Cavalieri templari: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Totoy23 (discussione | contributi)
Nessun oggetto della modifica
Riga 36:
La ''Regola Primitiva'' è stata tramandata in [[lingua latina|latino]], come proposto nel [[Concilio di Troyes]], nel 1129, e in [[Lingua francese antica|antico francese]], datato fra il [[1139]] e il [[1148]]. Il testo, seppur diffuso dagli stessi Templari, poco aiuta ad identificare con esattezza i momenti della fondazione. Il terzo capoverso del prologo di questa regola si riferisce al 1119 come anno di nascita dell'Ordine, ma lascia aperta la possibilità che l'inizio delle attività di protezione dei pellegrini possa essere avvenuta anche in tempi precedenti<ref>[[Franco Cardini]], ''I Templari'' - Testo a cura di Goffredo Viti, Certosa di Firenze 1995, pag. 88</ref>:
 
Un testo del 1468, ''Libro nel quale si dimostra la nobiltà dell'antica famiglia Amarelli Della Nobilissima Città di Rossano'', custodito nella Biblioteca privata della Famiglia Amarelli, a [[Rossano (Italia)|Rossano]], riporta la versione italiana di una lettera, firmata da Ugo de Paganis e datata 1103,<ref name = Accattatis/> nella quale si asserisce che la prima intenzione di costituire la milizia sia stata formulata a Goffredo di Buglione, nel 1099. Benché certificata da un sigillo notarile, e nota agli studiosi già nei secoli passati,<ref name = Accattatis>Luigi Accattatis, ''[http://books.google.it/books?id=Sz4BAAAAQAAJ&pg=PA68 Le biografie degli uomini illustri delle Calabrie]'', Vol. I - ''Dai tempi primitivi a tutto il secolo XV'', Tipografia Municipale, Cosenza 1859, p. 68</ref> la ''Lettera Amarelli'' è stata contestata e sottoposta ad un vaglio critico tuttora controverso.<ref>Moiraghi, pag. 73 (In sintesi anche in [http://www.antikitera.net/articoli.asp?ID=126])</ref>
 
Gli elementi di incertezza sono molteplici e gli studiosi non sono concordi sull'interpretazione di questi documenti. Anche il numero esatto dei cavalieri che vi aderirono è oggetto congetture non sempre concordi. Mentre il testo della Regola parla di sei cavalieri, la tradizione parla di [[9 (numero)|nove]] cavalieri ("Nove uomini aderirono a questo patto santo e servirono per nove anni in abiti laici che i credenti avevano dato loro in [[elemosina]].")<ref>Giacomo di Vitry, ''Historia orientalis seu Hierosolymitani''; citazione tratta da M.Bauer, ''Il mistero dei templari'', Newton & Compton 2005, p. 13. Guglielmo di Tiro afferma fossero ''non nisi novem'' espressione non del tutto convincente, interpretata come ''solo nove''.</ref>, ma tale numero avrebbe un significato soprattutto [[allegoria|allegorico]]. La scarsa disponibilità di documenti non esime gli studiosi dal tracciare, comunque, una storia della sua fondazione, stando a testimonianze e scritti successivi, e alle motivazioni che spinsero alcuni cavalieri ad abbandonare gli agi di corte e ad abbracciare la povertà. Alcuni studiosi, comunque, collocano ufficialmente la fondazione nel 1118/1119. Sarebbe stato in quell'anno che il re [[Baldovino II di Gerusalemme]] avrebbe dato, secondo Giacomo di Vitry nel suo ''Historia orientalis seu Hierosolymitana'', ai "poveri cavalieri di Cristo" alcuni locali del palazzo reale, presso la [[Moschea al-Aqsa|moschea di al-Aqsā]], situata in prossimità del [[Tempio di Salomone]], dal quale l'ordine prese il nome. Resta comunque possibile che, pur senza una fondazione formale, i cavalieri possano aver iniziato ad operare fin dal 1099.