Storia di Siracusa in età spagnola (1700 - 1734): differenze tra le versioni

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[[File:Gloeden, Wilhelm von (1856-1931) - n. 0022 - Costume a Siracusa - ex Texbraun Collection, Galerie David Guiraud, Paris.jpg|miniatura|upright=0.8|Donna di Siracusa in abito tradiionale siciliano]]
 
Dopo la caduta totale di Messina, l'ammiraglio Byng, giunto nel Regno di Napoli agli inizi di ottobre, ebbe un incontro con il vicerè di quel Regno, l'austriaco Duan[[Wirich Philipp von Daun]], con il generale delle truppe tedesche [[Giovanni Caraffa]] (appartenente alla nobile famigliaconte napoletananapoletano dei [[Carafa|Caraffa]]) e con il [[feldmaresciallo]] generale germanico [[Johann Adam von Wetzel]] (meglio noto come barone di Wetzel). Riuniti in conferenza da ore, i due generali ebbero un'accesa discussione, e a Byng venne affidato l'onere dell'ultima parola; l'oggetto del contendere: Siracusa. Come e quando far giungere i tedeschi di [[Maestà cesarea|Sua Mestà Cesarea]] [[Maestà cattolica|Cattolica]] (titolo imperiale di Carlo VI d'Asburgo; ereditao a sua volta da Carlo V d'Asburgo).
 
Il barone di Wetzel voleva che le truppe germaniche andassero a prendere direttamente Siracusa, la quale apparteneva ancora, almeno ufficialmente, al Regno del Piemonte (poiché il re savoiardo non firmerà il trattato dell'Alleanza non prima dell'autunno inoltrato), ma in tale conferenza si dava per scontato il passaggio di poteri dai piemontesi ai tedeschi. Il problema era però superare speditamente tutto il territorio in armi (da Messina fino alle mura di Ortigia).