Immigrazione in Italia: differenze tra le versioni
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È del [[1998]] la [[legge Turco-Napolitano]], che cercava di regolamentare ulteriormente i flussi in ingresso, cercando tra l'altro di scoraggiare l'[[immigrazione clandestina]] e istituendo, per la prima volta in Italia, i [[Centro di permanenza temporanea|centri di permanenza temporanea]] per quegli stranieri "''sottoposti a provvedimenti di espulsione''". La materia sarà tuttavia regolamentata nuovamente nel 2002, con la cosiddetta [[legge Bossi-Fini]], che prevede, tra l'altro, anche la possibilità dell'espulsione immediata dei clandestini da parte della forza pubblica.
Alla data del censimento della popolazione del 2001 risultavano presenti in Italia 1.334.889 stranieri, mentre le comunità maggiormente rappresentate erano quella [[Marocco|marocchina]] (180.103 persone) e [[Albania|albanese]] (173.064)<ref>[http://dawinci.istat.it/MD/download/com_stranieri_res.pdf Rapporto Istat - 14º Censimento della popolazione: dati definitivi. Cittadini stranieri residenti (dati 2001).]</ref>; tale valore, nel 2005 era giunto a 1.990.159, mentre le comunità albanese e marocchina contavano, rispettivamente 316.000 e 294.000 persone<ref name= Istat2005 >[http://www.demo.istat.it/str2004/index.html Rapporto ISTAT - Bilancio Demografico e popolazione residente straniera al 31 dicembre 2004 per sesso e cittadinanza].</ref>. Il cosidetto Codice del'immigrazione, dell'[[diritto di asilo|asilo]] e della [[cittadinanza italiana|cittadinanza]] è formato da un insieme di Direttive dell'Unione Europea, leggi e decreti di recepimento, a partire dal Decreto legislativo 19 novembre 2007, n. 251, dal D. Lgs. 28 gennaio 2008, n. 25<ref>Emanati rispettivamente in attuazione della direttiva europea 2004/83/CE e della 2005/85/CE, seguiti dal d.lgs. 16 luglio 2012, n. 109. In tema di diritto d'asilo le principali innovazioni derivano dalle Direttive 13 dicembre 2011 - n. 2011/95/UE (recepita in Italia con il d.lgs. 21 febbraio 2014, n. 18), e dalla Direttiva 26 luglio 2013 - n. 2013/32/UE. Cfr. {{cita libro | autore = Calogero Commandatore | autore2 = Alberto Di Gaetano | url = https://books.google.it/books?id=dTXEoQEACAAJ | titolo = Codice dell'immigrazione, dell'asilo e della cittadinanza. Annotato con dottrina e giurisprudenza | editore = Neldiritto | anno = 2014 | pagine = 1198 | serie = I codici del professionista | lingua = it | isbn = 9788866574323 | oclc = 893418786 | città = Roma | urlarchivio =
== Caratteristiche ==
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Analizzando i Paesi di provenienza dei cittadini stranieri regolarmente residenti, si nota come negli ultimi anni ci sia stato un deciso incremento dei flussi provenienti dall'[[Europa orientale]], che hanno superato quelli relativi ai paesi del [[Nordafrica]], molto forti fino agli [[Anni 1990|anni novanta]]. Ciò è dovuto soprattutto al rapido incremento della [[Immigrazione romena in Italia|comunità rumena in Italia]], che, in particolare nel 2007, è all'incirca raddoppiata, passando da 342.000 a 625.000 persone e rappresentando quindi la principale comunità straniera in Italia. Ciò è dipeso, verosimilmente, dall'ingresso della Romania nell'Unione europea, che ha facilitato i flussi, e dall'affinità linguistica.
Secondo i dati Istat, al 1º gennaio 2016 risiedevano in Italia quasi 1,2 milioni di cittadini rumeni<ref name="Bilancio2016"/>, che costituiscono il 23% della popolazione straniera in Italia<ref name="Bilancio2016"/> e circa l'1,97% sul totale della popolazione residente in Italia; ciò fa sì che in Italia risieda quasi il 45% dei circa 2,5 milioni di cittadini della Romania espatriati, residenti nell'Unione europea.<ref>{{cita web|1=http://www.dossierimmigrazione.it/docnews/file/2013_Romania_Scheda%20socio-statistica.pdf|titolo=1L’integrazione dei romeniin Italiatra famiglia e lavoro|editore=Centro Studi e Ricerche IDOS|data=22 marzo 2013|accesso=18 maggio 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130929062433/http://www.dossierimmigrazione.it/docnews/file/2013_Romania_Scheda%20socio-statistica.pdf|dataarchivio=29 settembre 2013|urlmorto=sì}}</ref>. Accanto ai rumeni le principali comunità straniere presenti in Italia sono quella albanese (9,3% della popolazione straniera), [[Marocco|marocchina]] (8,7%), cinese (5,4%) ed [[ucraina]] (4,65%). Al 1º gennaio 2016, poco più del 30% dei residenti stranieri sono cittadini di un Paese dell'U.E., e oltre il 50% sono cittadini di un Paese europeo. I cittadini di Stati africani sono circa il 20% del totale, così come i cittadini di Stati asiatici<ref name="Bilancio2016"/>.
La tabella a destra riporta il numero di cittadini stranieri residenti in Italia suddivisi per cittadinanza per gli anni 2005, 2010, 2015 e 2017. Come si può notare, le comunità che hanno registrato un aumento maggiore provengono dall'Est Europa (Romania, [[Bulgaria]], [[Moldavia]], [[Ucraina]] e [[Polonia]]) e dall'Asia meridionale (rispettivamente, [[India]], [[Bangladesh]], [[Pakistan]] e [[Sri Lanka]]). Più contenuto, invece, è stato l'aumento della popolazione straniera di origine albanese e marocchina, comunità che hanno visto il picco degli ingressi in anni precedenti, ma anche per effetto delle naturalizzazioni.
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== Media etnici ==
[[File:babel.png|thumb|[[Babel TV]], primo canale televisivo dedicato agli stranieri in Italia]]
I media etnici rappresentano una delle fonti principali di informazione per gli immigrati in Italia: si contano più di 150 testate, di cui 65 a mezzo stampa, 59 radiofoniche, 24 format televisivi e siti web tematici dedicati agli stranieri in Italia. Questi i dati<ref>{{cita news|url=http://www.resetdoc.org/story/00000021123|autore=Alen Custovic | titolo= Il successo dei media etnici| sito=resetdoc.org | data=16 marzo 2010 }}</ref> elaborati dal Cospe, Cooperazione per i Paesi emergenti, che segnala i casi di ''[[Stranieri in Italia]]'', network etnico fondato nel 2000 da Francesco Costa e ISI Media, con 22 testate in lingua diffuse in tutta Europa, ''Speciale Mondinsieme. Per partecipaRe la città'' in allegato a La Gazzetta di Reggio Emilia e Metropoli, edito con ''[[La Repubblica (quotidiano)|La Repubblica]]''. Le principali fonti di informazione online sono rappresentate dal network ''Ethnoland'', rivista bimestrale di informazione e di servizio a cura di Otto Bitjoka e da Edgar Meyer, Stringer.it e il network Stranieriinitalia.it, presente sul web con il portale e la rete di siti in lingua<ref>{{cita web| url= http://www.dialoghi.cnr.it/news/i-giornali-degli-stranieri-in-italia
== Note ==
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