Bagonghi: differenze tra le versioni
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'''Bagonghi''', o '''nano Bagonghi''', è un desueto [[pseudonimo]] usato per definire i [[nanismo|nani]] che lavorano nei [[circo equestre|circhi]], nelle fiere e nei baracconi.
L'origine del nome è incerta, ma alcuni ritengono che derivi da ''"Ba Kango"'', nome di una tribù [[pigmeo|pigmea]] dell'[[Africa occidentale]]. Tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento risulterebbero aver lavorato nani con questo pseudonimo nei circhi Guillaume, [[Gatti & Manetti]] e [[Ringling Bros. e Barnum & Bailey Circus|Barnum]]. Si ritiene che il primo Bagonghi sia stato [[Andrea Bernabè (circense)|Andrea Bernabè]], nato a Faenza il 27 gennaio 1850 e morto attorno al 1920, che iniziò la sua carriera nel Circo Zavatta<ref>Alessandro Cervellati, ''Storia del circo italiano'', Milano, 1961</ref>. Successivamente alcuni ''Bagonghi'' celebri in [[Italia]] sono stati [[Giuseppe Bignoli]] (Galliate, 1892 - Galliate, 1939), Vincenzo Pagin (2001 - Parigi) e, in seguito, [[Checco Medori]] al [[circo Togni]], [[Filippo Ruffa]] nei circhi Orfei, Marco Sensale (circo Mancini), Umberto Salvatore in diversi circhi, la Gnip
Nel linguaggio colloquiale ''bagonghi'' può essere usato come epiteto scherzoso (quantomeno nelle intenzioni di chi lo pronuncia) nei confronti di una persona di statura bassa che tende a rendersi ridicola, giganteggiando su meriti che non ha o affrontando argomenti sui quali millanta una finta preparazione suscitando ilarità ai propri interlocutori. Nel contesto [[Lingua piemontese|piemontese]] (e, più in generale, settentrionale) l'epiteto suole indicare una persona dai modi sgraziati, o vestita con indumenti di taglia abbondante.<ref>[http://www.piemontetopnews.it/bagonghi-quando-il-nome-dei-clown-divenne-epiteto/ Bagonghi, quando il nome dei clown divenne epiteto]</ref> {{cn|Nella cultura dialettale milanese di un tempo, l'espressione "Bagonghi e sensa murusa" indicava invece propriamente una persona che, a causa della propria bassa statura, fosse rimasta senza fidanzata (e, come insulto, pare sia sopravvissuto a Milano fino agli anni 1980). Nella cultura dialettale livornese e veneziana ed in alcune zone dell'Emilia Romagna e della Puglia invece l'espressione "Pari Bagonghi" si riferisce a colui che indossa abiti troppo larghi o con maniche eccessivamente lunghe che lo rendono goffo, proprio con riferimento ai costumi di scena circensi. Nella cultura sarda la parola Bagonghi è utilizzata come appellativo per le persone con la testa grande e/o grossa.}}
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