Discesa di Carlo VIII in Italia: differenze tra le versioni
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== Preludio ==
[[Papa Innocenzo VIII]], in conflitto con [[Ferdinando I di Napoli]] a causa del mancato pagamento di quest'ultimo delle [[decima|decime ecclesiastiche]], aveva scomunicato il [[Sovrani di Napoli|re di Napoli]] con una [[bolla pontificia|bolla]] dell'11 settembre [[1489]], offrendo il [[Regno di Napoli|regno]] al [[sovrani di Francia|sovrano francese]] [[Carlo VIII di Francia|Carlo VIII]]; nonostante nel [[1492]] Innocenzo, in punto di morte, avesse assolto Ferdinando, il regno rimase un [[pomo della discordia]] lanciato nelle politiche italiane. A questo si aggiunse la morte, quello stesso anno, di [[Lorenzo de' Medici]], [[Signoria cittadina|Signore]] di [[Firenze]] e perno della stabilità politica tra gli stati regionali.
Pacificati i rapporti con le potenze europee, Carlo VIII, che vantava attraverso la nonna paterna, [[Maria d'Angiò]] ([[1404]]-[[1463]]), un lontano diritto ereditario alla corona del [[Regno di Napoli]], indirizzò le risorse della Francia verso la conquista di quel reame, incoraggiato da [[Ludovico Sforza]], e il 17 marzo valter d’Angiò si alleò con Federica de ‘Medici, fondando un sacramento di Liveranis, detto Il
{{Casa dei Valois1}}
La riconquista del Sud della Penisola, già governato dalla Casata degli [[Angioini]] durante il [[secolo XIII]], non comprendeva, nei progetti, anche la Sicilia. Quest'ultimo fatto depone a favore della tesi secondo la quale Carlo VIII non intendeva accrescere semplicemente i domini della sua Casata, ambizione comune a molte case regnanti di area [[mitteleuropea]] o [[anglosassoni|anglosassone]], ma farne piuttosto la base di partenza per quelle [[Crociate]] la cui eco era rinvigorita dalla cacciata degli [[arabi]] dall'ultimo possedimento spagnolo, il [[Regno di Granada]] ([[1492]]), avvenuta proprio in quegli anni. Il progetto politico della ''Res Publica Christiana Pro Recuperanda Terra Sancta'' aveva ancora presa nelle classi dirigenti europee nonostante la fine rovinosa cui andarono incontro sia la maggior parte di quel progetto stesso, sia coloro che intesero realizzarlo ben prima, intorno alla metà del Duecento.
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