Niccolò Paganini: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Riga 61:
 
== La malattia ==
Il [[1834]] segna l'inizio dei sintomi più eclatanti di una malattia polmonare all'epoca non diagnosticata, segnata da accessi di tosse incoercibile, che duravano anche un'ora, che gli impedivano di dare concerti e che lo spossavano in maniera debilitante, per la quale furono interpellati almeno venti fra i medici più famosi d'Europa, ma che nessuno riuscì a curare minimamente. Il dottor Sito Borda, pensionato dell'[[Università di Pavia|Ateneo di Pavia]], finalmente pose la diagnosi di [[tubercolosi]] e lo curò con un rimedio dell'epoca, il [[latte di asina]]. Solo in seguito propose medicamenti mercuriali e sedativi della tosse, tipici dell'epoca, con poco risultato e grossi effetti collaterali. I disturbi alla gola si presentarono molto tempo prima che insorgesse la laringite vera e propria e la necrosi dell'osso mascellare<ref>[http://www.scienzaonline.com/medicina/la-mano-sinistra-di-paganini.html Diagnosi della malattia di Paganini] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20080516214724/http://www.scienzaonline.com/medicina/la-mano-sinistra-di-paganini.html |data=16 maggio 2008 }}</ref>. Comunque la reazione di Paganini alla malattia fu molto dignitosa e composta; malgrado non avesse una grande opinione dei [[Medico|medici]], che non erano riusciti a curarlo, si rivolgeva sempre con fiducia a qualcun altro, sperando di trovare un medico che potesse aiutarlo. Nonostante la difficoltà in cui si trovava, non si abbandonò mai alla disperazione e bisogna riconoscere che in questi estremi frangenti dimostrò una grande forza d'animo. Al tempo gli diagnosticarono una laringite tubercolare; dagli sforzi della tosse non poteva più parlare e diventò completamente [[Afonia|afono]]. Gli faceva da interprete il figlioletto Achille di 15 anni, che si era abituato a leggergli le parole sulle labbra e quando anche questo non fu più possibile, si mise a scrivere dei bigliettini, che sono stati conservati e sottoposti a esame grafologico. Morì a [[Nizza]] in casa del presidente del Senato. Achille, diventato adulto, cercherà di dare continuità all'opera del padre, continuando a riordinare e a pubblicare le sue opere, autenticandone la firma. In seguito i nipoti, che non avevano conosciuto il nonno Niccolò, venuti in possesso dell'intera opera paganiniana, decideranno di venderla allo Stato e, solo dopo un rifiuto, metteranno l'opera all'asta.[[File:Tomba Paganini, Parma.jpg|upright=1.6|thumb|sinistra|[[Cimitero della Villetta]], a [[Parma]]: tomba di Paganini]]
 
== Morte e sepoltura ==
Paganini morì il 27 maggio [[1840]] a Nizza in casa del presidente del Senato. Il [[vescovo]] di Nizza ne vietò la sepoltura in terra consacrata. Il suo corpo fu quindi imbalsamato con il metodo Gannal e conservato nella cantina della casa dov'era morto. Dopo vari spostamenti, nel 1853 fu sepolto nel cimitero di [[Gaione]] e successivamente nel [[cimitero della Villetta]] di Parma.