Salvatore Viganò: differenze tra le versioni

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Figlio di Onorato Viganò (Milano 6 settembre 1739 - Venezia 1811) e di Maria Ester Boccherini (Lucca 23 luglio 1740 - post 17781782); figlio d'arte, studiò danza con il padre, grande coreografo del tempo, debuttando nei suoi balletti. Sue sorelle furono Vincenza (1770 - Bologna 1814) moglie di Domenico Mombelli, e CelestinaSeverina (+att.1786-1809), postCelestina 1824(att.1789-1828), moglie del ballerino e coreografo Giuseppe Domenico De Rossi, che si esibirono per molti decenni come ballerine. Un fratello, Giulio (17711772 - post 1837), fu compositore e coreografo al teatro La Fenice di Venezia , marito della ballerina Maddalena Bummel (att.1804-1829) e padre del coreografo, mimo e ballerino Edoardo VIganò (1806 - Bologna 1874).
 
Si dedicarono all'arte del ablletto anche gli zii paterni Giovanni (att.1766-1791), Alfonsa (att.1763-1766), Antonio (att.1767-1800) e Elisabetta (att.1766-1767)
 
Studiò anche composizione con lo zio, il grande compositore [[Luigi Boccherini]], fratello della madre, e a metà del [[1780]] componeva già musica originale. Nel [[1788]] fece la prima apparizione come danzatore sul palcoscenico di [[Venezia]]. Ballò durante i festeggiamenti per l'incoronazione di [[Carlo IV di Spagna]] nel [[1789]]. Diventò allievo del danzatore e coreografo francese [[Jean Dauberval]]. Nel [[1791]] lui e sua moglie, la danzatrice spagnola [[Maria Medina]] (Vienna 1765 - Parigi 8 aprile 1833), ottennero un notevole successo in coppia danzando a Venezia, dove egli coreografò il suo primo balletto ''Raoul de Créqui''. Fu nominato [[Maître de ballet]] a [[Vienna]] e collaborò con [[Ludwig van Beethoven|Beethoven]] nel balletto ''[[Le creature di Prometeo]]''. Ritornò in Italia nel [[1804]] e divenne Maître de ballet alla [[Teatro alla Scala|Scala]] a Milano. Il periodo italiano fu fecondo e Viganò creò molte coreografie.
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Il coreodramma morì con il suo creatore, nessuno fu in grado di continuare il lavoro di Viganò.
 
Dal matrimonio con Maria Medina ebbe una figlia: Elena "Nina" Viganò (Milano 20 marzo 1793 - Pisa 24 febbraio 1871) «eccellente suonatrice di pianoforte e cantante lirica», tenne per alcuni anni a Milano un salotto frequentato da Stendhal.
 
== Maggiori coreografie ==