Cherenkov Telescope Array: differenze tra le versioni
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* piccoli ('''SST''', '''Small-Sized Telescope''') con diametro dello specchio parabolico fino a 4 m. Per lo Small Sized Telescope ci sono tre diversi progetti. L''''SST-1M''', deriva dal MST, con un solo specchio segmentato di 4 m, il cui progetto è una collaborazione tra Irlanda, Polonia, Repubblica Ceca, Svizzera e Ucraina. Ad esso si aggiungono il progetto '''ASTRI''' italiano, con collaborazione brasiliana e sudafricana, e il '''GCT''', da Australia, Francia, Germania, Giappone, Olanda e Regno Unito. Questi due presentano un ottica Schwarzschild-Couder con specchio secondario monolitico e lo specchio primario del GCT è composto da 6 sezioni circolari, al posto dei 18 esagonali su ASTRI e SST-1M. Nel maggio [[2018]] è stato deciso che i tre progetti verranno uniti convergendosi in uno solo.<ref>{{cita web|url=https://www.cta-observatory.org/project/technology/sst/|titolo=Small-Sized Telescope|lingua=en}}</ref>
[[File:Cerenkov 2.jpg|left|thumb|{{chiarire|.| legenda?}}]]
I telescopi di grandi dimensioni sono particolarmente adatti per rivelare segnali di fotoni gamma nella parte più bassa dell'intervallo di energia considerato, a partire da 50 [[GeV]]. Man mano che si sale in energia, il flash Cherenkov diventa sempre più intenso. Per questo, le dimensioni dei telescopi possono diminuire, mentre la spaziatura aumenta per aumentare l'area di raccolta del segnale. Questo accorgimento è fondamentale perché il numero di fotoni da rivelare diminuisce drasticamente all'aumentare dell'energia. Il progetto attuale dell'osservatorio CTA prevede la costruzione di quattro telescopi grandi, venti medi e cinquanta piccoli disposti su un'area di decine di km quadrati.
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