Carmelina Naselli: differenze tra le versioni
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La Naselli, assieme a [[Giuseppe Cocchiara|Cocchiara]] e [[Giuseppe Pitrè|Pitrè]], fu caposcuola nell'università etnea della tradizione di [[Folklore|studi folklorici]] e delle [[Tradizione|tradizioni popolari]] [[Sicilia|siciliane]], le quali riuscirono nonostante tutto a far fronte, continuando a professare rigorosamente il metodo storico-filologico nella loro indagine, all'imperante [[storicismo]] ideologico [[Benedetto Croce|crociano]] che metteva in secondo piano queste discipline perché tacciate di simpatizzare con i metodi del [[positivismo]], diatriba che sarebbe poi stata attenuata solo dopo i lavori di [[Ernesto De Martino]] sull'etnologia storicistica.<ref>Cfr. AA.VV., ''L'antropologia italiana. Un secolo di storia'', Editori Laterza, Roma-Bari, 1985.</ref><ref>Cfr. pure E.V. Alliegro, ''Antropologia italiana. Storia e storiografia 1869-1975'', SEID Editori, Firenze, 2011.</ref>
Molte furono le sue pubblicazioni, che spaziano su un ampio ventaglio di discipline
==Opere==
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