Palaeoloxodon mnaidriensis: differenze tra le versioni
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==Paleobiologia e paleoecologia==
Gli esemplari di ''Elephas mnaidriensis'' meglio studiati sono quelli siciliani, che tuttavia potrebbero appartenere a un'altra specie rispetto a quelli maltesi. In ogni caso, per lungo tempo si è ritenuto che le varie specie di elefanti "nani" di Malta e della Sicilia rappresentassero una sequenza di specie che via via ridussero le dimensioni, partendo dalla più antica ''[[Palaeoloxodon antiquus]]'' di grandi dimensioni, passando per ''P. mnaidriensis'' e ''P. melitensis'', fino ad arrivare alla minuscola ''[[Palaeoloxodon falconeri]]'', alta solo 90 centimetri. Studi più recenti hanno messo in luce come ''P. falconeri'' sia in realtà una specie più antica di ''P. mnaidriensis''; è quindi probabile che le isole del Mediterraneo siano state teatro di ripetute invasioni da parte degli elefanti quando queste erano collegate al continente (Belluomini e Bada, 1985
Alcuni esemplari ritrovati in Sicilia, grandi poco meno delle forme continentali e descritti originariamente come '''''E. antiquus leonardi''''', potrebbero essere i maschi della specie ''P. mnaidriensis'': le due specie sono infatti state ritrovate negli stessi depositi nella zona di Contrada Fusco ([[Siracusa]]). Gli elefanti, infatti, presentano un dimorfismo sessuale altamente sviluppato e i maschi adulti possono essere più grandi delle femmine anche del 20% - 40% (Ferretti, 2008).
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