Il manifesto: differenze tra le versioni

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|internazionale =
|collocazione = [[Estrema sinistra]]
|coalizione = con ilcol [[Partito di Unità Proletaria]]
|partito europeo =
|gruppo parlamentare europeo =
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Nel [[1974]] si unifica con il [[Partito di Unità Proletaria]] (PdUP), fondando il [[Partito di Unità Proletaria per il Comunismo|Partito di Unità Proletaria per il comunismo]]. Già nel gennaio [[1977]], però, la componente ex-PdUP esce dal partito, essendo gli ex ''manifesto'' più orientati verso il PCI che non verso altri progetti politici (come la costituente di [[Democrazia Proletaria]]). Coloro che provengono dal gruppo del ''manifesto'' mantengono comunque il nome "[[Partito di Unità Proletaria per il Comunismo|PdUP per il comunismo]]", assorbendo poi la minoranza di [[Avanguardia operaia]] e soprattutto i militanti del vecchio "[[Movimento Studentesco (organizzazione)|Movimento Studentesco]]" del dopo [[1968]], chiamato allora [[Movimento Lavoratori per il Socialismo]].
 
Nel [[1983]] il [[Partito di Unità Proletaria per il Comunismo|PdUP per il comunismo]] si presenta alle [[Elezioni politiche italiane del 1983|elezioni]] con il PCI, nel quale confluisce nel [[1984]]. Anche se i principali fondatori del giornale si allontanano con ilcol tempo dalla vita politica, ''il manifesto'' resta comunque un progetto editoriale interessante, proprio per la sua contaminazione e attenzione alla politica.
 
=== Crisi, ripresa e liquidazione ===
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* [[Sandro Veronesi]]
* [[Adriana Zarri]]
{{div col end}}Mario Gamba
 
== Iniziative ==
La cooperativa editoriale del ''manifesto'' ha intrapreso varie iniziative aggiuntive all'edizione del quotidiano: dalle produzioni musicali (iniziate nel [[1995]] con ilcol nome «il manifesto musica», poi «il manifesto CD»), tra cui diversi [[album discografico|album]] del gruppo [[rap]] [[roma]]no [[Assalti Frontali]] e del gruppo [[Têtes de Bois]], all'edizione di libri (già dal [[1972]], e con il nome "[[manifestolibri]]" dal [[1994]]), dalla traduzione e distribuzione come allegato del prestigioso mensile francese ''[[Le Monde diplomatique]]'' fino alla nascita di numerose riviste tra le quali ''[[Carta (periodico)|Carta]]'', poi resasi rapidamente indipendente e ''[[la rivista del manifesto]]'', un mensile di approfondimento politico diretto da [[Lucio Magri]] uscito per 56 numeri dal novembre [[1999]] al dicembre [[2004]].
 
Negli anni il giornale si è fatto, peraltro, primo promotore di diverse manifestazioni fra cui, il 25 aprile [[1994]], la manifestazione nazionale a [[Milano]] per la celebrazione dell'[[anniversario della liberazione d'Italia]].
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Durante l'[[guerra d'Iraq#L'occupazione (maggio 2003-giugno 2004)|occupazione militare in Iraq]] la giornalista [[Giuliana Sgrena]], viene rapita a [[Baghdad|Bagdad]] mentre raccoglieva interviste per un'inchiesta sulle stragi di [[Falluja]]; è il 4 febbraio [[2005]]. Gli altri giornalisti e collaboratori del quotidiano si danno da fare per intessere buone relazioni e iniziative allo scopo di favorire la liberazione della giornalista rapita; tra queste una grande manifestazione a [[Roma]] con più di mezzo milione di partecipanti e il coinvolgimento di molte personalità.
 
Dopo un mese, il 4 marzo la giornalista viene rilasciata, ma il clima festoso con cui la redazione accoglie la liberazione viene subito guastato dalla notizia dell'uccisione di [[Nicola Calipari]] e del ferimento della stessa Sgrena da parte di una pattuglia statunitense sulla strada verso l'aeroporto. Notevole il cambiamento della vignetta di [[Vauro Senesi|Vauro]] che disegna una colomba sanguinante con ilcol ramo d'ulivo e il suo personaggio che dice "Ce l'hai riportata!".
 
Tra il 1990 e il 1992 ha collaborato con ''il manifesto'' [[Antonio Bello|Don Tonino Bello]].