General Dynamics F-16 Fighting Falcon: differenze tra le versioni
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=== Programma caccia leggero ===
Anche se i proponenti del progetto ''FX'' rimasero ostili al programma poiché era considerato una minaccia al progetto F-15, il concetto ADF (''Advanced Day Fighter''), ridenominato ''F-XX'', guadagnò il supporto politico del Segretario della Difesa [[David Packard]], che era favorevole all'idea di sviluppare dei prototipi concorrenti. Di conseguenza, nel maggio [[1971]] venne formato il gruppo di studio per il prototipo, con a capo Boyd, e due delle sei proposte vennero finanziate. Una di esse era il prototipo Lightweight Fighter (''LWF'' - ''Caccia leggero''). Le specifiche, inviate il 6 gennaio [[1972]], richiedevano un velivolo da {{M|9100|k|g}}, ottimizzato per il combattimento aria-aria a velocità di [[Numero di Mach|Mach]] 0,6 - 1,6 e altitudini di 9150
Cinque aziende aeronautiche risposero alle richieste e nel marzo 1972 vennero annunciati i vincitori per lo sviluppo di un prototipo: il modello 908-909 della Boeing e il modello 401 della General Dynamics. Dopo ulteriori analisi venne declassata la proposta della Boeing, ponendo come secondo prototipo il modello P-600 della Northrop. La General Dynamics e la Northrop vinsero dei contratti di 37,9 e 39,8 milioni di dollari per produrre i prototipi YF-16 e YF-17, con i primi voli di prova pianificati per l'inizio del [[1974]]. Per superare le resistenze nelle gerarchie dell'Aeronautica, la 'cricca del caccia leggero' e tutti gli altri proponenti del programma LWF appoggiarono con successo l'idea di impiegare questi velivoli come complemento ad aerei più pesanti e costosi, per avere in futuro delle unità aeree miste. Il concetto di "alto-costo/basso-costo" fu accettato ampiamente quando i prototipi iniziarono i voli e così la teoria di Boyd, definendosi come la più appropriata, finì per definire definitivamente la relazione tra gli F-15 e gli F-16, ed in seguito, quella tra l'[[Lockheed-Boeing F-22 Raptor|F-22 Raptor]] e l'[[Lockheed Martin F-35 Lightning II|F-35 Lighting II]]<ref>Peacock 1997, pp. 10–11.</ref><ref>Richardson 1990, pp. 8–9.</ref>.
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Dal Block 50/52 venne inizialmente impiegato il più affidabile APG-68(V) 5, con un DSP costruito con tecnologia [[VHSI]]. I successivi Block 50+/52+ ricevettero la versione APG-68(V) 9, con un range ulteriormente aumentato del 30%, una modalità ad [[radar ad apertura sintetica|apertura sintetica]] per la mappatura ad alta risoluzione e per l'individuazione ed il riconoscimento dei bersagli. Nell'agosto [[2004]] la Northrop Grumman ricevette un contratto per iniziare l'aggiornamento dei radar APG-68 degli aerei appartenenti ai Block 40/42/50/52 alla versione (V) 10, che possiede un sistema autonomo di rilevazione dei bersagli per l'impiego di armi di precisione guidate dal [[Global Positioning System|GPS]]<ref name="F-16Origins"/><ref name="JAWA"/>.
La versione F-16 E/F è equipaggiata con il radar AN/APG-80<ref name="F-16EF">Anon. [http://www.f-16.net/f-16_versions_article10.html “F-16E/F
Raytheon annunciò nel luglio [[2007]] che stava sviluppando un nuovo radar chiamato ''Raytheon Next Generation Radar'' (RANGR), basato sul precedente AN/APG-79, come candidato alternativo ai radar AN/APG-68 e AN/APG-80 per i nuovi esemplari di F-16 e l'aggiornamento di quelli già prodotti<ref name="JAWA"/><ref>Shamim, Asif. [http://www.f-16.net/news_article2606.html “Raytheon and Northrop Grumman battle over F-16 radars”]. ''F-16.net'', 7 November 2007. Retrieved: 21 June 2008.</ref>. Il 1º novembre [[2007]] la Boeing selezionò questo progetto nell'ambito del programma di ammodernamento dei sistemi radar dell'aeronautica<ref>Anon. [http://www.boeing.com/news/releases/2007/q4/071101d_nr.html “Boeing Selects Raytheon to Provide AESA Radar for U.S. Air Force F-15E Strike Eagles.”] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20090706221119/http://www.boeing.com/news/releases/2007/q4/071101d_nr.html |data=6 luglio 2009 }} Boeing News Release, 1 November 2007. Retrieved: 21 June 2008.</ref>.
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Inizialmente venne selezionato il propulsore [[turboventola]] [[Pratt & Whitney F100|Pratt & Whitney F100-PW-200]], una versione leggermente modificata del modello F100-PW-100 impiegato dall'[[F-15]]. Con una spinta di {{M|106,0|k|N}}, venne impiegato fino al Block 25. Gli esemplari del Block 15 facevano parte di un aggiornamento chiamato ''Operational Capability Update'', che introdusse il modello F100-PW-220, in grado di generare una spinta di {{M|105,7|k|N}}. Quest'ultimo propulsore venne impiegato anche nella produzione dei velivoli Block 32 e 42. Anche se la nuova versione non forniva una differenza sostanziale nella spinta, il suo vantaggio era l'impiego di un componente chiamato DEEC (Digital Electronic Engine Control) con il compito di controllare il propulsore, aumentandone l'affidabilità e riducendo il rischio di stalli. La versione F-100-PW-200 aveva infatti a volte la spiacevole tendenza ad entrare in stallo, con la necessità di una riaccensione in volo del propulsore. Il nuovo modello entrò nella linea di produzione degli F-16 nel [[1988]], e sostituì il modello F100-PW-100 utilizzato negli F-15. Molti esemplari con il modello 220, a partire dal Block 25, vennero aggiornati da metà [[1997]] alla versione F100-PW-220E, capace di una affidabilità ulteriormente migliorata e una ridotta manutenzione come, ad esempio, la diminuzione del 35% del tempo impiegato per rimuovere il propulsore<ref name="YF-16"/><ref name="F-16Origins"/><ref name="Peacock 1997, pp. 102–103">Peacock 1997, pp. 102–103.</ref><ref>Pike, John. [http://www.globalsecurity.org/military/systems/aircraft/systems/f100.htm “F100-PW-100/-200”]. ''Global Security'', updated 13 March 2006. Retrieved: 21 June 2008.</ref>.
Lo sviluppo del modello 220E fu il risultato del programma dell'aeronautica statunitense chiamato ''Alternate Fighter Engine'' (informalmente nota come "la grande guerra dei motori"), dove fece l'ingresso la General Electric. Il propulsore proposto da questo produttore, il motore [[turboventola]] [[General Electric F110|F110-GE-100]], richiedeva tuttavia la modifica della presa d'aria del velivolo. Infatti, mantenendo la presa d'aria originale, il propulsore soffriva di una diminuzione nella spinta massima da {{M|128,9|k|W}} a {{M|114,5|k|N}} (Per capire quale propulsore viene montato, gli esemplari con numero di Block che termina con "0", come il Block 30, montano il propulsore della General Electric, mentre quelli il cui numero termina con "2" impiegano il propulsore della Pratt & Whitney)<ref name="Peacock 1997, pp. 102–103"/><ref name="Peacock 1997, p. 103">Peacock 1997, p. 103.</ref><ref name="F-16Var">Goebel, Greg. [http://www.airvectors.net/avf16_2.html "F-16 Variants"]. Vectorsite.net, 1 April 2007. Retrieved: 26 May 2008.</ref><ref>Camm, Frank and Thomas K. Glennan, Jr. [http://www.rand.org/pubs/notes/2007/N3618.pdf "The Development of the F100-PW-220 and F110-GE-100 Engines (N-3618-AF)."] RAND Corp., 1993. Retrieved: 21 June 2008.</ref><ref>Anon. [http://www.f-16.net/f-16_versions_article6.html “F-16C/D
Ulteriori sviluppi di questi motori da parte dei produttori, all'interno del programma ''Increased Performance Engine'', portò alla produzione del modello F110-GE-129 con spinta di {{M|131,6|k|N}} (a partire dal Block 50) e il modello F100-PW-229 da {{M|129,4|k|N}} (a partire dal Block 52). Dei 1 446 F-16 C/D ordinati dalla USAF, 556 erano spinti dal F100 e 890 dall'F110. Gli esemplari del Block 60, in dotazione agli [[Emirati Arabi Uniti]], sono alimentati dal modello F110-GE-132, che sviluppa {{M|144,6|k|N}} ed è il più potente motore montato sull'F-16<ref name="F-16EF"/><ref name="Peacock 1997, p. 103"/><ref>Pike, John. [http://www.globalsecurity.org/military/systems/aircraft/systems/f110.htm “F110.”] ''Global Security'', updated 15 March 2006. Retrieved 21 June 2008.</ref>.
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;{{JOR}}
* [[Al-Quwwat al-Jawwiyya al-malikiyya al-Urdunniyya]]
: La Situazione che permise alla Giordania di entrare nella rosa dei paesi ammessi a ricevere gli F-16 fu la firma, nel luglio [[1994]], di un trattato di pace con [[Israele]].<ref name="Gli F-16 della Royal Jordanian Air Force">"Gli F-16 della Royal Jordanian Air Force" - "[[Aeronautica & Difesa]]" N. 393 - 07/[[2019]] pp. 40-41</ref> Subito dopo, [[Amman]] richiese 42 F-16 (tra monoposto e biposto), transazione per la quale ottenne l’appoggio di [[Tel Aviv]].<ref name="Gli F-16 della Royal Jordanian Air Force"/> Il 26 luglio 1996 fu sottoscritto con il governo degli Stati Uniti il programma “Peace Falcon I” con il quale fu concordato il leasing di 12 F-16A e 4 F-16B, il programma fu poi suddiviso con una prima cessione gratuita di 12 F-16A-15OCU e un F-16B-15OCU da modificare allo standard ADF (Air Defense Fighhter); questi aerei erano tutti di seconda mano con una media di più di 3.000 ore di volo (su una vita utile iniziale prevista in 4.000).<ref name="Gli F-16 della Royal Jordanian Air Force"/> Il secondo contratto (all’epoca indicato come un leasing quinquennale con riscatto finale) riguardò tre F-16B.<ref name="Gli F-16 della Royal Jordanian Air Force"/> Tutti gli aerei ebbero la vita utile estesa a 8.000 ore e furono resi compatibili con i motori [[Pratt & Whitney F100|F100-PW-220E]].<ref name="Gli F-16 della Royal Jordanian Air Force"/> Il primo di questi F-16 per la Giordania, dopo revisone e aggiornamento, poté volare il 14 ottobre [[1997]].<ref name="Gli F-16 della Royal Jordanian Air Force"/> Di un secondo lotto (“Peace Falcon II") si cominciò a parlare nel [[1999]] e il 29 gennaio [[2003]] la forza aerea giordana ricevette 6 F-16 poi integrati fino a comprendere 12 F-16A MLU e un F-16B MLU.<ref name="Gli F-16 della Royal Jordanian Air Force"/> Nel [[2006]], puntando ad un ampliamento dell’organico, la Royal Jordanian Air Force vagliò con i governi di [[Olanda]] e [[Belgio]] la fornitura di F-16 usati.<ref name="Gli F-16 della Royal Jordanian Air Force"/> Nell’aprile 2006 fu raggiunto un accordo per 22 esemplari (8 dall'Olanda, cinque A e tre B, e 14 dal Belgio, dodici A e due B).<ref name="Gli F-16 della Royal Jordanian Air Force"/> Le macchine ex-belghe furono consegnate nel 2008-2009 mentre la consegna di quelle olandesi fu limitata ai soli tre F-16B che, uniti ad altri tre, andarono a costituire il contratto “Peace Falcon IV", sempre nel [[2009]].<ref name="Gli F-16 della Royal Jordanian Air Force"/> Con l'obiettivo di ottenere una quantità sufficiente per equipaggiare tre Squadron seguirono ulteriori forniture: nel 2009 il ministero della difesa del Belgio dichiarò ridondanti altri nove "Fighting Falcon" (6 F-16AM e 3 F-16BM tutti Block 20 sottoposti Mid-Llfe Update) e la Giordania fu pronta a candidarsi all'acquisto, perfezionato con il programma "Peace Falcon V", con gli aerei consegnati nel luglio [[2011]].<ref name="Gli F-16 della Royal Jordanian Air Force"/> Un'ulteriore opportunità si ebbe nel [[2012]], quando l'aviazione olandese decise di ritirare altri 13 F-16A e due F-16B, anche in questo caso allo standard Block 20MLU, con upgrade OFP 6.5 (Operational Flight Program), per poter integrare nuovi sistemi di comunicazione e armamenti.<ref name="Gli F-16 della Royal Jordanian Air Force"/><ref>"La Royal Jordanian Air Force è in prima linea contro l'ISIS" - "[[Aeronautica & Difesa]]" N. 359 - 09/[[2016]] pp. 50-54</ref> La trattativa si è conclusa nel [[2014]] ma le consegne si sono protratte fino alla fine del [[2017]].<ref name="Gli F-16 della Royal Jordanian Air Force"/><ref>[http://www.janes.com/article/75226/jordan-takes-delivery-of-ex-dutch-f-16/ "JORDAN TAKES DELIVERY OF EX-DUTCH F-16s"], su janes.com, 26 ottobre 2017, URL consultato il 26 ottobre 2017.</ref><ref>[http://www.janes.com/article/76443/jordan-receives-last-of-15-ex-dutch-f-16s/ "JORDAN RECEIVES LAST OF 15 EX-DUTCH F-16s"] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20171216201224/http://www.janes.com/article/76443/jordan-receives-last-of-15-ex-dutch-f-16s/ |date=16 dicembre 2017 }}, su janes.com, 15 dicembre 2017, URL consultato il 16 dicembre 2017.</ref> Complessivamente le forniture hanno riguardato 59 F-16A e 20 F16B, portati a uno standard simile a quello dei Block 40 e 50, anche se la suddivisione in programmi e lotti non è stata così netta come potrebbe apparire.<ref name="Gli F-16 della Royal Jordanian Air Force"/> Infatti, pur trattandosi di aerei esclusivamente di seconda mano, sono stati oggetto di revisioni e programmi di adeguamento a standard differenti, compiuti su piccoli lotti e in sedi differenti, che hanno richiesto tempi di consegna dilatati.<ref name="Gli F-16 della Royal Jordanian Air Force"/> Nel frattempo la Giordania ha ceduto alla [[Pakistan Air Force]] 13 tra F-16A e B, i primi dei quali sono stati consegnati il 28 aprile [[2014]].<ref name="Gli F-16 della Royal Jordanian Air Force"/> Gli F-16 giordani sono stati oggetto di svariati aggiornamenti, come il “Falcon Up“ e il "Falcon Star", vertenti su un upgrade della strumentazione e la revisione delle cellule per il raddoppio della loro vita operativa; l‘ultimo intervento si è svolto nello stabilimento [[TAI]] di [[Ankara]].<ref name="Gli F-16 della Royal Jordanian Air Force"/> Nel frattempo vi sono state anche perdite ed al luglio 2019 il totale in servizio è di 59 aerei: 44 monoposto e 15 biposto.<ref name="Gli F-16 della Royal Jordanian Air Force"/> Nella Royal Jordanian Air Force tutti gli F-16 sono concentrati sulla base “Muwaffaq Salti" di Azraq, 100
;{{GRC}}
* [[Polemikí Aeroporía]]
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