato. Il prodigio si verificò quando, in pieno Agosto, si mise a nevicare solo in una zona circoscritta dell’abitato, dove venne costruita una piccola Chiesa, andata in seguito distrutta per cause incerte.
== Società ==
|