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A fronte della debolezza dei partiti politici, diversi gruppi di intellettuali liberali ed [[Europeismo|europeisti]] che si opponevano alla struttura del FSN di Iliescu, ritenuta corrotta e vicina alla [[nomenklatura]] di stampo sovietico, gettarono le basi per un'[[organizzazione non governativa]] con il fine di sostenere l'integrazione europea ed un più netto processo di democratizzazione della Romania<ref name="dg24">{{cita web|lingua=ro|accesso=16 luglio 2019|data=15 novembre 2015|editore=Digi 24|titolo= 1990, ANUL 0. Cum s-a format Alianța Civică, cea mai mare organizație neguvernamentală din România |url=https://www.digi24.ro/special/campanii-digi24/1990-anul-0/1990-anul-0-cum-s-a-format-alianta-civica-cea-mai-mare-organizatie-neguvernamentala-din-romania-457721}}</ref>. Il 7 novembre 1990, quindi, vide la luce Alleanza Civica (''Alianța Civică'', AC), tra i cui membri fondatori figuravano [[Ana Blandiana]], [[Romulus Rusan]]<ref name="ziasi">{{cita web|lingua=ro|accesso=16 luglio 2019|data=8 gennaio 2016|autore=Alexandru Călinescu|editore=Ziarul de Iași|titolo=Alianţa Civică şi istoria noastră recentă|url=https://www.ziaruldeiasi.ro/stiri/alianta-civica-si-istoria-noastra-recenta--115558.html}}</ref>. Numerosi suoi militanti avevano partecipato alle ampie manifestazioni antigovernative svoltesi nel corso del 1990, alla [[golaniada]] e alle proteste anticomuniste per l'applicazione della [[Proclamazione di Timișoara]]<ref name="dg24"/>. In assenza di un permesso ufficiale da parte delle istituzioni, la prima sede ufficiosa dell'associazione fu la casa di Remus Mistreanu, in Strada Eremia Grigorescu 10 a [[Bucarest]]<ref name="uniti"/>. Tra gli obiettivi principali dei fondatori vi era quello di fronteggiare la riproposizione di strutture totalitariste e della polizia politica, che rischiavano di ripresentarsi malgrado la rivoluzione<ref name="jn2010">{{cita web|url=https://jurnalul.antena3.ro/jurnalul-national/jurnalul-national/alianta-civica-nucleul-societatii-civile-din-romania-558977.html|titolo=Alianţa Civică, nucleul "societăţii civile" din România|autore=Florin Mihai|editore=Jurnalul Național|data=5 novembre 2010|lingua=ro|accesso=16 luglio 2019}}</ref>.
Alleanza Civica si autodefiniva un gruppo di «cooperazione tra tutte le energie sociali che sostengono i valori della fiducia, dell'umanesimo e della democrazia»<ref name="ib2014" />. Questa riuniva diverse organizzazioni minori: il Gruppo per il dialogo sociale (''Grupul de Dialog Social'', GDS), l'Associazione 15 novembre di Brașov (''Asociația 15 Noiembrie Brașov''), la Solidarietà Universitaria (''Solidaritatea Universitară''), la Società Timișoara (''Societatea Timișoara''), la Società Agora di Iași (''Societatea Agora Iași''), il Gruppo indipendente per la democrazia (''Grupul Independent pentru Democrație''), l'Associazione Pro-Democrazia (''Asociația Pro-Democrația'') e oltre 200 intellettuali indipendenti<ref name="ib2014" />. Alleanza civica presentò il proprio documento programmatico, la «Dichiarazione di principi», a firma dei dei 216 membri{{#tag:ref|Tra i 216 membri fondatori figuravano l'attivista [[Doina Cornea]], gli scrittori [Constantin Abăluță]], [[Gabriela Adameșteanu]], [[Liviu Antonesei]], [[Cezar Baltag]], [[Adriana Bittel]], [[Ana Blandiana]], [[Denisa Comănescu]], [[Gabriel Dimisianu]], [[Ștefan Augustin Doinaș]], [[Bedros Horasangian]], [[Florin Iaru]], [[Gabriel Liiceanu]], [[Mircea Mihăieș]], [[Alexandru Paleologu]], [[Romulus Rusan]], [[Doina Uricariu]] e [[Daniel Vighi]], i giornalisti [[Vartan Arachelian]], [[Petre Mihai Băcanu]], [[Ioan T. Morar]] e [[Anton Uncu]], il pittore [[Horia Bernea]], gli scultori [[Mihai Buculei]], [[Vasile Gorduz]] e [[Silvia Radu]], gli attori [[Mircea Diaconu]], [[Mariana Mihuț]], [[Victor Rebengiuc]] e [[Tora Vasilescu]], i registi [[Stere Gulea]] e [[Lucian Pintilie]], il compositore [[Horia Moculescu]], i docenti dell'[[Università di Bucarest]] [[Livius Ciocârlie]], [[Emil Constantinescu]], [[Mihai Dragomirescu]], [[Nicolae Manolescu]], [[Mircea Spătaru]], l'ingegnere [[Dumitru Iuga]], il presidente della lega degli studenti dell'Università di Bucarest [[Marian Munteanu]]. Tra le pubblicazioni che sostennero Alleanza Civica vi furono, oltre a ''România liberă'', ''Contrapunct'', ''Cuvîntul'', ''Orizont'', ''Transilvania'' e ''Vatra''<ref name="jn2010"/>.|name="membri"}} fondatori sulle pagine di ''România liberă'' del 7 novembre 1990. Il documento, che lanciò lo slogan «Non possiamo riuscire se non insieme!» («''Nu putem reuși decât împreună!''»), aveva tra i propri punti cardine l'affermazione del ruolo della società civile, la riconquista dei valori morali sostenuti nel corso della rivoluzione del 1989, la democratizzazione reale della vita politica e sociale, la realizzazione di riforme radicali della società e dell'economia, unitamente all'introduzione di misure di protezione sociale, il ristabilimento del diritto alla proprietà privata e il conseguimento di valori prettamente europei<ref name="uniti" /><ref name="ib2014" />.
===Manifestazioni e organizzazione di Alleanza Civica===
Il primo evento cui partecipò Alleanza Civica avvenne per la celebrazione dei tre anni dalla [[Ribellione di Brașov|ribellione anticomunista di Brașov]], il 15 novembre 1990, che portò un piazza a Bucarest 500.000 persone<ref name="dg24"/>. Il primo meeting commemorativo organizzato dall'associazione, il 21 dicembre 1990, rivendicando i valori della rivoluzione<ref name="uniti"/>
Tra il 13 e il 15 dicembre 1990 fu organizzata all'[[Ateneo rumeno]] di Bucarest la prima conferenza nazionale di Alleanza Civica, nel corso del quale vennero eletti gli organi dirigenti: il Consiglio direzionale (Consiliul director) composto da 27 membri, e il Comitato di coordinamento (Comitetul de coordonare), composto da 11 membri del Consiglio direzionale. La conferenza approvò anche i 25 punti della Carta di Alleanza Civica (''Carta Alianței Civice'') e lanciò un appello a tutte le forze politiche e sociali al fine di risolvere la crisi morale con elezioni anticipate e la formazione di un governo di solidarietà nazionale<ref name="ib2014" />. Gli 11 membri del Comitato di coordinamento erano Marian Munteanu, Petre Mihai Băcanu (direttore di România liberă), Iulian Cornățeanu, Mircea Diaconu, Gabriel Andreescu, Dumitru Iuga, Ana Blandiana, Mihai Șora (fondatore del GDS e ministro dell'istruzione), George Șerban, Stelian Tănase e Nicolae Manolescu. La presidenza sarebbe stata rivestita a rotazione da ognuno di loro<ref name="ib2014" />
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