Pietro Metastasio: differenze tra le versioni

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=== Infanzia e gioventù ===
[[File:Regola - memoria di Metastasio ai cappellari 5140023.JPG|thumb|La casa natale in via dei Cappellari]]
Pietro Metastasio e il primogenito Leopoldo nacquero a [[Roma]] entrambi da Felice Trapassi e da Francesca Galastri. Le sorelle Barbara ed Endimira nacquero dal nuovo matrimonio fra Felice Trapassi e Angela Lucarelli di Cave, dopo che la Galastri morì improvvisamente e prematuramente nel 1702. Il fratello Leopoldo, avviato agli studi giuridici, rimase a Roma e fu sempre in stretto contatto, culturale e affettivo, colcon il poeta.
 
Si dice che Pietro, ancora bambino, attirasse a sé la folla recitando versi improvvisati su tema dato. Nel [[1709]] in un'occasione simile si fermarono ad ascoltarlo due signori distinti: [[Gian Vincenzo Gravina]], noto [[letterato]] e [[giurista]], nonché fondatore dell'[[Accademia dell'Arcadia]], e Lorenzini, un critico di una certa fama. Gravina fu attratto dal talento poetico e dal fascino del ragazzo e dunque ne fece il suo protetto. Il padre Felice era ben lieto di dare al figlio la possibilità di ricevere una buona educazione e di poter entrare nell'alta società.
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== L'opera seria ==
A questo proposito è significativo ricordare che su 26 melodrammi scritti da Metastasio nel corso di quasi 50 anni di attività teatrale, solo 3tre hanno finale autenticamente tragico ''(Didone abbandonata, Catone in Utica, Attilio Regolo)'' e, di questi solo uno, il ''Catone in Utica'', prevede la morte "in palese" (cioè in scena) del protagonista. Questo finale lo esporrà a non poche critiche e ripensamenti, al punto che ne appronterà uno alternativo a quello originale in cui la morte di Catone è narrata dalla figlia Marzia.
 
A questo proposito è significativo ricordare che su 26 melodrammi scritti da Metastasio nel corso di quasi 50 anni di attività teatrale, solo 3 hanno finale autenticamente tragico ''(Didone abbandonata, Catone in Utica, Attilio Regolo)'' e, di questi solo uno, il ''Catone in Utica'', prevede la morte "in palese" (cioè in scena) del protagonista. Questo finale lo esporrà a non poche critiche e ripensamenti, al punto che ne appronterà uno alternativo a quello originale in cui la morte di Catone è narrata dalla figlia Marzia.
 
== Libretti ==