[[File:Francesco_Hayez_040.jpg|link=https://it.wikipedia.org/wiki/File:Francesco_Hayez_040.jpg|sinistra|miniatura|[[Alessandro Manzoni]]]]
=== Lingue ===
L'[[Lingua italiana|italiano]] era la [[lingua ufficiale]] del Regno Lombardo-Veneto ed era utilizzata per tutte le corrispondenze interne al regno, questa però non era obbligatoria nelle comunicazioni tra regno e [[Impero austriaco]], doveche invece venivaavvenivano usato ilin tedesco<ref>{{Cita web|url=https://books.google.it/books?id=d5VpAAAAcAAJ&pg=PA97&dq=regno+lombardo+veneto+lingua+italiana&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwi2w9i45MXjAhXGyqQKHdZ8BHgQ6AEIPzAE#v=onepage&q=lingua%20italiana&f=false|titolo=}}</ref>. lingua nella quale veniva impartita l'istruzione elementare, che era gratuita per tutti i bambini del Regno. Questa lingua ufficiale, usata solo dalle classi più abbienti, ebbe seguito anche dal punto di vista letterario il cui massimo esponente fu [[Alessandro Manzoni]], il quale usò l'italiano per la scrittura de ''[[I promessi sposi]]'' in quanto non c'era una grande disparità tra la lingua parlata e quella scritta<ref>{{Cita|Tellini|p.168}}:{{Citazione|…la riflessione manzoniana intorno al problema della lingua s'è orientata, sul fondamento d'istanze illuministiche e poi romantiche, verso la ricerca d'uno strumento comunicativo capace di superare la secolare frattura che divide, nel nostro costume culturale, la lingua scritta della tradizione letteraria dalla lingua dei parlanti}}</ref>.
In Lombardia la popolazione parlava abitualmente le [[Lingua lombarda|lingue lombarde]]: nelle province di Milano, Pavia, Lodi, Cremona e Como era diffuso il dialetto milanese in tutte le sue varianti. Questo dialetto in particolare ebbe anche una vasta produzione letteraria di cui massimi esponenti sono [[Carlo Porta]] e [[Tommaso Grossi]]. Nelle province di Bergamo e Brescia invece era parlato il [[dialetto bergamasco]], che si distingue da quello milanese per i suoni più chiusi, mentre in provincia di Mantova era parlato il [[dialetto mantovano]] che era simile a quello veneziano.
La popolazione parlava abitualmente utilizzando le lingue locali: [[Lingua lombarda|lombardo]], [[Lingua veneta|veneto]], [[Lingua friulana|friulano]] e [[Lingua ladina|ladino]]. Presenti anche minoranze [[Lingue germaniche|germanofone]] ([[Cimbri (minoranza linguistica)|cimbri]], [[Sappada|sappadioti]]) nelle province di [[Provincia di Vicenza|Vicenza]], [[Provincia di Belluno|Belluno]], inoltre una minoranza parlava [[Lingua slovena|sloveno]] in [[provincia di Udine]] nella [[Slavia veneta]].<ref>{{Cita web|url=https://books.google.it/books?id=BddoAAAAcAAJ&pg=PA7&dq=regno+lombardo+veneto+dialetto&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwibr5mW58XjAhXLGewKHctrDnAQ6AEIKDAA#v=onepage&q=regno%20lombardo%20veneto%20dialetto&f=false|titolo=}}</ref> ▼
In Veneto era diffusa la [[lingua veneta]] che veniva parlata utilizzando termini lombardi. Sulla costa adriatica in alcuni punti si parlava ancora la [[lingua illirica]] e in provincia di Vicenza nell'[[altopiano dei Sette Comuni]] era diffuso il [[Cimbri (minoranza linguistica)|cimbro]].
▲La popolazione parlava abitualmente utilizzando le lingue locali: [[Lingua lombarda|lombardo]], [[Lingua veneta|veneto]], [[Lingua friulana|friulano]] e [[Lingua ladina|ladino]]. Presenti anche minoranze [[Lingue germaniche|germanofone]] ([[Cimbri (minoranza linguistica)|cimbri]], [[Sappada|sappadioti]]) nelle province di [[Provincia di Vicenza|Vicenza]], [[Provincia di Belluno|Belluno]], inoltre una minoranza parlava [[Lingua slovena|sloveno]] in [[provincia di Udine]] nella [[Slavia veneta]].<ref>{{Cita web|url=https://books.google.it/books?id=BddoAAAAcAAJ&pg=PA7&dq=regno+lombardo+veneto+dialetto&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwibr5mW58XjAhXLGewKHctrDnAQ6AEIKDAA#v=onepage&q=regno%20lombardo%20veneto%20dialetto&f=false|titolo=}}</ref>
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Italia|26-11-2017}}</ref> le comunità più numerose erano quella [[rumena]], il 22,9%, quella [[Albanesi|albanese]], il 9,3% e quella [[Marocchini|marocchina]], l'8,7%<ref name="RapISTAT17" /> A questi dati vanno aggiunti gli stranieri irregolari, circa 404 000 secondo un rapporto del 2015 sull'immigrazione della [[Fondazione Ismu]].<ref>{{cita news|url=http://www.repubblica.it/solidarieta/immigrazione/2015/12/02/news/rapporto_ismu-128656311|titolo=Immigrati, c'è un popolo di invisibili in Italia e sono più di 400 mila|editore=la Repubblica|accesso=23 giugno 2016}}</ref>
=== Lingue ===
==== Lingua italiana ====
{{vedi anche|Lingua italiana|Italiano regionale|Lingue romanze}}
[[File:Dialetti_parlati_in_Italia.png|link=https://it.wikipedia.org/wiki/File:Dialetti_parlati_in_Italia.png|miniatura|Lingue parlate in Italia.]]
==== Altre lingue ====
{{vedi anche|Lingue parlate in Italia|Bilinguismo amministrativo in Italia}}
[[File:Minoranze_linguistiche_it.svg|link=https://it.wikipedia.org/wiki/File:Minoranze_linguistiche_it.svg|miniatura|Le comunità linguistiche di minoranza riconosciute ufficialmente in Italia<ref>{{Cita web|url=http://www.minoranze-linguistiche-scuola.it/carta-generale/|titolo=Lingue di minoranza e scuola, Carta Generale. Ministero della Pubblica Istruzione|accesso=16 luglio 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20171010152621/http://www.minoranze-linguistiche-scuola.it/carta-generale/|dataarchivio=10 ottobre 2017|urlmorto=sì}}</ref>]]
A livello locale sono riconosciute come co-ufficiali le seguenti lingue:
* [[Lingua francese|francese]]: in [[Valle d'Aosta]]
* [[Lingua slovena|sloveno]]: nelle province di [[Provincia di Trieste|Trieste]], [[Provincia di Gorizia|Gorizia]] e [[Provincia di Udine|Udine]]
* [[Lingua tedesca|tedesco]]: in [[provincia di Bolzano]] e in [[Val Canale]]<ref>LEGGE 23 febbraio 2001, n. 38 - Art. 5. (Tutela delle popolazioni germanofone della Val Canale)</ref> (Friuli Venezia Giulia)
* [[Lingua ladina|ladino]]: nei comuni ladinofoni del [[Trentino-Alto Adige]]
In queste regioni gli uffici pubblici e la [[segnaletica stradale]] sono [[bilingui]] o trilingui (come i comuni ladini dell'Alto Adige e [[walser]] dell'alta [[valle del Lys]]), i documenti ufficiali possono essere redatti in italiano o nell'altra lingua.
Le minoranze linguistiche storiche presenti e riconosciute all'interno dei confini della Repubblica italiana sono elencate dalla legge 15 dicembre 1999, n. 482.<ref>{{cita web|http://www.camera.it/parlam/leggi/99482l.htm|Norme in materia di tutela delle minoranze linguistiche storiche|19-11-2010}}</ref> Essa tutela "le popolazioni [[Arbëreshë|albanesi]], [[Alghero|catalane]], [[Minoranze di lingua tedesca in Italia|germaniche]], [[Minoranza linguistica greca d'Italia|greche]], [[Comunità slovena in Italia|slovene]] e [[Dialetto croato molisano|croate]] e quelle parlanti il [[Lingua francese|francese]], il [[Lingua francoprovenzale|franco-provenzale]], il [[Lingua friulana|friulano]], il [[Lingua ladina|ladino]], l'[[Lingua occitana|occitano]] e il [[Lingua sarda|sardo]]". Vi sono inoltre diverse parlate regionali che, sebbene siano censite dall'UNESCO come lingue minoritarie e dalla comunità linguistica internazionale come lingue non riconducibili all'italiano, non godono di alcun riconoscimento o tutela da parte dello Stato Italiano.<ref>{{cita web|http://www.homolaicus.com/linguaggi/lingue_italiane.htm|Le lingue parlate nel territorio dello Stato italiano|29-6-2010}}</ref>
Il livello di tutela di alcune minoranze è stabilito sia dalla normativa italiana sia dai trattati internazionali: è il caso della [[Sudtirolesi|minoranza germanofona]] dell'[[Provincia autonoma di Bolzano|Alto Adige]] e dei comuni bilingui della [[provincia di Trento]], il cui ''status'' è regolato dall'[[accordo De Gasperi-Gruber]], e di una parte della [[Minoranza slovena in Italia|minoranza slovena]] del [[Friuli-Venezia Giulia]], contemplata dal [[Memorandum di Londra]] col quale Italia e Jugoslavia assunsero rispettivamente l'amministrazione civile delle zone A e B del [[Territorio Libero di Trieste]].
La [[lingua dei segni italiana]] (LIS),<ref>{{cita|Volterra||cidVolt}}.</ref> ossia la lingua visiva dei cittadini [[Sordità|sordi]], è riconosciuta dalla regione Valle d'Aosta dal 2006.
=== Religione ===
{{Vedi anche|Religioni in Italia}}In Italia vige il principio della [[laicità]] dello Stato e pertanto non vi è una [[religione ufficiale]].
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