Acrisio: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m Bot: aggiungo template {{Collegamenti esterni}} (ref) |
m WPCleaner v2.01 - Fixed using Wikipedia:Check Wikipedia (Tag HTML con sintassi errata) |
||
Riga 16:
== Genealogia ==
Figlio di [[Abante (figlio di Linceo)|Abante]] e [[Aglaia]] ebbe un fratello gemello ([[Preto]]) e sposò [[Euridice (figlia di Lacedemone)|Euridice]] che gli diede la figlia [[Danae]]<ref name=" apol "/><ref>[[Sofocle]], ''[[Antigone (Sofocle)|Antigone]]'', 944</ref>.<
[[Igino (astronomo)|Igino]] chiama la moglie Aganippe e la figlia Evarete<ref name=" igin1 "/>.
Riga 22:
Ebbe una forte rivalità con il fratello Preto che emerse fin dall'infanzia e che durò fino a quando l'antagonista non venne sopraffatto. Il motivo del contendere era l'eredità del padre ed il diritto di successione al trono della città di [[Argo (città)|Argo]].
Una volta insediatosi, l'[[Elenco degli oracoli di Delfi#Oracoli della mitologia|oracolo di Delfi]] gli predisse che sarebbe morto per mano del figlio di sua figlia e così imprigiono Danae in un'alta torre di ottone con finestre sbarrate da spesse sbarre, ma [[Zeus]] di quella donna si innamorò e vi si introdusse sotto forma di pioggia d'oro per possederla.<
Dopo la nascita del figlio Perseo, Acrisio lo fece rinchiudere assieme alla madre in una cassa che fece gettare in mare e che fu ritrovata ed aperta da un abitante di [[Serifo]] di nome [[Ditti]] e fratello del re dell'isola [[Polidette]]. <
Il bambino crebbe con Ditti e fece ritorno ad Argo una volta cresciuto forte ed adulto ed Acrisio, informato dell'arrivo di suo nipote e sempre spaventato dalla previsione dell'oracolo, fuggì a [[Larissa]] in [[Tessaglia]]. <
Il re della città che lo ospitava (Teutamide) però, dovette indire dei giochi funebri e Perseo fu tra gli invitati e fu così che accidentalmente in una gara di lancio del disco ne scagliò uno così forte da colpirlo. <
Acrisio morì dopo pochi giorni e la profezia si avverò<ref name=" igin1 ">{{cita web|url=https://www.hs-augsburg.de/~harsch/Chronologia/Lspost02/Hyginus/hyg_fabu.html#c63|titolo= Igino, ''Fabulae'' LXIII|lingua=la|accesso=12 aprile 2019}}</ref>.
|