Giuseppe Merlo: differenze tra le versioni

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Nel [[1960]], Merlo disputa un altro splendido [[Internazionali d'Italia|torneo di Roma]]: sconfigge l'australiano [[Neale Fraser]] nei quarti di finale e si arrende soltanto in semifinale, all'americano [[Barry MacKay]]. Al [[Internazionali di Francia 1960 - Singolare maschile|Roland Garros]] è testa di serie n. 12 e raggiunge gli ottavi di finale<ref>[http://ww2.fft.fr/rolandgarros/pdfpalmares/hommes1960_fra.pdf Roland Garros-Tabellone maschile 1960]</ref>. Sull'erba di Wimbledon, si ferma al secondo turno<ref name=wimb />. A ottobre, si laurea per la terza volta campione italiano assoluto<ref name=camp /> ma non è titolare della squadra azzurra che, per due anni consecutivi, contende all'[[Australia]] la Coppa Davis. Gli si preferisce, anche come singolarista, infatti, [[Orlando Sirola]], ritenuto più affidabile sulle superfici erbose<ref>In entrambi i casi le finali interzone e la finalissima furono disputate in Australia, sui campi d'erba</ref>.
 
Agli Internazionali d'Italia del [[1961]], Merlo cede soltanto ai quarti di finale al fuoriclasse [[Rod Laver]]. Non gareggia a Parigi, dove è stato testa di serie per settesei anni consecutivi; perde al primo turno a Wimbledon<ref name=wimb />. È schierato una sola volta in Coppa Davis, a risultato acquisito<ref name=davis />. Entra nei primi sedici, agli [[Internazionali di Francia 1960 - Singolare maschile|Internazionali di Francia]], anche nel [[1962]]<ref>[http://ww2.fft.fr/rolandgarros/pdfpalmares/hommes1962_fra.pdf Roland Garros-Tabellone maschile 1962]</ref>.
 
Nel [[1963]], a trentasei anni, è campione italiano per la quarta volta<ref name=camp />. Due anni dopo è richiamato in Coppa Davis come titolare e gioca gli ultimi due incontri<ref name=davis />.