U-Boot 96: differenze tra le versioni

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* [[Roberto Chevalier]]: sergente Kriechenbaum
* [[Sandro Iovino]]: ''Kapitänleutnant'' Phillip Thomsen
* [[Luigi Ferraro (doppiatore)|Luigi Ferraro]]
* [[Nino Prester]]
* [[Angelo Nicotra]]
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L'equipaggio ha il morale a terra ed è tormentato dalle [[Pthirus pubis|piattole]], ormai ampiamente diffuse. Durante una tempesta i sommergibilisti incontrano casualmente il sommergibile di Thomsen: un incontro così improbabile nell'immensità dell'[[oceano]] induce a sospettare che uno dei due sia stato inviato nel posto sbagliato.
 
La notte del quarantacinquesimo giorno di navigazione l<nowiki>'</nowiki>''U-96'' avvista un convoglio e, nonostante il forte chiarore di luna che rende facilmente individuabile il sommergibile, il comandante ordina l'attacco: vengono lanciati tre [[siluro|siluri]] ma, prima che questi raggiungano i bersagli, un caccia di scorta al convoglio scorge il sommergibile e lo costringe a immergersi. Dopo che sono state avvertite le esplosioni che indicano che i siluri hanno colpito le navi, incomincia il bombardamento subacqueo, con le bombe di profondità che colpiscono il sommergibile per ore, producendo un estremo logorio negli uomini dell'equipaggio. Il primo a cedere è il motorista Johann che, in preda al panico, cerca di salire versoaprire il [[Glossario dei termini marinareschi (A-B)|boccaporto]] della torretta, ma viene bloccato dagli altri marinai, rischiando perfino la vita in quanto colpevole di [[insubordinazione]].
 
Dopo alcune ore di manovre finalmente l<nowiki>'</nowiki>''U-96'' si libera della presenza mortale del caccia e riemerge per controllare la situazione in superficie, ma una delle navi colpite, anche se in fiamme, non affonda, e il comandante decide di darle il colpo di grazia. Il siluro va a segno e alcuni [[naufrago|naufraghi]] inglesi rimasti a bordo si lanciano in acqua, tentando di raggiungere il sommergibile per essere salvati. Il comandante ha un momento d'indecisione: lasciare annegare i naufraghi o imbarcarli, obbligando il sommergibile a rientrare alla base per consegnarli e rischiando la corte marziale? La scelta è sofferta ma rapida: l<nowiki>'</nowiki>''U-96'' si allontana, abbandonando i marinai inglesi al loro destino. Il pattugliamento riprende e, mentre si stanno riparando i danni dovuti al bombardamento, Johann si presenta dal capitano per scusarsi e per assicurargli che quanto è successo non si ripeterà: ''Der Alte'' sulle prime sembra irremovibile, ma si rende conto della buona fede del motorista e gli fa capire che non saranno presi provvedimenti nei suoi confronti.
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La missione sembra al suo epilogo e il rientro in Francia imminente, ma il sommergibile riceve nuovi ordini: dovrà dirigersi verso la base di [[La Spezia]], in [[Italia]], dopo aver fatto una sosta per approvvigionarsi nel porto di [[Vigo (Spagna)|Vigo]], in [[Spagna]], dove una nave di rifornimenti tedesca attende l'arrivo del sommergibile. Per giungere in Italia sarà necessario forzare lo [[Stretto di Gibilterra]], presidiato dalla [[flotta]] britannica; di conseguenza il comandante, rendendosi conto del pericolo dell'impresa, tenta di fare sbarcare Werner e il capo ingegnere a Vigo, in modo da salvare loro la vita: ma la richiesta viene rifiutata dall'alto comando tedesco, e la navigazione riprende.
 
Avvistata [[Gibilterra]], il sommergibile, che secondo i piani avrebbe dovuto immergersi e a motori spenti lasciarsi trasportare dalla [[Corrente oceanica|corrente]] di là dallo stretto, viene individuato da un aereo e colpito da una bomba che lo danneggia e ferisce gravemente il navigatore Kriechbaum. Il capitano ordina di dare tutta la potenza ai motori e, con la base in allarme e la notte rischiarata dai razzi di segnalazione, tenta la fuga, ma questa non ha successo e l<nowiki>'</nowiki>''U-96'' s'inabissa: il colpo ricevuto ha danneggiato gli strumenti per regolare l'immersione e il sommergibile affonda senza più controllo. Ma, quando tutto sembra perduto, un [[banco di sabbia]] arresta la mortale discesa; la profondità è molto oltre il livello di tenuta del natante, e la pressione dell'acqua provoca il cedimento dei [[rivetto|bullonirivetti]] che serrano fra loro le flangee delle tubazionitubature, sparandoli in tutte le direzioni e che esplodono, inondando il sommergibile. I marinai, in una corsa contro il tempo, riescono fortunatamente a riparare le falle, riuscendoe ada espellererimettere tuttail l'acquasommergibile imbarcatain econdizione permettendodi così la riemersione del sommergibileemergere: dopo oltre 24 ore d'immersione e praticamente senza più ossigeno, l<nowiki>'</nowiki>''U-96'' riesce tornaa tornare in superficie. A causa dei vari danni riportati, tra cui la perdita del cannone di coperta, il capitano rinuncia a passare lo stretto di Gibilterra e dà invece l'ordine di fare rotta per il ritorno allala base in Francia.
 
Il sommergibile riesce infine a raggiungere l'obiettivo e fa il suo ingresso nel porto: accolti dalla banda e da una folla plaudente, gli uomini dell'equipaggio sbarcano il ferito Kriechbaum e si preparano a qualche giorno di meritato riposo. All'improvviso però la base subisce un bombardamento aereo nel corso del quale Johann, Ullman e il secondo ufficiale muoiono, mentre il comandante, ferito alla schiena, fissa impietrito l<nowiki>'</nowiki>''U-96'' che affonda, esalando l'ultimo respiro solo dopo l'inabissamento nella solitudine disperata della sconfitta.
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== Produzione ==
=== Riprese ===
La realizzazione del film richiese due anni, tra il 1979 e il 1981. Per rendere più realistico possibile l'aspetto degli [[attore|attori]], le scene all'interno del sommergibile vennero girate tutte di seguito, per far acquistare agli attori il caratteristico pallore di chi vive al chiuso per giorni interi, oltre alla barba incolta, i vestiti sdruciti e così via. Addirittura venne fatto loro seguire un corso speciale per imparare a muoversi rapidamente (soprattutto nelle immersioni rapide, tutto l'equipaggio doveva correre a prua nel tentativo di aumentare l'angolo di discesa per diminuire il tempo di immersione) negli angusti spazi del sommergibile senza inciampare o scontrarsi con i compagni, onde limitare al massimo incidenti e interruzioni accidentali.
 
La scena finale, la morte del capitano, nelle intenzioni di Petersen avrebbe dovuto lasciare allo spettatore il dubbio se il capitano fosse sopravvissuto o no; questo perché il vero capitano dell<nowiki>'</nowiki>''U-96'' non morì durante il bombardamento, quindi l'idea era di non farlo morire neanche nel film, per non contraddire la storia, ma siccome raramente nei film di mare il capitano si salva mentre la nave affonda, il pubblico ha unanimemente interpretato la scena come la (tradizionale) contemporanea morte dei due eroi.
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* C'è una scena interessante da un punto di vista fotografico, in cui il più vicino addetto radio/sonar e il più distante capitano risultano entrambi perfettamente a fuoco: per realizzare questo effetto è stato utilizzato un obiettivo a doppia focale.
* La produzione non disponeva delle attrezzature evolute delle produzioni americane [[hollywood]]iane, perciò nelle scene in cui i protagonisti venivano bagnati l'acqua non era riscaldata, bensì fredda, e quando gli attori tremavano per il freddo non stavano recitando. Questo, unitamente al fatto che il film è stato girato in sequenza, utilizzando sempre gli stessi abiti (non lavati), dona al film un'aura di autenticità, che si contrappone a tutti i film western, di guerra o d'azione in cui attori e attrici indossano magliette e camicette bianche che passano indenni a tutto.
* Il film è stato girato in sequenza in un periodo di due anni, ricavando fino a cinque ore di film da cui sono state tratte sia la versione originale cinematografica, sia - successivamente - una serie televisiva, la versione ''[[Versione del regista|Director's cut]]'', e la versione ''Uncut'' (disponibile solo in tedesco e inglese) in 2 dischi Blue-ray, di 308 minuti.
* All'uscita del film ci sono state scene commoventi di ex soldati che, piangendo, ringraziavano la produzione, poiché finalmente veniva resa loro giustizia. Persone comuni, giovanissimi studenti, operai, contadini e montanari, che venivano mandati a combattere e a "fare il loro dovere", indipendentemente dalle loro volontà. Nel doppiaggio non si può apprezzare, ma nella versione originale in tedesco i vari marinai parlano con inflessioni dialettali derivanti da zone diverse della Germania e dell'Austria: Johann (il capo meccanico) ha un accento austro-bavarese, Lamprecht (il nostromo) parla un dialetto di Mannheim, Pilgrim (l'ufficiale di guardia) si esprime nel dialetto di Amburgo, mentre Schwalle (l'addetto ai siluri) parla un dialetto di Berlino.<ref>''DIrector's cut'' - Commento del regista</ref>
*Siccome la serie TV originale era stata molto criticata in Germania per aver ritratto i tedeschi della Seconda Guerra Mondiale favorevolmente, i produttori presentarono il film in America al Los Angeles Film Festival con molta ansia. Non erano sicuri di come una nazione che in quella guerra era nemica avrebbe reagito al film, soprattutto in una città con una forte presenza ebraica, e le loro paure andarono intensificandosi quando il pubblico applaudì la didascalia iniziale che diceva che "30.000 dei 40.000 marinai tedeschi imbarcati sui sottomarini non fecero ritorno". Tuttavia, alla fine del film, il pubblico tributò al film una standing ovation riconoscendo la maestria della produzione.
 
== Versione ''Director's cut'' ==