Storia dell'Iran: differenze tra le versioni
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Alcuni storici vedono il dominio degli Omayyadi come un modo per imporre il "''dhimmah''" e aumentare le tasse dai [[dhimmi]] a beneficio della comunità araba musulmana, scoraggiando la conversione. I governatori presentavano denunce al califfo quando egli promulgava leggi che rendevano più facile la conversione, privando le province dei ricavi.
[[File:Tabaristan-EN.svg
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Nel [[VII secolo]], quando molti non-arabi come i [[Persiani]] si convertirono all'Islam, vennero riconosciuti come [[mawlā]] e trattati come cittadini di seconda classe dalla classe dirigente araba fino alla fine della dinastia degli Omayyadi. Durante questo periodo, l'Islam è stato inizialmente associato ad un'identità etnica araba richiedendo una formale associazione alle tribù arabe e l'adozione dello stato di ''mawla''. Le tiepide politiche degli Omayyadi tolleravano i musulmani non arabi e sciiti non riuscendo tuttavia a sedare i disordini fra queste minoranze.
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==== L'età d'oro islamica, il movimento Shu'ubiyya e il processo di persianizzazione ====
{{Vedi anche|Islamizzazione della Persia|Epoca d'oro islamica|Shu'ubiyya}}
[[File:A_treatise_on_chess_2.jpg|miniatura|Manoscritto persiano che descrive come un ambasciatore in India ha portato gli scacchi alla corte persiana.<br /> ]]
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==== Gli stati Persiani e le dinastie (977-1219) ====
{{Vedi anche|società persiane|Ghaznavidi|Selgiuchidi|Impero corasmio}}
[[File:Kharaghan.jpg|thumb|Le torri gemelle di Kharaghan, costruite nel [[1067]], in Persia, contengono le tombe dei principi [[Selgiuchidi]].<br /> ]]Nel [[977]] un governatore turco dei [[Samanidi]], Abu Mansur Sabuktigin, conquistò [[Ghazni]], situata nell'attuale [[Afghanistan]], stabilendo una dinastia, i [[Ghaznavidi]], durati fino al [[1186]].<ref name=":6" /> L'impero Ghaznavide crebbe, nell'ultimo decennio del X secolo, conquistando tutti i territori a sud del regno [[Samanidi|Samanide]] e del fiume [[Amu Darya]], e le parti eventualmente occupate dell'Iran orientale, l'Afghanistan, il Pakistan e l'India nord-occidentale.<ref name=":7" />
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Il governo del pronipote di Hulagu, [[Ghazan Khan]] (1295-1304) vide, nell'Ilkhanato, la proclamazione dell'Islam come religione di stato. Sotto il dominio di Ghazan e del suo famoso [[visir]] iraniano, [[Rashid al-Din Hamadani|Rashid al-Din]], l'Iran fu testimone di una parziale e breve ripresa economica. I Mongoli abbassarono le tasse per gli artigiani, favorirono l'agricoltura, ricostruirono ed estesero le strutture di irrigazione e migliorarono la sicurezza delle vie commerciali.
Le merci dalla Cina, dall'India e dall'Iran passavano facilmente attraverso le steppe asiatiche e questi contatti arricchirono culturalmente l'Iran. Per esempio gli Iraniani svilupparono un nuovo stile pittorico basato sulla fusione dello stile solido, bidimensionale della pittura mesopotamica con leggere pennellate e altri motivi caratteristici della Cina. Dopo la morte del nipote di Ghaza, [[Abu Sa'id
=== Sunnismo e Sciismo nell'Iran pre-Safavide ===
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=== Dinastia Qajar (1794–1925) ===
{{Vedi anche|Dinastia Qajar|Guerra russo-persiana (1804-1813)|Guerra russo-persiana (1826-1828)|Battaglia di Krtsanisi|Trattato di Golestan|Trattato di Turkmenchay|Rivoluzione costituzionale persiana}}
[[File:Gulistan-Treaty.jpg|sinistra|thumb|upright=1.6|La mappa mostra i confini nord-occidentali dell'Iran nel XIX secolo, che comprende la Georgia orientale, il Daghestan, l'Armenia, l'Azerbaigian e, prima di essere costretto a cedere i territori alla Russia imperiale per le due guerre russo-persiane del XIX secolo.]]
Agha Mohammad Khan successivamente chiese a Eraclio II di rinunciare al trattato con la Russia stipulato in passato, con cui, formalmente, rinunciava ad ogni dipendenza della Persia a favore di una protezione completa della Russia, pur essendo disponibile a riaccettare la sovranità persiana,<ref name=":11" /> in cambio della pace e della sicurezza del suo regno. Gli [[Impero ottomano|Ottomani]], per esempio, vicini rivali dell'Iran, assicurarono, per la prima volta dopo quattro secoli, pace e sicurezza sia alla regione della [[Cartalia]] che alla regione della [[Cachezia]].<ref name=":12">{{Cita libro|nome=Donald|cognome=Rayfield|titolo=Edge of Empires: A History of Georgia|url=https://books.google.com/books?id=PxQpmg_JIpwC|accesso=26 agosto 2016|data=15 febbraio 2013|editore=Reaktion Books|lingua=en|ISBN=978-1-78023-070-2}}</ref> Eraclio si appellò quindi al suo teorico protettore, chiedendo all l'imperatrice [[Caterina II di Russia]], almeno 3.000 truppe russe,<ref name=":12" /> ma tale appello venne ignorato, lasciando la Georgia a respingere in solitaria, la minaccia persiana.<ref name=":13">[[David Marshall Lang|Lang, David Marshall]] (1962), ''A Modern History of Georgia'', p. 38. London: Weidenfeld and Nicolson.</ref> Tuttavia, Eraclio II respinse ancora l'ultimatum del [[Khan]].<ref name="Suny 1994 p. 59">[[Ronald Grigor Suny|Suny, Ronald Grigor]] (1994), ''The Making of the Georgian Nation'', p. 59. [[Indiana University Press]], ISBN 0-253-20915-3</ref> Come risposta, l'Agha Mohammad Shah, invase la regione del Caucaso, dopo aver attraversato il [[Aras (fiume)|fiume Aras]], e, mentre si stava recando in Georgia con le sue truppe, riassoggettò i territori iraniani dei [[Khanato|khanati]] di [[Erevan]], [[Shirvan]], [[Naxçıvan (città)|Naxçıvan]], [[Gäncä|Ganja]], [[Derbent]], [[Baku]], [[Khanato taliscio|Talysh]], [[Şəki|Shaki]], [[Khanato del Karabakh|Karabakh]], territori che comprendono la moderna [[Armenia]], l'[[Azerbaigian]], il [[Daghestan]], e l'[[Iğdır|Igdir]]. Giunto in Georgia, il Khan con le sue poderose truppe venne coinvolto nella ''battaglia di Krtsanisi'', che, una volta vinta, gli consentì la conquista di [[Tbilisi]], così come l'effettiva riannessione della Georgia all'Iran.<ref name=":15">{{Cita libro|nome=Michael|cognome=Axworthy|titolo=Iran: Empire of the Mind: A History from Zoroaster to the Present Day|url=https://books.google.com/books?id=k9HyyYrPIGgC|accesso=26 agosto 2016|data=6 novembre 2008|editore=Penguin UK|lingua=en|ISBN=978-0-14-190341-5}}</ref><ref>Fisher, William Bayne (1991). ''The Cambridge History of Iran''. '''7'''. Cambridge University Press. pp. 128–129. «Agha Muhammad Khan è rimasto nove giorni nelle vicinanze di Tiflis. La sua vittoria ha proclamato il ripristino della potenza militare iraniana nella regione precedentemente sotto il dominio safavide.»</ref> Al suo ritorno dal suo successo, con circa 15.000 prigionieri georgiani deportati nell'Iran centrale,<ref name=":13" /> nel [[1796]] nel venne formalmente incoronato Scià nella piana di Mughan, proprio come avvenne sessant'anni prima, per il suo predecessore [[Nadir Shah]].
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== La Rivoluzione iraniana e la Repubblica islamica ==
{{Vedi anche|Rivoluzione iraniana}}
Nel frattempo, nel gennaio 1979, Mohammad Reza Pahlavi lasciava il paese per l'esilio in Egitto, dopo che scioperi e manifestazioni paralizzarono il paese. Il 1º febbraio 1979 l'Ayatollah Khomeini ritornò a [[Teheran]], salutato da diversi milioni di iraniani.<ref name=":19" /> Il crollo finale della [[dinastia Pahlavi]] avviene poco dopo l'11 febbraio 1979, quando i militari iraniani si dichiararono "neutrali", dopo che guerriglieri e truppe ribelli travolsero le truppe fedeli allo Scià in combattimenti armati in strada. L'Iran divenne ufficialmente una repubblica islamica il 1º aprile 1979, quando gli iraniani approvarono in larga maggioranza un [[referendum]] nazionale.
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