Emilio Becuzzi: differenze tra le versioni
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Dopo un servizio come ufficiale di SM presso la Brigata Friuli quale [[aiutante di campo]] del comandante, fu promosso [[tenente colonnello]] il 1º dicembre 1926.
Becuzzi assunse il 31 dicembre 1936 il grado di [[colonnello]] e comandò prima l'84º reggimento fanteria "Venezia" a [[Firenze]] dal febbraio 1936 al giugno 1938, per poi passare al Comando del VII Corpo della stessa città e ottenere infine il comando del centro di esperienze fanteria a [[Roma]], dove lo colse la dichiarazione di guerra nel giugno 1940.
Dal 9 giugno 1941, promosso generale di brigata, Becuzzi fu nominato il 21 novembre comandante della III brigata corazzata della div. Littorio e in seguito destinato in [[Libia italiana|Libia]] quale vicecomandante della [[101ª Divisione motorizzata "Trieste"|101ª divisione motorizzata "Trieste"]], partecipando a tutti i cicli operativi riguardanti la riconquista della [[Cirenaica italiana|Cirenaica]] e di [[Tobruch]] e, nell'estate 1942, assunse per breve tempo le funzioni di comandante della [[133ª Divisione corazzata "Littorio"]], mantenendo il comando della III^ brigata corazzata, della stessa unità. Fu rimpatriato in agosto per lieve ferita all'inguine per scheggia da bomba d'aereo e sostituito dal generale Pederzini. Dopo breve convalescenza, assunse a Firenze incarichi speciali presso il comando della Difesa territoriale.
Il 26 marzo 1943 fu insignito quale Cavaliere dell'Ordine Militare d'Italia.
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