Ibrahim Farag Mohammed: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Biografia: Minime correzioni di forma
IrishBot (discussione | contributi)
Riga 54:
 
== Biografia ==
Sono pochissime le notizie che si hanno sulla vita privata e militare di Farag Mohammed. Il sito della [[Marina Militare (Italia)|Marina Militare]] riporta che è nato nel [[1908]] a “It Atba (Massaua)”, senza indicare né il mese né il giorno, ma se così fosse è da notare che tale villaggio si trova nel centro dell’Eritrea, a circa 90 chilometri in linea retta dal mare e a quasi 140 chilometri da [[Massaua]]. Alcuni siti e testi riportano come anno di nascita il 1919,<ref>La serie di imprecisioni riguardanti la biografia di Ibrahim Faruq è iniziata con il volume Le Medaglie d’Oro al V.M., vol. I°, Roma, Tipografia Regionale, 1965, in cui Ibrahim Farag Mohammed viene dato come nato nel 1919 a Massaua, e citato come Bulukbasci di coperta.</ref><ref>La data 1908 compare nel sito citato della Marina Militare; si può anche pensare al 1909, nel caso la data 1919 sia dovuta ad errore di stampa. Non è attualmente rintracciabile presso la Direzione Generale Personale Militare alcuna documentazione su Ibrahim Farag Mohammed.</ref> praticamente impossibile essendosi arruolato nei Reparti indigeni della [[Regia Marina]] nel [[1925]], imbarcato sulla Regia Nave [[Campania (incrociatore)|Campania]], prendendo parte su questa unità navale alle operazioni militari lungo le coste della [[Migiurtinia]] contro le bande armate del sultano [[Osman Mahamuud]]. Nel corso di una di queste operazioni, il 28 ottobre [[1925]], sbarcato con altri militari indigeni sulla spiaggia di [[Bargal]] con compiti informativi ed esplorativi, attaccato da forze ribelli prevalenti venne costretto a sostenere un'azione difensiva durata 22 ore, arroccato all'interno di una moschea, protetto dal fuoco d’interdizione delle artiglierie del Campania, che impedirono l’avvicinarsi dei migiurtini, finché il giorno dopo giunse in soccorso una compagnia del 2° Benadir sbarcata dalla cannoniera Arimondi, nel frattempo arrivata da [[Alula (Somalia)|Alula]]. In seguito, nel gennaio 1927, una colonna mozzata di quella moschea costituì il monumento agli italiani caduti durante l’occupazione.<ref>{{cita libro| L.V. | Bertarelli | Possedimenti e colonie | [[1929]] | [[Touring Club Italiano]] | [[Milano]] |p = 621}}</ref>
 
Per tale fatto d'arme Ibrahim Farag Mohammed venne decorato di [[Croce di guerra al valor militare]] (R.s. 19 febbraio 1928) e promosso al grado di [[Muntaz]] del Corpo degli Ascari della Regia Marina.<ref>{{cita libro| Gian Carlo | Stella | La Regia Marina in Africa: personale indigeno ed ascari al suo servizio | [[1992]] | USMM | [[Roma]] |citazione = Nel Bollettino d’Archivio USMM, vengono riportati anche i nomi e le motivazioni dei decorati in quel fatto d’arme; come l’autore avverte, per le già rilevate difficoltà nella trascrizione dei nomi indigeni, questi possono apparire di persone diverse e in questo caso, infatti, Ibrahim Farag Mohammed viene riportato come Mahmud Fokak.}}</ref> Successivamente promosso nel grado di [[Bulucbasci]], nel marzo 1941 si imbarcò, con altri quattro ascari fuochisti, sul [[cacciatorpediniere]] [[Daniele Manin (cacciatorpediniere)|Manin]] con il quale partecipò all'ultima disperata missione contro [[Porto Sudan]], culminata con l'affondamento della nave dopo pesanti attacchi aerei da parte nemica. Ritrovatosi naufrago con altri superstiti sull'unica lancia calata in mare, cedette il proprio posto a un marinaio ferito, decidendo di rimanere aggrappato fuori bordo e permettendo ai suoi compagni di restare sulla barca. Rimase aggrappato all'esterno della stessa per un giorno ed una notte, finché sfinito, scomparve tra i flutti rivolgendo un estremo saluto al proprio comandante ferito.