Utente:ANNA MUSCARDIN/Sandbox: differenze tra le versioni

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[[File:WebBAT6742elab+pul.jpg|miniatura|Villa Pianciani nel secolo XIX]]
'''Villa Pianciani''' è un complesso monumentale situato nel comune di Spoleto, sulla sommità di un colle che domina la [[Valle Umbra]] in [[Umbria]]. Opera del famoso architetto [[Giuseppe Valadier]], comprende diversi edifici e un vasto parco storico. È ritenuta una delle più eleganti architetture di fine settecentoSettecento della regioneRegione [[Umbria]].
 
==Storia==
 
Il complesso di [http://www.villapianciani.it Villa Pianciani] venne realizzato alla fine del s.XVIII dai Conti Pianciani, famiglia tra le più antiche ed illustri del territorio di Spoleto. Sulla cima di un magnifico colle che apre a 360 gradi su tutta la valle,  la famiglia Pianciani acquisì e trasformò un preesistente edificio medioevale nella sontuosa Villa  poi nominata  la  “Delizia dei Pianciani” per celebrare il matrimonio del conte  Alessandro Pianciani con la nobildonna Costanza CollicolaMonthioni. La realizzazione venne affidata al giovane architetto [[Giuseppe Valadier]], ,  destinato a divenire uno dei più grandi architetti dell’epoca. La Villa divenne poi  la dimora estiva della famiglia. <ref name=":2" />
 
Con i figli di Alessandro gli interessi della famiglia Pianciani si allargarono oltre i confini del territorio umbro: [http://www.movio.beniculturali.it/archivioroma/giuseppegioacchinobelliimpiegatonellamministrazionepontificia/it/34/il-conte-vincenzo-pianciani-direttore-generale Vincenzo Pianciani], figlio di Alessandro, trasferitosi a Roma divenne Direttore delle Finanze dello [[Stato Pontificio]] dove  fondò la prima Cassa di risparmio di Roma e sposò [http://ceod.unistrasi.it/biografie/RP.htm Amalia Ruspoli] entrando così nell’alta aristocrazia romana. [[Giovanni Battista Pianciani|Gianbattista Pianciani]]<nowiki/>sacerdote e scienziato di fama, insegnò chimicochimica-fisica prima nell’[http://gesuiti.it/il-collegio-romano/ Università gesuitica del Collegio Romano] - dove scrisse il famoso saggio intitolato “Dogmatica” - e poi al [https://www.georgetown.edu/ Collegio di Georgetown] a Washington; rientrato a Roma divenne Prefetto Generale degli Studi. Il più noto della famiglia è tuttavia il figlio di Vincenzo, [[Luigi Pianciani]], patriota, esule in Inghilterra fino al 1860, e poi primo Sindaco eletto di Roma, deputato e Senatore nel Regno d’Italia. <ref name=":2" />
 
 
 
La rilevanza nazionale della famiglia grazie a Luigi Pianciani purtroppo andò di pari passo con un indebolimento  generazionale ed economico. Nonostante Vincenzo avesse dato luce a ben 7 figli , solo Carlo ebbe una figlia femmina Matilde Pianciani i cui eredi sono oggi gli attuali proprietari della Villa.<ref name=":2">{{Cita libro|titolo={{Cite book|title=Ricordo di una famiglia Umbro-Romani: I Pianciani|last=Pietrangeli|first=Carlo|publisher=Strenna dei Romanisti|year=1992}}}}</ref>
 
La rilevanza nazionale della famiglia grazie a Luigi Pianciani purtroppo andò di pari passo con un indebolimento  generazionale ed economico. Nonostante Vincenzo avesse dato luce a ben 7 figli , solo Carlo ebbe una figlia femmina Matilde Pianciani i cui eredi sono oggi gli attuali proprietari della Villa.<ref name=":2">{{Cita libro|titolo={{Cite book|title=Ricordo di una famiglia Umbro-Romani: I Pianciani|last=Pietrangeli|first=Carlo|publisher=Strenna dei Romanisti|year=1992}}}}</ref>
==L’architettura==
Il complesso nel suo insieme fu progettato dall’architetto [[Giuseppe Valadier]], forse il primo architetto, in senso completamente moderno, che l'Italia abbia avuto. Progettista, urbanista e restauratore è sovente ricordato per la sistemazione di [[Piazza del Popolo]]<nowiki/>a Roma (dal 1793 al 1815), di lui è famosa  quell’attenzione all’organizzazione armonica e funzionale degli edifici e degli spazi esterni. Dal nucleo originale di una costruzione medioevale il Valadier ricavò, per la nobile Famiglia Pianciani di [[Spoleto]], la suggestiva e scenografica residenza di campagna di [http://www.villapianciani.it/index.php?m1=0&lang=ita Villa Pianciani], uno dei pochissimi esempi di architettura “In Villa” realizzato dal famoso architetto.<ref name=":0" />
<br />[[File:Sketch of Villa Pianciani by Giuseppe Valadier.tif|miniatura|Schizzo da Giuseppe Valadier]]
Il complesso nel suo insieme fu progettato dall’architetto [[Giuseppe Valadier]], forse il primo architetto, in senso completamente moderno, che l'Italia abbia avuto. Progettista, urbanista e restauratore è sovente ricordato per la sistemazione di [[Piazza del Popolo]]<nowiki/>a Roma (dal 1793 al 1815), di lui famosa  quell’attenzione all’organizzazione armonica e funzionale degli edifici e degli spazi esterni. Dal nucleo originale di una costruzione medioevale il Valadier ricavò, per la nobile Famiglia Pianciani di [[Spoleto]], la suggestiva e scenografica residenza di campagna di [http://www.villapianciani.it/index.php?m1=0&lang=ita Villa Pianciani], uno dei pochissimi esempi di architettura “In Villa” realizzato dal famoso architetto.<ref name=":0" />
 
All'interno di un grande Parco monumentale si trovano: la Villa  ( ''chiamata originariamenteCasino Principale''')''',''la Cappella, un edificio  di 3 piani connesso internamente alla Villa (''le Vecchie Cucine'') e un grande edificio a due piani un tempo adibito a stalle e rimesse (oggi ''Rudere'') e vari spazi architettonici  del parco stesso : il Giardino segreto, le Esedre sul fronte e i 2 grandi padiglioni  simmetrici di ferro battuto. <ref name=":0" />
 
All'interno di un grande Parco monumentale si trovano: la Villa  ( ''chiamata originariamenteCasino Principale''')''',''la Cappella, un edificio  di 3tre piani connesso internamente alla Villa (''le Vecchie Cucine'') e un grande edificio a due piani un tempo adibito a stalle e rimesse (oggi ''Rudere'') e vari spazi architettonici  del parco stesso : il Giardino segreto, le Esedre sul fronte e i 2due grandi padiglioni  simmetrici di ferro battuto. <ref name=":0" />
La planimetria del complesso mostra un carattere volutamente geometrico e simmetrico nella disposizione degli edifici presenti nel pieno rispetto della tradizione italiana del giardino. L'elemento ornamentale, la comodità e la natura, sono considerati aspetti irrinunciabili di ogni Villa che si rispetti e la geometria diviene lo strumento affinché ciò si concretizzi. All'interno del perimetro del complesso, le unità architettonico-spaziali sono ben distinte e in parte simboleggiano la presenza di tendenze culturali diverse. <ref name=":0">{{Cita libro|autore=A. Benedetti|titolo=La Delizia Dei Pianciani A Terraja, Edizioni Dell'Accademia Spoletina 38, SPOLETIUM, Dicembre 1997}}</ref>
 
La planimetria del complesso mostra un carattere volutamente geometrico e simmetrico nella disposizione degli edifici presenti, nel pieno rispetto della tradizione italiana del giardino. L'elemento ornamentale, la comodità e la natura, sono considerati aspetti irrinunciabili di ogni Villa che si rispetti e la geometria diviene lo strumento affinché ciò siprenda concretizziforma. All'interno del perimetro del complesso, le unità architettonico-spaziali sono ben distinte e in parte simboleggiano la presenza di tendenze culturali diverse. <ref name=":0">{{Cita libro|autore=A. Benedetti|titolo=La Delizia Dei Pianciani A Terraja, Edizioni Dell'Accademia Spoletina 38, SPOLETIUM, Dicembre 1997}}</ref>
 
==Gli Edifici==
===Il casino principale===
Chiamato anche Casino Principale e soprannominato (per la sua bellezza) “la Delizia dei Pianciani” è  l’ampia costruzione centrale della Villa  contraddistinta dal magnifico prospetto scenografico ideato dal Valadier; una facciata allungata su undici assi di aperture è spazialmente dilatata e si lascia incorniciare dalle esedre del piazzale antistante in onore di un altissimo pensiero architettonico che relaziona con grande talento gli spazi interni e quelli esterni. L’insieme comunica un’impressione di grande piacevolezza che accosta il barocco romano agli edifici francesi coevi all’epoca di costruzione della Villa. La costruzione si dilata posteriormente senza la stessa simmetria del prospetto, appoggiandosi morbidamente sulla sommità del colle verso il tramonto e verso la retrostante cappella.L’architetto spoletino Pietro Ferrari (1762-1825) subentrò alla fase finale dei lavori e terminò l’ala orientale della casa.All’interno l’edificio si sviluppa su tre livelli: piano terra, mezzanino e piano nobile. Al piano terra si trovano alcune grandi sale e un ampio cortile. Nel mezzanino, che percorre solo l’asse nord ovest della Villa, trovano posto le piccole biblioteche e i diversi vani di servizio. Al piano nobile, oltre le numerose stanze, si aprono da ogni lato balconi e un ampio terrazzo con affaccio su Spoleto e la valle sottostante. Villa Pianciani ha preservato, negli spazi interni, un discreto apparato decorativo dell’epoca: soffitti lignei, decorazioni murarie con scene paesaggistiche articolate e ben dipinte, riquadrature di porte e mostre con cornici, finti marmi e chiari scuri con piccoli elementi floreali o figurativi. Gli elementi decorativi sono principalmente opere di mano ignota presumibilmente risalenti agli anni immediatamente successivi alla costruzione fino alla prima decade dell’ottocento, come testimoniano anche le tecniche utilizzate: pittura ad acqua su intonaco e su tela, utilizzo di tempere e agglomeranti tipici del tempo,  intarsi decorativi in carta rispondono alle caratteristiche tecniche delle maestranze locali dell’epoca.<ref name=":0" />
 
L’architetto spoletino Pietro Ferrari (1762-1825) subentrò alla fase finale dei lavori e terminò l’ala orientale della casa.
 
All’interno l’edificio si sviluppa su tre livelli: piano terra, mezzanino e piano nobile. Al piano terra si trovano alcune grandi sale e un ampio cortile. Nel mezzanino, che percorre solo l’asse nord ovest della Villa, trovano posto le piccole biblioteche e i diversi vani di servizio. Al piano nobile, oltre le numerose stanze, si aprono da ogni lato balconi e un ampio terrazzo con affaccio su Spoleto e la valle sottostante. Villa Pianciani ha preservato, negli spazi interni, un discreto apparato decorativo dell’epoca: soffitti lignei, decorazioni murarie con scene paesaggistiche articolate e ben dipinte, riquadrature di porte e mostre con cornici, finti marmi e chiari scuri con piccoli elementi floreali o figurativi. Gli elementi decorativi sono principalmente opere di mano ignota presumibilmente risalenti agli anni immediatamente successivi alla costruzione fino alla prima decade dell’ottocento, come testimoniano anche le tecniche utilizzate: pittura ad acqua su intonaco e su tela, utilizzo di tempere e agglomeranti tipici del tempo e intarsi decorativi in carta rispondono alle caratteristiche tecniche delle maestranze locali dell’epoca.<ref name=":0" />
 
===La cappella===
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La cappella, piccolo gioiello del neoclassicismo italiano, opera anch’essa del Valadier, è posta dietro al casino principale, sul punto più alto del colle e fornisce un’anticipazione dei dettami del pensiero neoclassico e delle opere successive del Valadier.  
 
Il timpano triangolare, il portico a 4quattro colonne, la struttura simmetrica dell’unica navata con volta a botte e le due sacrestie laterali mostrano forti legami con l’architettura palladiana.
 
L’ internoL’interno, ornato da preziose decorazioni d’epoca, è ancora in parte da restaurare.<ref name=":0" /><br />
 
===L’annesso===
L'Annesso, tradizionalmente chiamato il Casino delle Vecchie Cucine, è costituito da un edificio autonomo di 3tre piani limitrofo alla Villa originariamente destinato ad ospitarne le cucine e gran parte dei servizi. Questo edificio, di impianto più lineare rispetto al Casino Principale, è disposto sul lato nord ovest della collina, offrendo un magnifico affaccio al tramonto sulla valle verso Montefalco e Assisi. Il piano alto, posto allo stesso livello d'ingresso della Villa principale, affaccia direttamente sul parco, mentre il piano intermedio è internamente collegato al piano terra della Villa grazie ad uno '''spazioso tunnel sotterraneo scavato nella collina'''. I due piani inferiori dell'Annesso assecondano il dislivello naturale del colle per terminare verso l' autonomo e spazioso giardino del "Piazzale del Tramonto", cui si accede anche da un viale di accesso indipendente (Viale dei Gelsi).<ref name=":0" />
 
=== Edificio nel parco ===
Un ulteriore edificio, riconoscibile come rudere per le pessime condizioni statiche e strutturali in cui versa attualmente, rappresenta '''l'unico superstite di due manufatti simmetrici''' originariamente ubicati ai lati dello stradone d'accesso principale e denominati "baracche”. Tali edifici, posti ai lati del percorso verso il casino principale e inclinati parallelamente rispetto all’asse, accompagnavano lo sguardo del visitatore lungo il viale d'accesso, quasi a focalizzare l’attenzione sul prospetto principale del casino.<ref name=":0" />
[[File:Villa Pianciani from above.jpg|miniatura|Il Complesso Monumentale]]
 
==Il Parco==
Attorno alla Villa che domina la valle Spoletinaspoletina, fu disegnato dallo stesso architetto [[Giuseppe Valadier]]<nowiki/>un grande parco, che delinea la struttura  di tutto complesso monumentale.
 
Attraverso il viale d'accesso contornato di querce e lecci, si accede al grande Parco di circa 2.000 mq dove natura, paesaggio e architettura convivono con grande equilibrio e gusto.
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Maestosi cipressi accompagnano il cammino verso il culmine del colle, dove due percorsi laterali si snodano ai fianchi della proprietà, mentre l’asse centrale prosegue attraverso un grande piazzale geometrico contenente due grandi Padiglioni in ferro battuto adibiti a roseti, e si conclude in un vasto piazzale ellittico delimitato da esedre che - interrotte da magnifici belvederi a sud e a nord della valle - fanno da quinte all’ampio prospetto della Villa principale.
 
La planimetria degli edifici presenti, mostra un carattere volutamente geometrico e simmetrico nel pieno rispetto della [[Giardino formale|tradizione italiana del giardino]], mentre attraverso tutto il parco si snodano, seguendo le asperità del terreno e in accordo con le più note teorie del naturalismo inglese, centenarie siepi di bosso che delimitano sinuosi camminamenti ombreggiati un tempo denominati "Cocchi", bordati di pergole e fiori. <ref name=":0" />
 
=== Il giardino segreto ===
Sulla sinistra del viale d'accesso, all’ombra di un piccolo bosco nascosto, rimangono visibili gli elementi archittettoniciarchitettonici di un "Giardino segreto" in tipico stile neoclassico. Concepito come un'entità a parte e disegnato anch’esso dal Valadier, il "Giardino Segreto" ospita  oggi  l’originario impianto architettonico costituito da mura ellittiche, scale acciottolate, un arco a tempietto e i resti di una fontana e di una meridiana solare ;  un tempo era corredato da ulteriori elementi in ferro, statue romane e da ringhiere in ferro che ne contrassegnavano i percorsi . ChiareSi  sipercepiscono percepisconochiaramente le influenze di una cultura illuminista che cerca di ricreare degli anditi in cui trovano posto “finte rovine”, spunto indispensabile per divagazioni evocative .<ref name=":0" />
 
==Il restauro==
Nei secoli, molte vicessitudinivicissitudini hanno comportato un impoverimento dei maestosi arredi della Villa e del Parco ( arredi preziosi e statue romane arredavano sia la villa che il Parco).  Dopo gli anni 90‘90 il ramo della famiglia che ha ereditato la parziale proprietà del Complesso della Villa (in linea femminile attraverso Matilde Pianciani), è riuscito a riacquisire la totalità del Complesso. Nella prima decade del 2000, in accordo con la Soprintendenza alle Belle Arti dell’Umbriadella Regione Umbria e con un parziale  aiuto dello Stato Italiano, ha è stato portato a termine un lunghissimo e importante lavoro di restauro e consolidamento architettonico ,  effettuando il ripristino di gran parte del disegno originale recuperando totalmente la qualità unitaria dell’impianto architettonico.  L’arte contemporanea è diventata oggi elemento caratterizzante del recupero del Complesso Monumentale di Villa Pianciani.<ref name=":1">{{Cita web|url=http://www.villapianciani.it/index.php?m1=0|titolo=Villa Pianciani Sito Ufficiale}}</ref><br />
 
=== La dimora storica ===
La dimora storica, notificata a livello nazionale e nell’ambito dell’[http://www.adsi.it/chi-siamo/ Associazione Dimore Storiche Italiane]  è tornata a vivere e essere un punto di riferimento per il territorio. <br />
 
=== L’associazione ===
L''''Associazione Culturale Matilde Pianciani''' (un associazione senza scopo di lucro ) è stata creata in funzione della tutela, della promozione e della valorizzazione del Complesso Monumentale di Villa Pianciani assumendosi l’impegno di salvaguardare, gestire e promuovere programmi  anche pluriennali di medio e lungo termine. La valorizzazione del complesso monumentale Villa Pianciani di Terraja è tesa inoltre a stimolare una sempre maggiore attenzione per il ricco patrimonio artistico e culturale della Regione Umbria. L’Associazione organizza incontri, workshops, corsi d’arte e di lingua, ospita eventi e ospita volontari e turisti da tutto il mondo.<ref name=":1" />
 
==Note==