Computer music: differenze tra le versioni

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Spesso, con il termine ''Computer Music'' si fa riferimento oggi anche alla cosiddetta [[informatica musicale]]. La produzione musicale è esclusivamente basata sull'utilizzo del computer, delle periferiche audio (interfacce [[audio]]/[[Musical Instrument Digital Interface|MIDI]], superfici di controllo), [[sequencer]] audio/MIDI ([[Fruity Loops]], [[Cubase]], [[Logic Pro]], [[Pro Tools]], [[Cakewalk SONAR|SONAR]], [[Nuendo]]), plug-in [[Virtual Studio Technology|VST]], AU, RTAS, [[campionatore|campionatori]] software, librerie di campioni e così via.
 
Storicamente, la computer music sprofondaaffonda le sue radici nella relazione fra "teoria musicale" e "matematica". Il primo computer musicale al mondo fu costruito in Australia dal programmatore Geoff Hill su un computer CSIRAC, progettato e costruito da Trevor Pearcey e Maston Beard. Successivamente, Lejaren Hiller (Illiac Suite) fece uso di un computer nel 1950 per comporre lavori che furono eseguiti da normali musicisti. Più tardi lo sviluppo coinvolse anche il lavoro di Max Mathews presso i laboratori Bell, che sfociò nel programma MUSIC I. Anche la tecnologia Vocoder (codifica della voce) ebbe un grande sviluppo in questa prima fase.
 
[[Pietro Grossi]] pioniere italiano, oggi considerato a livello mondiale, nel 1963 fonda lo studio di Fonologia Musicale di Firenze (S 2F M ). Nel 1965 ottiene la cattedra di ''Musica Elettronica'' al Conservatorio di Musica di Firenze, la prima in Italia.