D-Wave Two: differenze tra le versioni

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== Utilità ==
L'unità minima di D-wave è il qubit che, a differenza del bit che può assumere i valori 0 e 1, può anche esserne la sovrapposizione quantistica, permettendo di svolgere calcoli legati alla probabilità in tempi assai minori dei computer tradizionali. Se in futuro si realizzassero computer quantistici efficienti, gli attuali sistemi di criptazione basati su RSA dovranno cambiare poiché un computer quantistico può "romperne la chiave" in tempi inferiori rispetto ai computer tradizionali. Infatti i protocolli di cifratura a chiave asimmetrica, come l'[[RSA (crittografia)|RSA]], basano la propria sicurezza sulla difficoltà di fattorizzare grandi numeri in fattori primi o problemi equivalenti, cioè che si possono risolvere se si sanno fattorizzare velocemente grandi numeri. Questo è possibile su un computer quantistico di tipo circuitale grazie all'[[algoritmo di fattorizzazione di Shor]], ideato nel 1994, e in grado di fattorizzare i numeri in tempo polinomiale anziché esponenziale. Questo tipo di algoritmi è programmabile in modo naturale su un computer quantistico di tipo circuitale, mentre non lo è a meno di un costo computazionale su un computer quantistico adiabatico come quello prodotto dalla D-Wave. I computer quantistici adiabatici sono invece più indicati per i problemi di ottimizzazione e che si possono ricondurre a problemi di minimizzazione <ref>[https://books.google.it/books?id=oKc0DwAAQBAJ&printsec=frontcover&hl=it#v=onepage&q&f=false ''Mente artificiale''], E. Prati, Cap. 3 I computer quantistici, EGEA (2017)</ref>
. Altre applicazioni pratiche sono: machine learning, [[riconoscimento vocale]] e di [[riconoscimento di immagini|immagini]].
 
== Funzionamento ==
D-Wave, essendo un computer quantistico, per funzionare usa le leggi controintuitive della fisica sub-atomica: