Dispaccio di Ems: differenze tra le versioni
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Bismarck, che si trovava a Berlino, essendo venuto a conoscenza del contenuto del telegramma (che fu inviato il giorno stesso dell'incontro con Benedetti, da Ems a Berlino), dopo aver chiesto parere al capo dello [[Stato maggiore generale tedesco]] [[Helmuth Karl Bernhard von Moltke|von Moltke]] sulla preparazione delle forze armate prussiane ed aver avuto rassicurazioni sul fatto che alla Prussia convenisse uno scoppio immediato della guerra,<ref name=OttBismPens>[[#Bismarck1922|Bismarck 1922]], pp. 80-88</ref><ref>[[#Howard1961|Howard 1961]], pp. 41-42</ref> modificò artatamente il dispaccio da consegnare alla stampa, facendo apparire il tono delle dichiarazioni di Guglielmo nei confronti dell'ambasciatore come provocatorio verso i francesi. Il testo del telegramma, intitolato "dispaccio di Ems", affermava:
[[File:Kaiser Wilhelm I. .JPG|thumb|Il [[Sovrani di Prussia|re di Prussia]] [[Guglielmo I di Germania|Guglielmo I]]. I suoi tentativi di evitare l'aggravamento della crisi con [[Parigi]] incontrarono l'imprevedibilità del genio di [[Otto von Bismarck|Bismarck]].]]
{{citazione|Dopo che le notizie della rinuncia del principe ereditario di Hohenzollern sono state comunicate al governo imperiale francese da quello reale spagnolo, l'ambasciatore francese in Ems ha richiesto ancora Sua Maestà il Re di autorizzarlo a telegrafare a Parigi che Sua Maestà il Re si impegnava per tutto il tempo avvenire a non dare giammai il suo consenso, qualora gli Hohenzollern ritornassero alla loro candidatura. Sua Maestà il Re ha ricusato di ricevere ancora l'ambasciatore francese e ha fatto dire per mezzo del suo aiutante che non aveva nulla da comunicare all'ambasciatore.<ref name=OttBismPens/>}}
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