La classe operaia va in paradiso: differenze tra le versioni
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{{citazione|Lavoratori, buongiorno. La direzione aziendale vi augura buon lavoro. Nel vostro interesse, trattate la macchina che vi è stata affidata con amore. Badate alla sua manutenzione. Le misure di sicurezza suggerite dall'azienda garantiscono la vostra incolumità. La vostra salute dipende dal vostro rapporto con la macchina. Rispettate le sue esigenze, e non dimenticate che macchina più attenzione uguale produzione. Buon lavoro.|L'annuncio diffuso ogni mattina nella fabbrica}}
Ludovico Massa, detto Lulù, è un operaio di 31 anni con due famiglie da mantenere (una composta dalla ex moglie e il loro figlio, l'altra dalla sua nuova compagna e il figlio di lei) e con alle spalle già 15 anni di lavoro presso la fabbrica B.A.N., due intossicazioni da vernice e un'ulcera. [[Associazione Calcio Milan|Milanista]]<ref>{{cita web|url=http://www.magliarossonera.it/Misc_alcinema1.html|titolo=Il Milan al cinema|editore=magliarossonera.it|accesso=1º luglio 2016}}</ref>, [[Stacanovismo|stakanovista]] e sostenitore del lavoro a [[cottimo]], grazie al quale, lavorando a ritmi infernali, riesce a guadagnare abbastanza da
Così, improvvisamente, Lulù
Quando ormai tutto sembra perduto, i suoi compagni, grazie al sindacato, riescono a farlo riassumere in fabbrica, alla catena di montaggio, dove Lulù, urlando per farsi sentire al di sopra del rumore assordante dei macchinari, di nuovo in balia dei ritmi frenetici della produzione, racconta ai colleghi di un suo sogno: Militina che tenta, a forza di testate, di fare breccia in un muro al di là del quale vi è una fitta nebbia in cui sono immersi Militina stesso, Massa e tutti gli altri operai.
== Ambientazione ==
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== Commento ==
{{vedi anche|Alienazione#La critica marxista del concetto di alienazione}}
Il film da una parte entra nella fabbrica italiana degli anni settanta per raccontare il rapporto [[alienazione#La critica marxista del concetto di alienazione|alienato]] degli operai con la macchina e i tempi di produzione e dall'altra al contempo esce al di fuori della fabbrica per accusare sia il movimento studentesco, spesso troppo distante
== Uscita nelle sale e accoglienza della critica ==
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Il film suscitò alla sua uscita una forte ondata di polemiche. Presente in sala, il regista [[Jean-Marie Straub]] prese il microfono in pubblico e dichiarò che tutte le copie dovevano essere bruciate seduta stante.<ref>''La classe operaia va in paradiso'', DVD cinema italiano, La cineteca Repubblica-L'Espresso, libretto.</ref>
Il film fu inoltre accolto gelidamente dalla sinistra italiana, sia dalla classe dirigente che dalla critica cinematografica, perché da una parte descrive i sindacalisti come buoni a provocare la ribellione altrui ma in fondo pavidi e corruttibili e dall'altra rappresenta gli studenti di estrema sinistra come semplici parolai astratti
Il [[24 Gennaio|24 gennaio]] [[2011]], esattamente quarant'anni dopo la sua uscita, il film è stato nuovamente proiettato a [[Porretta Terme]] in occasione della decima edizione del [[Festival del cinema di Porretta Terme|Festival del Cinema di Porretta Terme]], in versione restaurata.<ref name= uscita />
== Premi ==
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