Giacomo Colonna (cardinale XIII secolo): differenze tra le versioni
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Appartenente alla [[Colonna (famiglia)|nobile famiglia romana omonima]], fu elevato al rango di [[cardinale]] della [[Chiesa cattolica]] da [[papa Niccolò III]] il 13 marzo [[1278]], assumendo il titolo di [[Diaconia|diacono]] di [[Santa Maria in Via Lata (diaconia)|Santa Maria in Via Lata]]; nel [[1288]] divenne anche [[Basilica di Santa Maria Maggiore|Arciprete della Basilica Liberiana]], titoli che tenne sino al 10 maggio [[1297]], quando venne deposto da [[papa Bonifacio VIII]] appartenente alla famiglia dei [[Caetani]], e rivale dei Colonna, in seguito alla dichiarata nullità che Giacomo e suo nipote [[Pietro Colonna (cardinale XIII secolo)|Pietro]] con il ''[[manifesto di Lunghezza]]'' fecero sulla sua elezione papale.
La reazione di Bonifacio VIII non si fece attendere: i due cardinali furono destituiti e in una bolla definiti "dannata stirpe e del loro dannato sangue" e costretti a trovare rifugio presso la corte di [[Filippo IV di Francia|Filippo IV di Francia detto ''il Bello'']], anch'egli in cattivi rapporti con il papato.
Si susseguirono il cosiddetto [[oltraggio di Anagni]] cui seguì poco dopo la morte di Bonifacio VIII, e lo spostamento della sede papale ad Avignone, in [[Francia]].
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