Tanja Savičeva: differenze tra le versioni
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{{S|scrittori sovietici}}
{{Bio
| Nome =
| Cognome = Savičeva
| ForzaOrdinamento = Saviceva ,Tanja
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== Biografia ==
[[File:Tanya Savicheva Diary.jpg|miniatura|Tanja Savičeva nel 1936 e le pagine del suo diario]]
Durante l'assedio registrò nel suo diario le morti di ciascun membro della sua famiglia, di cui rimase l'unica in vita. Trasferita in ospedale, morì nel luglio del 1944.<ref>{{cita news|url=https://russian.rt.com/science/article/389021-75-let-tanya-savicheva-blokadnyi-dnevnik|pubblicazione=[[Russia Today|rt.com]]|lingua=ru|titolo=Блокадные строки: 75 лет назад Таня Савичева сделала последнюю запись в своём дневнике|autore=Julija Popova|data=13 maggio 2017|accesso=22 febbraio 2018}}</ref> La sua immagine e le pagine del suo diario sono diventate il simbolo del costo umano dell'assedio.▼
Durante l'assedio, Savicheva riportò nel suo diario le morti di ciascun membro della sua famiglia, una delle sue ultime annotazioni sul diario riportava la sua convinzione di essere rimasta l'unica della famiglia ancora in vita. Nonostante fosse stata trasferita in ospedale a causa di una [[tubercolosi intestinale]], morì nel luglio del 1944.
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== Primi anni di vita ==
Tatyana Nikolayeva Savicheva, comunemente chiamata Tanya Savicheva è nata il 23 gennaio 1930,
{{refn|group=n|Some authors list 25 January as being Savicheva's birth date.<ref name="cdh">{{cite book|last1=Heberer|first1=Patricia|title=Children during the Holocaust|date=2011|publisher=Alta Mira|___location=USA|isbn=0759119848|page=53|url=https://books.google.co.uk/books?id=asCq3ZD0ObQC&pg=PA53&lpg=PA53&dq=Tanya+Savicheva&source=bl&ots=H6yQYwxs7I&sig=95-31oqltCZgVfg2rVMqJBFGE2s&hl=en&sa=X&ved=0ahUKEwjqh7K7yL3TAhVKJsAKHdvzCeI4FBDoAQhGMAc#v=onepage&q=Tanya%20Savicheva&f=false|accessdate=9 luglio 2019}}</ref> <ref name="rt">{{cite web|last1=Popova|first1=Julia|title=Блокадные строки: 75 лет назад Таня Савичева сделала последнюю запись в своём дневнике (Blockade lines: 75 years ago Tanya Savicheva made the last entry in her diary)|url=https://russian.rt.com/science/article/389021-75-let-tanya-savicheva-blokadnyi-dnevnik|website=RT.com|accessdate=9 luglio 2019}}</ref> da padre pasticciere e madre sarta. Era la più piccola di 5 figli, con due sorelle - Zhenya e Nina - e due fratelli - Mikhail e Leka.<ref name="cdh"/> Il padre morì quando Tanya aveva soltanto 6 anni, lasciando la moglie vedova con 5 figli. Mentre tutta la famiglia era rimasta a Leningrado, Mikhail se n'era andato prima che scoppiasse la guerra, unendosi in seguito, in territorio Nazista ai partigiani.<ref name="cdh"/> La storia di Mikhail non era nota alla famiglia che lo riteneva morto.<ref name="rt"/>
Nell'estate del 1941 la famiglia aveva progettato una vacanza in campagna, tuttavia non fu possibile a causa dell'inizio [[Operazione Barbarossa|dell'invasione dell'Unione Sovietica]] da parte delle forze dell'asse il 22 giugno.
Ogni componente della famiglia lavorava per dare il proprio contributo all'esercito: la Madre, Mariya Ignatievna cuciva le divise, Leka lavorava come operatore di linea dell'ammiragliato, Zhenya lavorava nella fabbrica di munizioni, Nina aiutava nella costruzione di difese cittadine e lavorava nella fabbrica di munizioni con la sorella; gli zii Vasya e Lesha servivano nella difesa antiaerea. Tanya, che allora aveva 11 anni, per lavoro aveva il compito di scavare trincee e di mettere bombe incendiarie.
Nina fu mandata a lavorare al lago Ladoga, dove fu urgentemente evacuata e per questo motivo non fece più ritorno a casa. <ref name="hih">{{cite web|title=Only Tanya is left – the short life of Tanya Savicheva|url=http://www.historyinanhour.com/2010/01/25/tanya-savicheva-summary/|website=History in an Hour|accessdate=9 luglio 2019|archive-url=https://web.archive.org/web/20170424111213/http://www.historyinanhour.com/2010/01/25/tanya-savicheva-summary/|archive-date=24 April 2017|dead-url=yes|df=dmy-all}}</ref>La famiglia non essendone a conoscenza la credeva morta.<ref name="cdh"/>
== Il Diario ==
Tanya aveva sempre scritto in un diario anche prima della guerra. Era un quaderno grosso e spesso in cui registrava la sua vita quotidiana, purtroppo per mancanza di combustibile per riscaldare la stufa la famiglia fu costretta a bruciarlo.
qualche tempo dopo aver dovuto bruciare il suo diario Tanya ricevette un piccolo taccuino che era appartenuto alla sorella e dentro al quale Nina prendeva appunti sull'attrezzatura della caldaia nello stabilimento in cui lavorava. Fortunatamente per Savicheva la sorella non aveva scritto nella parte alfabetica del taccuino.<ref name="pf">{{cite web|last1=Markov|first1=Lily|title=Блокадная хроника Тани Савичевой (The siege diary of Tanya Savicheva)|url=http://www.spb-family.ru/history/history_15.html|website=Petersburg Family|accessdate=9 luglio 2019}}</ref>
=== Contenuto ===
{{quote|Zhenya è morto il 28 dicembre alle 12, 1941}}
{{quote|La nonna è morta il 25 gennaio alle 3 del 1942}}
{{quote|Leka è morto il 17 marzo 1942, alle 5 del mattino}}
{{quote|Zio Vasya è morto il 13 aprile alle 2 del mattino}}
{{quote|Zio Lesha, 10 maggio, alle 4 del pomeriggio, 1942}}
{{quote|Mama il 13 maggio alle 7:30 del mattino, 1942}}
{{quote|I Savicheva sono morti}}
{{quote|Sono tutti morti}}
{{quote|Rimane solo Tanya}}
== Le morti ==
===Zhenya(sorella)===
La prima voce del diario risale al 28 dicembre. Questa prima voce riguardava la morte della sorella maggiore Zhenya, probabilmente avvenuta a causa di una grave malnutrizionre dovuta al suo lavoro alla fabbrica di munizioni.<ref name="cdh"/>
Zhenya nacque nel 1909 e si trasferì in via Mokhovaya, lontana dalla famiglia, al momento del matrimonio continuando a viverci anche dopo il divorzio.
Zhenya era sottoposta ad un grande sforzo fisico ogni giorno: per arrivare a lavoro doveva fare 7 km a piedi, a volte per due turni in un giorno. Dopo il lavoro veniva chiesto di donare il sangue. Il razionamento di cibo a Leningrado era stato ridotto, lungo la Strada della Vita, attraverso il Lago Ladoga, arrivavano poche e inadeguate scorte. Si stima che in quel periodo circa 100.000 persone al mese muorivano di fame.[8][9] Zhenya morì nel suo appartamento per esaurimento e malnutrizione.<ref name="unexp">{{cite web|last1=Sinitsin|first1=Tatiana|title=Children at War|url=http://www.world-war.ru/dnevnik-tani-savichevoj/|website=НЕПРИДУМАННЫЕ РАССКАЗЫ О ВОЙНЕ|accessdate=9 luglio 2019}}</ref><ref name="rt"/>
Savicheva, che registrava la morte di ogni suo membro della famiglia sul taccuino che aveva una lettera all'inizio di ogni pagina, scelse per la sorella la pagina intestata con la lettera russa [[ж]], con la seguente affermazione: "Zhenya è morta il 28 dicembre alle 12, 1941."<ref name="rt"/>
===Yevdokiya Grigorievna(nonna)===
Da qui in poi i membri della famiglia di Savicheva iniziarono a morire in rapida successione. Tanya aveva compiuto 12 anni da due giorni quando sua nonna, Yevdokiya Grigorievna, morì di [[insufficienza cardiaca]] a causa della sua grande perdita di peso.
Yevdokiya Grigorievna si rifiutò di andare in ospedale a farsi curare nel momento in cui venne a sapere che gli ospedali erano sovraccarichi di persone. Fu sepolta in una fossa comune in quello che oggi è conosciuto come il [[:en:Piskaryovskoye Memorial Cemetery|cimitero della memoria di Piskaryovskoye]].<ref name="rt"/><ref name="unexp"/><ref name=pisk2017>{{cite web|title=Piskaryovskoye memorial cemetery|url=http://www.museum.ru/M173|website=Russian Museum|accessdate=9 luglio 2019}}</ref> Savicheva registrò la morte della nonna con le parole:"La nonna è morta il 25 gennaio alle 3 del 1942.". La data ufficiale della morte fu registrata il 1° febbraio perche la famiglia tenne la sua tessera fino a fine mese.<ref name="rt"/>
===scomparsa di Nina(sorella)===
Il 28 febbraio Nina scomparve. Quel giorno Leningrado era finito sotto un pesante bombardamento e la famiglia la riteneva morta.
Nina, infatti, era stata evacuata senza preavviso attraverso il lago Ladoga sulla pericolosa via del ghiaccio, e non ebbe la possibilità di far arrivare alla famiglia nessun messaggio poiché quella via era destinata solo per scopi essenziali di rifornimento di cibo, carburante, medicine e per permettere di evacuare.
Si ammalò e non poté tornare a Leningrado dalla sua famiglia fino al 1945.<ref name="rt"/>
===Leka(fratello)===
La morte della nonna fu seguita dal fratello Leka nel marzo 1942.<ref name="cdh"/> Leka aveva provato ad arruolarsinell'esercito ma era stato respinto a causa della miopia; in seguito è diventato un ingegnere ed anche un musicista. Ha lavorato presso il cantiere navale Admiralty e spesso aveva anche un secondo turno durante la notte.
morì nell'ospedale del cantiere navale il 17 marzo, Savicheva registrò la morte sul diario:"Leka è morto il 17 marzo 1942, alle 5 del mattino."
===Vasya(zio)===
Il 13 aprile 1942, lo zio Vasya(uno dei fratelli di suo padre) morì al l'età di 56 anni. Prima della guerra i tre zii vivevano insieme in un appartamento vicino, ma quando l'assedio cominciò la famiglia si trasferì.
Vasya aveva prestato servizio nella [[prima guerra mondiale]], ma questa volta era stato rifiutato a causa della sua età.<ref name="rt"/>
Sembra che Vasya e Tanya fossero molto vicini e che Tanya trascorresse molte ore nell'appartamento, pieno di libri, di Vasya.
Nel diario troviamo le parole riferite allo zio: "Zio Vasya è morto il 13 aprile alle 2 del mattino".<ref name="pf"/>
===Lesha(zio)===
La morte del fratello maggiore di Vasya avvenne a maggio, all'età di 71 anni, dovuta alla sempre frequente denutrizione.
Anche lui aveva cercato di arruolarsi nell'esercito, ma era stato rifiutato. Nonostante l'età si impegnò nel servizio civile a Leningrado.<ref name="rt"/> Savicheva registro come al solito il decesso sul diario, ma al contrario delle altre volte perse la parole "morto": "Zio Lesha, 10 maggio, alle 4 del pomeriggio, 1942".<ref name="pf"/>
===Mariya Ignatievna Savicheva(madre)===
Il 13 maggio 1942 è la data della morte della madre Mariya Ignatievna Savicheva. Mariya nacque nel 1889 e lavorò come sarta, aiutando anche l'esercito cucendo le uniformi dei soldati.
Mariya aveva la passione per la musica e aveva sempre cercato di trasmetterla a tutti i suoi figli. Savicheva registrò la sua morte così:"Mamma il 13 maggio alle 7:30 del mattino, 1942".<ref name="rt"/>
In seguito alla morte di sua madre Savicheva presa dalla disperazione scrisse altre tre pagine con le seguenti parole:
{{Quote|« '''Савичевы умерли''' »}}
{{Quote|« '''Умерли все''' »}}
{{Quote|« '''Осталась одна Таня''' »}}
"I Savicheva sono morti." "Sono tutti morti." "É rimasta solo Tanya."
===Ultimo periodo di vita di Tanya===
Dopo la morte di sua madre, Savicheva dormì per una notte dal vicino per poi, seppur debole, trasferirsi dalla zia Evdokiya, portandosi con se gli oggetti personali della famiglia.
Sua zia, sperando in cure mediche migliori e urgenti, trasferì la custodia di Tanya ad un orfanotrofio pubblico a San Pietroburgo.<ref name="rt"/>
Nel 1942, Tanya fu uno dei 140 bambini salvati da Leningrado e portati al villaggio di [[:en:Krasny Bor, Shatkovsky District, Nizhny Novgorod Oblast|Krasny Bor]].
Anastasiya Karpova, un'insegnante nell'orfanotrofio, scrisse a Mikhail, il fratello di Tanya: "Tanya è viva, ma non sembra in buona salute, un medico, che l'ha visitata di recente, dice sia molto malata, ha bisogno di riposo, cure speciali, alimentazione, clima migliore, ma soprattutto cure materne." Nel 1944, Tanya fu mandata in un ospedale di Shatki, dove morì, di tubercolosi, un mese dopo, il 1° luglio.<ref name="Mikson">{{cite book|last=Миксон|first=Илья Львович|scripttitle=|title=ru:Жила-была|url=http://militera.lib.ru/bio/mikson_il_savicheva/index.html|accessdate=9 luglio 2019|year=1991|publisher=[[Detskaya Literatura]]|___location=Leningrad|language=ru|isbn=5-08-000008-2|page=219}}</ref>
Nina Savicheva e Mikhail Savicheva tornarono a Leningrado una volta finita la guerra. Mikhail aveva continuato a combattere fino al 1944, riportando gravi ferite. <ref name="pf"/>
==Importanza di Tanya==
[[File:Memorial to Tanya Savicheva at Krasny Bor Cemetery.jpg|miniatura|Memoriale dedicato a Tanya Savicheva]]
Tanya e il suo diario sono diventati un simbolo delle vittime dell'assedio di Leningrado nell'Unione Sovietica del dopoguerra.
Nel 1968, infatti, fu costruito un memoriale in suo onore, successivamente ampliato in un complesso memoriale, noto come "il fiore della vita";<ref name=" Mikson "/> consiste in un grande fiore di pietra disegnato e otto tavole di pietra che rappresentano le sue pagine del diario dove scrisse le morti dei suoi familiari. Il memoriale è dedicato anche a tutti i bambini che hanno subito l'assedio di Leningrado.<ref>{{cite web|title="Flower of Life" Monument on the "Road of Life"|url=http://www.gedenkstaetten-uebersicht.de/en/asia/cl/russische-foederation/inst/denkmal-die-blume-des-lebens/|website=Holocaust Memorials|accessdate=9 luglio 2019}}</ref>
Secondo varie fonti, uno dei documenti presentati durante i processi di Norimberga era il taccuino appartenuto a Tanya.<ref>{{cite web|url=http://rbth.com/multimedia/2013/01/30/the_girl_who_survived_the_siege_of_leningrad_22349.html|title=Leningrad siege: The captive's diary|author=Natalia Mikhaylenko|date=30 January 2013|work=Russia Beyond The Headlines|accessdate=26 March 2015}}{{dead link|date=December 2017 |bot=InternetArchiveBot |fix-attempted=yes }}</ref><ref>{{cite web|url=http://russiapedia.rt.com/prominent-russians/history-and-mythology/tanya-savicheva|title=Prominent Russians: Tanya Savicheva|work=Russiapedia|accessdate=9 luglio 2019}}</ref><ref name=orth>{{cite web|url=http://www.pravmir.com/article_238.html|title=The Diary of Tanya Savicheva|date=2 July 2007|work=Orthodoxy and the World|accessdate=9 luglio 2019}}</ref>
Il poeta serbo Mika Antić ha scritto un poema dedicato a Tanya Savicheva chiamato "Un appuntamento perduto".<ref>http://miroslavantic.blogspot.com/2008/08/jedan-izgubljeni-randevu.html</ref>
Un pianeta minore scoperto nel 1971 dall'astronomo sovietico Lyudmila Chernykh, è chiamato "2127 Tanya" in suo onore.
C'è anche un passo di montagna, situato tra Kazakistan e Cina che porta il suo nome.<ref>{{cite web|title=Catalogue of passes|url=http://westra.ru/passes/Passes/4276|website=Westra|accessdate=9 luglio 2019}}</ref>
Copie del diario sono state esposte in mostre in tutto il mondo e l'originale si trova al Museo statale di storia di San Pietroburgo presso la fortezza di Pietro e Paolo.
== Note ==
<references/>
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* {{cite book|last=Heberer|first=Patricia|title=Children during the Holocaust|year=2011|publisher=AltaMira Press|isbn=978-0-759-11984-0}}
*{{cite book|last=Reid|first=Anna|title=Leningrad: Tragedy of a City Under Siege: 1941-44|year=2011|publisher=Bloomsbury|isbn=978-1-408-82241-8}}
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{{Commons category}}
* [http://www.pravmir.com/article_238.html ''The diary of Tanya Savicheva''] at pravmir.com
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