Giuramenti di Strasburgo: differenze tra le versioni

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Il loro giuramento fu scritto da un testimone oculare, lo storico Nitardo, cugino dei tre sovrani e abate laico di St. Riquier.
 
Nitardo scrive una cronaca, ''Historia filiorum LudoviciiLudovici Pii (''conservata in un manoscritto a Parigi, nella ''Bibliothèque nationale de France),'' e lo fa utilizzando un latino classicheggiante, in modo tale da dare autorità all'opera, in quanto scritta in un'epoca in cui il volgare non veniva ancora riconosciuto a livello letterario. Anche per il discorso dei sovrani con gli eserciti usa il latino, specificando, però, che il discorso fu pronunciato in volgare.
 
I due fratelli, infatti, per essere sicuri di essere compresi dai loro eserciti che assistevano alla solenne cerimonia, giurarono in [[lingua romanza]] ([[francese antico]]) e in lingua teudisca ([[alto tedesco antico]]) di sostenersi a vicenda e di non stringere alcuno accordo con Lotario, imperatore e fratello.