Boudicca: differenze tra le versioni
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Secondo il [[testamento]] del re il regno doveva essere equamente diviso tra la moglie, le figlie e l'Imperatore Romano (all'epoca [[Nerone]]). Era pratica normale per [[Roma]] concedere l'indipendenza ai regni alleati solo finché erano vivi i [[regno cliente (storia romana)|re clienti]] che però dovevano lasciare in eredità a Roma i loro regni. La [[Lista di leggi romane|legge romana]], inoltre, riconosceva validità solo all'eredità per linea maschile, così, quando Prasutago morì, i suoi tentativi di mantenere il proprio regno indipendente furono vanificati ed esso fu annesso dai Romani. Terre e proprietà furono confiscate ai nobili Iceni e Budicca fu umiliata venendo esposta nuda in pubblico e frustata, mentre le giovani figlie furono stuprate.[[File:Boudicca-Aufstand.PNG|thumb|upright=1.4|La campagna contro Budicca, regina degli [[Iceni]], nel [[61]]]]Nel 60 o 61, mentre il [[proconsole]] romano [[Gaio Svetonio Paolino]] stava conducendo una campagna contro i [[Celti|druidi]] dell'isola di [[Anglesey]] (nel [[Galles]] settentrionale), gli [[Iceni]] e i loro vicini, i [[Trinovanti]], si ribellarono sotto la guida di Budicca, furiosa per l'affronto subito e desiderosa di vendetta. Il primo obiettivo dei ribelli fu la [[colonia romana]] di ''[[Camulodunum]]'' (odierna [[Colchester]]), dove era presente molto risentimento verso i [[Veterano di guerra|veterani]] Romani, che durante la loro permanenza avevano ripetutamente vessato la popolazione locale. Ci fu una scarsa resistenza da parte dei locali e gli ultimi difensori furono assediati nel [[tempio]] dedicato al ''[[divus|divo]]'' [[Claudio]], arrendendosi dopo due giorni. Il futuro governatore, [[Quinto Petilio Ceriale]], al comando della [[Legio VIIII Hispana|''Legio'' IX ''Hispana'']] cercò di riconquistare la città, ma fu sconfitto. L'esercito ribelle incendiò e rase al suolo anche ''[[Londinium]]'' (l'odierna [[Londra]]), che non aveva sufficienti truppe per difendersi dai ribelli, e ''[[Verulamium]]'' (oggi [[St Albans]]), per un totale di morti che si stima tra le 70 000 e le 80 000 persone.{{Citazione|Egli [Nerone] non intraprese nessuna conquista militare e la Britannia fu quasi completamente perduta. Sotto di lui due città molto famose [in Britannia] sono state prese e distrutte [Londra e Colchester].|[[Eutropio]], ''[[Breviarium ab Urbe condita]]'', VII, 14|''In re militari nihil omnino ausus Britanniam paene amisit. Nam duo sub eo nobilissima oppida capta illic atque eversa sunt.''|lingua=la}}
=== La
Mentre gli Iceni saccheggiavano Verulanium, Paolino riunì le truppe superstiti, ossia le legioni ''[[Legio XIIII Gemina|XIV Gemina]]'' e ''[[Legio XX Valeria Victrix|XX Valeria Victrix]]'' (la ''[[Legio VIIII Hispana|IX Hispana]]'' aveva subito ingenti perdite, mentre la ''[[Legio II Augusta|II Augusta]]'' aveva ignorato gli ordini di Paolino), e si scontrò con Budicca presso [[Battaglia della strada Watling|Watling Street]] (nella Britannia centro-meridionale). Nonostante i Romani fossero in inferiorità numerica, inflissero una dura sconfitta ai ribelli, decimandoli. Budicca si avvelenò, pur di non cadere nelle mani dei Romani, anche se secondo alcuni si ammalò e morì di stenti.<ref>Tacito, ''De vita et moribus Iulii Agricolae'' [[Wikisource:Agricola#14|14-16]], [[Wikisource:Agricola#15|15]]; ''Annali'' [http://www.perseus.tufts.edu/cgi-bin/ptext?lookup=Tac.+Ann.+14.29 14:29-39]; [[Cassio Dione Cocceiano]], ''Storia romana'' [http://penelope.uchicago.edu/Thayer/E/Roman/Texts/Cassius_Dio/62*.html#1 62:1-12];
[[Floro]], ''Epitome della Storia romana'' [[Wikisource:Epitome of Roman History/Book 1#38|1.38]]; [[Svetonio]], ''Vita di Nerone'' [http://penelope.uchicago.edu/Thayer/E/Roman/Texts/Suetonius/12Caesars/Nero*.html#18 18], [http://penelope.uchicago.edu/Thayer/E/Roman/Texts/Suetonius/12Caesars/Nero*.html#39 39-40]; Kevin K. Carroll, "The Date of Boudicca's Revolt", ''Britannia'' 10, 1979; [[Sheppard Frere]], ''Britannia: A History of Roman Britain'', 1987, p. 73.</ref> I ribelli continuarono ad opporre resistenza, tuttavia, privati della loro carismatica leader, furono presto sconfitti.
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