Emanuele Tesauro: differenze tra le versioni
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La metafora è vista come argomentazione arguta ed ingegnosa da cui scaturiscono piacere e meraviglia. La rottura della convenzione che regola i rapporti tra significanti e significati ad opera dell'invenzione metaforica apre la strada al rinnovamento e all'arricchimento della potenzialità significativa dei singoli termini.
Tesauro è considerato, insieme allo spagnolo [[Baltasar Gracián]] (1601-1658), il « maggior rappresentante che ebbe mai la critica letteraria secentistica ».<ref name=a/> Il ''Cannocchiale aristotelico'' ebbe un enorme successo in Italia e in Europa per tutto il secolo. Ne furono stampate otto edizioni tra il 1654 e il 1682, e ne fu realizzata una traduzione [[Lingua latina|latina]], opera di Caspar Cörber, pubblicata nel 1698 e riedita nel 1714.<ref name=a>{{harvnb|Benedetto Croce (1911)|p=2}}.</ref><ref>{{Cita libro|lingua=la|cognome=Tesauro|nome=Emanuele|titolo=Idea argutæ et ingeniosæ dictionis|editore=Süstermann|anno=1698|città=Francofurti et Lipsiae|url=https://books.google.it/books?id=dYlFAAAAcAAJ&printsec=frontcover&hl}}</ref><ref>{{Cita libro|editore=apud Thomam Fritsch|lingua=la|cognome=Tesauro|nome=Emanuele|titolo=Idea argutæ et ingeniosæ dictionis|edizione=2|città=Coloniae|data=1714|url=https://books.google.it/books?id=lIdYAAAAcAAJ&printsec=frontcover&hl}}</ref> Negli ultimi decenni sempre più studi sono stati dedicati al ''Cannocchiale aristotelico'', in cui si è giustamente vista una delle introduzioni più complete agli aspetti formali della cultura barocca.<ref name=q>{{harvnb|Mercedes Blanco (1992)|p=345}}.</ref> Il trattato inedito di Tesauro ''Idea delle perfette imprese'', il nucleo del Cannocchiale aristotelico, è stato pubblicato nel 1975 da Maria Luisa Doglio<ref>{{harvnb|Maria Luisa Doglio (1975)}}.</ref> e tradotto in francese da Florence Vuilleumier.<ref>{{cita|Florence Vuilleumier (1992)}}.</ref> Gli [[Storia della letteratura|storici della letteratura]], gli [[Storia dell'arte|storici dell'arte]] e della cultura, i [[Semiotica|semiotici]] hanno sempre più frequentemente dimostrato interesse per l'opera di Tesauro.<ref name=q/>
In ambito storiografico Tesauro non si limitò alla storia del Piemonte, ma, riallacciandosi direttamente a [[Giordane]], fu tra i primi a interessarsi storia medievale dei popoli del Nord Europa, superando la stagione rinascimentale incentrata soprattutto sulle antichità greche e romane. Tesauro può essere a buon diritto considerato un « antesignano degli studi altomedievali, con la lussuosa edizione in folio, con rami a piena pagina, ''Del regno d'Italia sotto i barbari'' (1644), che precedeva di una decina di anni l'''Historia Gothorum, Vandalorum et Langobardorum'' (1655) di [[Grozio]]. »<ref>{{Treccani|dal-post-rinascimento-al-risorgimento_(Il-Contributo-italiano-alla-storia-del-Pensiero:-Storia-e-Politica)|Dal post-Rinascimento al Risorgimento|autore=[[Sergio Bertelli]]}}</ref>
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=== Traduzioni francesi ===
* ''Panégyrique de Madame Christine de France, duchesse de Savoie et reyne de Cypre, prononcé pendant sa vie, dans l'Académie de Turin, par le Cte Emmanuel Tesauro, et traduit d'italien en français'', Paris, R. Guignard, 1665.
* {{Cita libro|editore=Belles lettres
|titolo=L'Idée de la parfaite devise
|autore=Emanuele Tesauro
|traduttore=Florence Vuilleumier
|altri=prefazione di F. Vuilleumier e Pierre Laurens
|città=Parigi
|anno=1992
|cid=Florence Vuilleumier (1992)
}}
* Extraits du ''Cannocchiale aristolelico'' in ''La Métaphore baroque. D'Aristote à Tesauro'', trad. d'Yves Hersant, Paris, Seuil, 2001.
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