Letzte Lockerung: differenze tra le versioni
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Il testo affronta in forma aforistica e con un'enorme quantità di riferimenti intertestuali le principali forme di espressione della borghesia, che dissimula la propria mancanza di «senso» (''Sinnlosigkeit'') costruendo le proprie certezze su meri «significanti», svuotati di ogni «significato». La conseguenza inevitabile di questa situazione è la noia esistenziale, vero cancro di un'intera epoca.<blockquote>«L'attuale bilancio della superficie terrestre abitata è dunque semplicemente il risultato conseguente una noia diventata ormai intollerabile. Noia: il termine più innocuo. Ciascun cerchi per conto proprio il termine più goloso per la propria condizione di inferiorità!» (paragrafo 5°)</blockquote>Tra le forme di espressione con cui la borghesia cerca di azzittire la propria noia esistenziale, c'è l'arte, definite da Serner come «una malattia infantile» (9°) o «la forma più puerile di magia» (58°). L'arte non è altro che il tentativo di dare stilisticamente ''forma'' (''Gestalt'') - ovvero, costringere in vincoli - la natura caotica dell'uomo.<blockquote>«Forma! Che parola raccapricciante! Vale a dire: rendere verosimile la vita, inverosimile fino alla punta dei capelli! Ricoprire con un cielo catartico questo lerciume di caos e mistero!! Profumare e rassettare il letamaio umano!!! Grazie tante...» (6°)</blockquote>La stessa guerra, poi, si rivela essere come il più banale e violento escamotage per sfuggire alle grinfie della noia, un vero e proprio spettacolo teatrale inscenato in concerto tra governanti e sudditi. Questo - secondo Serner - vale sia per le classi dirigenti, mosse tra l'altro da interessi economici privati, sia per il popolo, che «prende in mano il fucile, non perché non veda oltre le apparenze, ma perché usa l'apparenza come... stimolo» (17°). Ma, nonostante tutto, la guerra rimane un passatempo di breve durata:<blockquote>«Il giovanotto nella loggia ha il suo spettacolo, la popolazione un passatempo sanguinoso e la possente Morte, unica vera vincitrice, s'inchina di fronte alla Noia, che dopo il primo atto riassale inevitabilmente attori e spettatori...» (17°)</blockquote>Figura centrale dell'opera è il cavaliere d'industria (''Hochstapler''), chiamato spesso anche con il termine francese ''rastaquouére'' (abbreviato in ''rasta''). Lo ''Hochstapler'' di Serner non è un arrivista in cerca di denaro o potere, ma una personalità che ama le comodità della vita, un essere disilluso che non crede a niente e a nessuno, un lupo solitario, un «moralista a-morale» che affronta e accetta l'illusorietà della vita con un sorriso beffardo.<ref name="ref_A" />
== Collegamenti esterni ==▼
Projekt Gutenberg-DE, [https://gutenberg.spiegel.de/buch/letzte-lockerung-6928/1 Letzte Lockerung. Manifest Dada (incompleto)]▼
[http://sdrc.lib.uiowa.edu/dada/Letzte_Lockerung/index.htm Letzte Lockerung. manifest dada (Testo scannerizzato)]▼
== Note ==
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▲== Collegamenti esterni ==
{{Collegamenti esterni}}
▲*{{de}} Projekt Gutenberg-DE, [https://gutenberg.spiegel.de/buch/letzte-lockerung-6928/1 Letzte Lockerung. Manifest Dada (incompleto)]
▲*{{de}} [http://sdrc.lib.uiowa.edu/dada/Letzte_Lockerung/index.htm Letzte Lockerung. manifest dada (Testo scannerizzato)]
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