== Mitologia ==
Fu costretto a lasciare Calidone dopo aver ucciso un parente (sulla cui identità le fonti non concordano<ref name="diod4.65.1eSeg"/><ref name="Apol1.8.4"/>) e per purificarsi si recò ad Argo dove fu accolto da re [[Adrasto]]<ref name="apol3.6.1eSeg"/>.
=== Esilio e l'incontro con Polinice ===
Successe al trono dopo la morte di [[Licurgo (re di Arcadia)|Licurgo]]<ref name="Paus8.5.1"/>
Dopo la morte di Euristeo, Hyllus portò gli Heracleidae ad attaccare Micene. Echemus si offrì come campione delle forze arcadiche in difesa e uccise Hyllus in un singolo combattimento, costringendo così gli Heracleidae a ritirarsi. Questa storia è citata dai Tegeani come esempio del coraggio del loro popolo nel libro 9 di La storia di Erodoto.
=== I sette contro Tebe ===
[[File:The Oath Of The Seven Chiefs - Project Gutenberg eText 14994.png|thumb|right|I [[Sette contro Tebe]]]]
Da Adrasto ricevette l'incarico di recarsi a Tebe per incontrare [[Eteocle]] (fratello e nemico di Polinice) per portare un'ambasciata e reclamare il regno, ma nel ritorno subì un'imboscata di cinquanta uomini e per difendersi dovette combatterli ed ucciderli. Si salvò solo [[Maeone]], che riuscì<ref name="apol3.6.1eSeg"/> (o fu lasciato<ref name="omerIliad4.380">{{cita web|url=https://it.m.wikisource.org/wiki/Pagina:Iliade_(Romagnoli)_I.djvu/145|titolo= Omero, Iliade IV, 380|lingua=it|accesso= 8 luglio 2019}}</ref>) fuggire. </br>
Così ad Adrasto (che dopo aver concesso le mani delle figlie aveva dato la sua parola), non rimase altro che organizzare un esercito ed attaccare Tebe<ref name="apol3.6.1eSeg"/>.
Durante l'attacco Tideo prese d'assalto una delle sette porte di Tebe (la Crenidiana<ref name="apol3.6.1eSeg"/>) ed uccise<ref name="apol3.6.1eSeg"/> (o solo ferì e l'uccisore fu [[Anfiarao]]<ref>[[Giovanni Tzetzes]], [[Scholia|scoli]] a ''Licofrone'' 1066</ref> oppure [[Capaneo]]<ref>[[Stazio]], ''[[Tebaide]]'', VIII, 717 e 767</ref>) in un duello il nemico [[Melanippo (figlio di Astaco)|Melanippo]], che era stato posto a guardia della stessa porta<ref>[[Eschilo]], ''Sette contro Tebe'', 407-411</ref> e che in ogni versione riuscì a ferire a morte Tideo<ref name="apol3.6.1eSeg"/><ref name="pau9.18.1">{{cita web|url=https://www.theoi.com/Text/Pausanias9A.html#8|titolo= Pausania il Periegeta, Periegesi della Grecia IX, 18.1|lingua=en|accesso= 4 luglio 2019}}</ref> prima di essere decapitato.
Mentre giaceva in fin di vita, Tideo fu raggiunto da [[Atena]] intenzionata a salvarlo tramite una medicina avuta da [[Zeus]] e che lo avrebbe reso immortale, ma Anfiarao (che in precedenza aveva avuto il compito di riunire l'esercito ed era stato ostacolato da Tideo), vide la dea e decidendo di vendicarsi con Tideo tagliò la testa del già morto Melanippo e la porse a Tideo. Questi l'aprì e ne mangiò il cervello sotto gli occhi della dea che, disgustata, trattenne per sé la medicina e lo lasciò morire<ref name="apol3.6.1eSeg"/>.
==== Varianti sull'ambasciata ad Eteocle ====
Nel libro IV dell'Iliade [[Agamennone]] racconta a Diomede le azioni di Tideo dicendogli che quando suo padre entrò a Tebe con l'ambasciata degli [[Argivi]], sfidò e sconfisse tutti i comandanti tebani in combattimenti singoli e che solo in seguito Eteocle organizzò l'imboscata<ref>[[Omero]], ''[[Iliade]]'', libro IV</ref>.
==== Varianti sulla testa di Melanippo ====
Secondo gli ''[[Scholia]]'' a ''Iliade'', V, 126 che riprendono l'opinione di [[Ferecide di Atene]], il gesto di Anfiarao di lanciare la testa a Tideo non avrebbe avuto lo scopo di far desistere Athena dal salvarlo<ref>[[Ferecide di Atene]] su ''[[FGrHist]]'' 3 F 97</ref>. </br>
Nella [[Tebaide]] non figura Anfiarao, ma è Tideo stesso a chiedere a Capaneo di poter avere la testa di Melanippo.<ref>Stazio, ''Tebaide'', VIII, 751-756</ref>.
=== Tideo ed Ismene ===
[[File:Tydeus Ismene Louvre E640.jpg|thumb|right|Tideo e [[Ismene]], [[anfora]] [[Corinto|corinzia]] a figure-nere, ca. 560 a.C. ([[Parigi]], [[Louvre]] - E 640).]]
Nelle leggende e nelle opere relative al [[ciclo tebano]] non c'è menzione dell'uccisione di [[Ismene]] e l'unico che ne parla è il poeta [[Mimnermo]] che la attribuisce a Tideo. </br> La scena è rappresentata su un'anfora corinzia del 6 ° secolo oggi conservata al [[Louvre]]<ref name="Minnermus">{{cita web|url=http://demonax.info/doku.php?id=text:mimnermus_poems|titolo= Minnermus, cercare "Tydeus"|lingua=en|accesso= 8 luglio 2019}}</ref>.
=== Sepoltura di Tideo ===
Fu seppellito da Maeone lungo la strada da Tebe porta a [[Calcide]] e che parte dalla porta Proetidiana e la sua tomba non ebbe nessun monumento ma fu contrassegnata da tre sole pietre non lavorate<ref name="pau9.18.2">{{cita web|url=https://www.theoi.com/Text/Pausanias9A.html#8|titolo= Pausania il Periegeta, Periegesi della Grecia IX, 18.2|lingua=en|accesso= 4 luglio 2019}}</ref><ref name="omerIliad14.114">{{cita web|url=https://it.m.wikisource.org/wiki/Pagina:Iliade_(Monti).djvu/372|titolo= Omero, Iliade XIV, 114|lingua=it|accesso= 8 luglio 2019}}</ref>.
=== Tideo nell'Ade ===
Come narra [[Virgilio]], [[Enea]] giunto a [[Cuma]] ed incontrando la [[Sibilla]], viene da questa accompagnato vivo nell'[[Ade (regno)|Ade]] per incontrare il padre [[Anchise]] e nella zona riservata agli eroi vede anche Tideo<ref>[[Virgilio]], ''[[Eneide]]''</ref>.
== Iconografia ==
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