Welcome to Hell: differenze tra le versioni
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→Copertina: Errato, esiste il precedente di ''The Satanic Mass'', LP (Murgenstrumm Records, 1968) |
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|genere2 = Black metal
|genere3 = Speed metal
|postgenere=<ref name="Allmusic" />
|genere4 = NWOBHM|registrato = agosto [[1981]], Impulse Studios, [[Newcastle upon Tyne]]|numero di dischi = 1|numero di tracce = 11|numero dischi d'oro =|numero dischi di platino =|note =|precedente = |successivo = [[Black Metal (album)|Black Metal]]|anno successivo = 1982
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'''''Welcome to Hell''''' è il debutto discografico del gruppo musicale [[heavy metal]] [[Gran Bretagna|britannico]] [[Venom (gruppo musicale)|Venom]], pubblicato nel dicembre 1981 dalla [[Neat Records]].
Le sonorità del disco sono molto grezze e rumorose, forse in parte perché i membri della band pensavano di stare incidendo un semplice demo e non un album vero e proprio, durante i soli tre giorni nei quali si trovarono a registrare in studio.<ref name="Valentini, Andrea 2015"
L'album è stato ristampato in formato [[compact disc|CD]] dalla [[Sanctuary Records]] nel 2002 con l'aggiunta di numerose tracce bonus.
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=== Registrazione ===
Nell'agosto 1981, la Neat Records, favorevolmente colpita dal successo del singolo ''[[In League With Satan/Live Like an Angel|In League with Satan/Live Like an Angel [Die Like a Devil]]]'', chiese alla band di registrare qualche demo di nuovi pezzi nei suoi Impulse Studios.<ref name="Valentini, Andrea 2015"
=== Descrizione dei brani ===
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==== ''Schizoid'' ====
Altro brano in "stile Motörhead"<ref name="scaruffi.com"
==== ''Mayhem With Mercy'' ====
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==== ''Witching Hour'' ====
Nell'immaginario "satanico" da [[B-movie]] dell'album, entrano in campo le streghe. Il pezzo inizia con una serie di note di basso simili a campane a morto per poi proseguire con un riff in stile proto-[[thrash]] destinato a definire almeno un paio di sottogeneri heavy metal a venire.<ref name="ondarock.it"
{{citazione|Vieni ad assaggiare il sangue<br />
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{{Recensioni album
| recensione1 = [[AllMusic]]
| giudizio1 = {{Giudizio|4.5|5}}<ref name="Allmusic
Il giornalista britannico [[Geoff Barton]] scrisse nella sua recensione dell'album datata 1981 di ''Welcome to Hell'', al quale assegnò cinque stelle su cinque, che l'album aveva "le dinamiche [[hi-fi]] di una [[pizza]] di cinquant'anni", e che "conferiva un nuovo significato al termine cataclismico".<ref>Geoff Barton, ''Sounds'', dicembre 1981, ''What's Your Poison?'', recensione dell'album.</ref> Altre reazioni da parte della critica all'uscita dell'album furono meno entusiaste; a molti la scarsa perizia tecnica del gruppo e la rozza produzione del disco sembrarono uno scherzo: se la [[New wave of British heavy metal|New Wave Of British Heavy Metal]] era nata come reazione degli amanti dell'hard rock al pressappochismo punk, i Venom, con tutto il loro armamentario di croci rovesciate, catene, borchie, pelle nera, armi medievali e inni a Satana, trasformarono il satanismo in una baracconata per adolescenti inquieti. Le lodi maggiori arrivarono solo con il trascorrere del tempo grazie alla riconosciuta influenza del disco su tutta una pletora di band di metal estremo a venire. Secondo il giornalista musicale Eduardo Rivadavia di [[AllMusic]], i momenti migliori del disco sono le tracce ''Welcome to Hell'', ''In League with Satan'', ''One Thousand Days in Sodom'' e ''Witching Hour''; di quest'ultima Rivadavia scrisse: «Possibilmente la singola traccia più importante dei Venom, in essa si possono ascoltare diversi stilemi stilistici che avrebbero pervaso tutti i generi metal più estremi, in effetti poi diventati i loro cliché più regolarmente abusati».<ref name=Allmusic>{{cita web|url=http://www.allmusic.com/album/welcome-to-hell-mw0000268406 |titolo=Welcome to Hell – Venom : Songs, Reviews, Credits, Awards : Allmusic |cognome=Rivadavia |nome=Eduardo |opera=[[AllMusic]] |accesso=8 settembre 2012}}</ref> Il giornalista canadese [[Martin Popoff]] scrisse: «''Welcome to Hell'' ha ottenuto un certo slancio favolosamente stupido, nonostante la registrazione di qualità sotto il livello dei [[bootleg]], e Cronos si è rapidamente affermato come la voce più fastidiosa del rock»; aggiungendo in conclusione: «Dovrebbe essere considerato un disco di rilevanza storica nel metal, ma non il prodotto più ascoltabile della band».<ref name="martin" /> Il critico Piero Scaruffi individua nei brani ''Schizoid'', ''Poison'', ''Live Like an Angel'' e ''Witching Hour'' il punto nel quale i Venom "superano la vecchia tradizione del rock gotico per rifondarla in un ambito nuovo".<ref name="scaruffi.com">{{cita web|url=https://www.scaruffi.com/vol4/venom.html|titolo=The History of Rock Music: Venom|editore=[[Piero Scaruffi]]|accesso=12 luglio 2019}}</ref> Antonio Lo Giudice del sito Ondarock indica come massimi capolavori dell'album i pezzi ''Live Like an Angel'', ''Angel Dust'' e ''Witching Hour''.<ref name="ondarock.it">{{cita web|url=https://www.ondarock.it/pietremiliari/venom_welcometohell.htm|titolo=Venom: Welcome To Hell|editore=www.ondarock.it|accesso=12 luglio 2019}}</ref> Nel 2017, la rivista ''[[Rolling Stone]]'' ha inserito ''Welcome to Hell'' al 74º posto nella lista ''The 100 Greatest Metal Albums of All Time'' da loro redatta.<ref>http://www.theprp.com/2017/06/21/news/rolling-stone-share-choices-100-greatest-metal-albums-time/</ref>
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