Discussioni progetto:Storia: differenze tra le versioni

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Aleacido (discussione | contributi)
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:::Discutere del "nome delle cose" alle volte è più spossante che discutere delle cose stesse. Chi riesce a leggere il tedesco, potrà apprezzare la [https://de.wikipedia.org/wiki/Holocaust_(Begriff) voce] sul significato della parola "olocausto" nella relativa wiki. Anche la wiki in inglese presenta una [https://en.wikipedia.org/wiki/Names_of_the_Holocaust#The_Holocaust voce simile]. Questi sono buoni punti di partenza. Riguardo alla terminologia utilizzata in Italia, bisogna segnalare che da noi non s'è ancora imposta una terminologia univoca. Quindi a me pare vano cercare di indicarla noi qui. Esistono opere che parlano di "olocausto" ed altre che parlano di "shoah": per quanto riguarda quest'ultima dizione, segnalo la monumentale e abbastanza recente "Storia della Shoah" (UTET, 2006), che ha scelto questo nome forse perché fra i curatori c'è il mio concittadino Simon Levi Sullam, che essendo ebreo ha una particolare sensibilità sul tema. Però poi se scorrete i vari capitoli, troverete che si passa indifferentemente dall'uno all'altro termine. Esiste anche un libro di un giovane scrittore/storico di nome Donato Maglio, che nel titolo stesso usa entrambi: "Dalle teorie antisemite alla Shoah: l'Olocausto in pillole" (Akademos, 2016). L'unica maniera per evitare discussioni sarebbe quella di eliminare "olocausto" e "shoah" e spacchettare tutte le voci, ridefinendole "Sterminio degli ebrei", "Sterminio degli omosessuali", "Sterminio dei diversamente abili" (con annessa discussione se si dice "diversamente abili" o "handicappati" o in qualche altra maniera) ecc. ecc. Ma sarebbe una cosa che ci inventiamo noi qui, e quindi io sarei del tutto contrario. Ricapitolando: in italiano gli storici, i filosofi, gli scrittori, la stampa, ecc. ecc. usano a partire più o meno dalla fine degli anni Ottanta l'una o l'altra espressione. A questo punto, io direi che possiamo continuare ad usare "Olocausto", spiegando bene in un paragrafo o in una voce apposita la questione terminologica. Che allo stato attuale non è risolta.--[[Utente:Presbite|Presbite]] ([[Discussioni utente:Presbite|msg]]) 15:23, 15 lug 2019 (CEST)
::::Scusate, ma allora per definire '''in italiano''' il "periodo storico coincidente con l'eliminazione sistematica degli ebrei" dovremmo continuare ad usare il termine che neanche loro usano più "di preferenza" per definire '''in italiano''' il "periodo storico coincidente con l'eliminazione sistematica degli ebrei", ciò a seguito di un rigoroso processo storico/linguistico? Questo sulla base "anche" di alcune voci di WP? da quando WP è diventata così autoreferenziale e presuntuosa da diventare fonte di sè stessa, che me lo sono perso questo "epocale" passaggio? Io non nego la possibilità di usare il termine "Olocausto" per quanto usato negli studi passati, ma sempre più anche grazie a questa discussione mi sembra necessario '''"oggi"''' "invertire" l'ordine della preferenza (non dico di eliminare la parola "Olocausto" è solo l'ordine di preferenza, per cui i nomi delle voci , categorie , redirect ecc...). Invece di dire "durante l'Olocausto" sembra più corretto dire "oggi": "durante la Shoah" (con annessi e connessi derivanti naturalmente...). Ciao --[[Utente:Aleacido|Aleacido]] ([[Discussioni utente:Aleacido|4@fc]]) 16:35, 15 lug 2019 (CEST)
:::::Anche a mio avviso non dobbiamo stravolgere niente. Come abbiamo più volte ribadito in questa stessa talk l'unica cosa certa è che i due termini sono usati entrambi anche in Italia. La cosa che farei attenzione tutt’al più (ma è una questione di pura "sensibilità"), è vedere volta per volta di quale categoria sto parlando cercando di usare il termine più opportuno a quel contesto. Se parlo degli Ebrei e del loro sterminio mi pare opportuno usare "Shoah" sapendo che lo preferiscono ad Olocausto e con giusta ragione, se parlo dei tdG userò sicuramente "persecuzione", "omocausto" se parlo dei gay e "porajmos" per i Rom, Sinti e Jenisch, sarebbe anche una questione di rispetto verso queste categorie e non ho certo il diritto di forzare la mano usando un termine più generico (come Olocausto) solo perchè "non c'è nulla che me lo vieta".--[[Utente:Fcarbonara|Fcarbonara]] ([[Discussioni utente:Fcarbonara|msg]]) 18:25, 15 lug 2019 (CEST)
:::::P.S. per {{ping|Presbite}}, conoscendo il tuo "rigore" ti chiedo: ma davvero la recente opera "Storia della Shoah" ti è piaciuta? :) Incomincio a sospettare che ti sei fermato all'acquisto dei soli 10 preannunciati volumi (che poi non sono stati nemmeno tanto mirabolanti visto che a mio avviso siccome gli autori erano tanti per ogni volumetto, avevano avuto probabilmente l'ordine imperativo di fermarsi con le rispettive trattazioni (e qualunque fosse l'argomento) a massimo 20-25 pagine, per cui l'"approfondimento" in quell'opera rappresenta solo un eufemismo, mi è sembrata un pò la Shoah trattata "in pillole"). Poi visto che i dieci volumetti 16 x 22, forse erano pochini e cozzavano contro l'altisonante titolo dell'opera (Storia della Shoah), si sono "inventati" all'ultimo momento il proseguimento dell'opera con altri 7 volumetti (dall'11° al 17°) che però altro non erano che ''copie di libri già da tempo in commercio'' dall'11 di Anna Foa: ''Diaspora. Storia degli ebrei nel Novecento'' del 2011 al 17° di Giovanni Filoramo: ''Ebraismo'' del 1999, con il risultato che mi sono trovato (e sono certo di non essere stato il solo) con sette "opere" doppie già lette e trite e ritrite grazie a questa "splendida" iniziativa :)
 
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