Povertà: differenze tra le versioni

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La '''povertà''' è la condizione di [[Homo sapiens sapiens|singole persone]] o [[Società|collettività umane]] nel loro complesso, che si trovano ad avere, per ragioni di ordine [[Economia|economico]], un limitato (quando non del tutto mancante nel caso della condizione di ''miseria'') accesso a beni essenziali e primari ovvero a beni e servizi sociali d'importanza vitale.
 
==Povertà ed emarginazione==
 
In tal senso la ''povertà'' costituisce la principale causa, ma non l'unica, di [[esclusione sociale]] o [[emarginazione]]: la peculiarità è che l'esclusione dall'accesso a beni e servizi essenziali deriva (quasi sempre "de facto", in rari casi anche "de iure") dalla scarsità di mezzi economici.
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Si parla di ''povertà'' anche in termini "relativi", con riferimento alle situazioni di rilevante disparità di [[reddito]] e [[potere d'acquisto]] fra singoli e gruppi sociali nella stessa comunità nazionale o locale.
 
==Povertà e miseria==
 
Il termine "povertà" può comunque assumere molteplici significati ed essere impiegato con diverse accezioni.</br>Quando la povertà assume connotazioni estreme di assenza di beni materiali primari si parla allora di '''miseria''' termine che assume oltre a quello economico e sociale, come quello di povertà, anche un valore immateriale indicante sia un' estrema infelicità sia una condizione spirituale di grettezza e meschinità morale.
 
Il più delle volte nei vari significati i due termini vengono comunemente indicati come equivalenti essendo la differenza genericamente indicata in una accentuazione delle caratteristiche negative della miseria rispetto a quelle della povertà.</br><ref>Per questo motivo in questa voce che mira a delineare soprattutto l'aspetto storico e sociale del tema in oggetto più che quello specificatamente economico non si farà una distinzione tra povertà e miseria trattandoli ambedue, sia pure arbitrariamente ma per semplicità di comprensione, come termini equivalenti.</ref>
 
Mentre esiste un termine di riferimento che si vuole oggettivo, un criterio in effetti puramente normativo, per caratterizzare una situazione di povertà rifacendosi alla cosiddetta ''soglia di povertà'' , per cui chi vive in condizioni tali da non raggiungere il minimo per la sopravivenza (che secondo la Banca mondiale viene indicato nell'avere due dollari per persona al giorno) può essere indicato in condizioni di povertà non vi sono indicatori certi dello stato di miseria che del resto ha un aspetto molto più evidente dello stato di povertà che può, entro certi limiti, essere mascherato.