Gerald Gardner: differenze tra le versioni
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=== Ceylon, Borneo e Malesia: 1905-1916 ===
Nel [[1905]] Gardner ricevette a Ceylon la visita di alcuni membri della sua famiglia, tra cui suo padre, che comprò una piantagione di [[caucciù]] e gliela lasciò in amministrazione. Nel [[1907]] tornò per nove mesi in patria ed ebbe modo di approfondire la conoscenza di alcuni suoi parenti della famiglia Sergeneson, che mostravano interessi non dissimili dai suoi: in particolare la cugina Gertrude, che pensò anche di sposare e che rimase fino alla sua morte una delle sue migliori amiche. Di ritorno a Ceylon, Gardner aderì alla [[Massoneria]], in una [[Loggia massonica|loggia]] della capitale [[Colombo (città)|Colombo]], nella quale fu iniziato ai tre
Presto si distaccò dalla massoneria, perdendo interesse verso la formalità dei suoi riti. Sempre nel 1911 suo padre vendette la piantagione di caucciù e Gardner si trasferì nel [[Borneo del Nord|Borneo settentrionale]] (moderno [[Sabah]]) per lavorare in un'altra. Durante il viaggio passò da [[Singapore]], che ebbe poi modo di visitare moltissime altre volte nel corso della sua permanenza nel sud-est asiatico. Nel [[Borneo]], Gardner conobbe la popolazione dei Dayak, in particolare quelli delle tribù Dusuns e Saki, famosi cacciatori di teste. Contrariamente agli altri europei, che trattavano queste genti da selvagge e primitive, Gardner, per nulla intimorito dalla vita nella giungla, cominciò a frequentarle e a studiarle, in particolare i loro metodi di caccia e di guerra con l'uso di pericolose cerbottane dai dardi avvelenati.
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