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==Produzione==
Nell'aprile del 1945 Lang crea la Diana Productions, Inc., di cui fanno parte Walter Wanger (vicepresidente e produttore esecutivo), sua moglie Joan Bennett e Dudley Nichols.<ref>*Stefano Socci, ''Fritz Lang'', p. 78.</ref> Alla ricerca di un soggetto per la prima produzione della Diana, Lang viene a sapere che la [[Paramount Pictures|Paramount]] aveva acquistato i diritti di ''[[La cagna (film 1931)|La cagna]]'', film realizzato in [[Francia]] da [[Jean Renoir]]. Il regista [[Ernst Lubitsch|Lubitsch]], incaricato dell'adattamento, aveva però rinunciato al progetto perché non riusciva a trovare il modo di adattare l'argomento ai gusti del pubblico americano. Una traduzione letterale dello stesso titolo sicuramente non sarebbe stata accettato da parte dello [[Codice Hays|Hays Office]], per cui al regista viene in mente di trasferire l'ambientazione al [[Greenwich Village]] pur cercando di mantenere la stessa atmosfera.
 
Tuttavia, mentre nel film di Renoir la protagonista è una prostituta che dice esplicitamente di vivere con il suo protettore, in questo adattamento Kitty è una commessa che, prima di "innamorarsi" di Johnny e accettare di mantenerlo, coabita con un'amica che disegna cinture per lo stesso negozio di abbigliamento dove lei lavora. Il problema più grande nell'adattamento del soggetto fu nel far accettare, prima volta in un film hollywoodiano, che un innocente fosse giustiziato per un crimine che non aveva commesso. Dipingendo Johnny come una figura sommamente sgradevole e descrivendo la caduta di Chris in una crisi profonda, caratterizzata dall'ossessione delle voci di Kitty e Johnny che lo torturano anche dopo la morte, Lang in ogni caso riuscì a tenere in piedi il teorema del «delitto che non paga» e a superare le obiezioni del Codice Hays.<ref>Lotte H. Eisner, ''Fritz Lang'', p. 217-219.</ref>