Mozia: differenze tra le versioni
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[[File:Gastraphetes - Biton's catapult - catapulta di Bitone.jpg|thumb|Gastraphetes di Bitone, arma probabilmente usata nell'assedio del 397 a.C.]]
Nel [[400 a.C.]]<ref>{{Cita libro|autore=M. Sordi|titolo=I Rapporti tra Dionigi I e Cartagine fra la pace del 405/4 e quella del 392/1|anno=1992|pp=33-49|opera=La dynasteia in Occidente (Studi su DIonigi I)}}</ref> [[Dionisio I di Siracusa|Dionisio di Siracusa]] prese e distrusse la città all'inizio della sua campagna di conquista delle città [[Elimi|elime]] e [[Cartagine|puniche]] della Sicilia occidentale; l'anno successivo Mozia venne ripresa dai [[Cartagine]]si, ma perse di importanza in conseguenza della fondazione di [[Lilibeo]]. Dopo la [[battaglia delle Isole Egadi]] nel [[241 a.C.]] tutta la [[Sicilia]] passò sotto il [[Civiltà romana|dominio romano]], ad eccezione di [[Siracusa]]: Mozia doveva essere quasi del tutto abbandonata, dal momento che vi si sono rinvenute solo pochissime tracce di nuova frequentazione, generalmente singole [[villa|ville]] di [[ellenismo|epoca ellenistica]] o [[storia romana|romana]]. Di pregevole valore sono invece reperti d’epoca fenicia come il [[Giovane di Mozia]] e la c.d. “stele di [[Re di Tiro|Abbar]]”, [[Suffeta]] di [[Tiro (città antica)|Tiro]] <ref>{{Cita web|url=https://rep.repubblica.it/pwa/locali/2019/09/21/news/mozia_spunta_una_stele_fenicia_ecco_la_prova_che_aber_fu_il_re-236542039/|titolo=A Mozia spunta una stele fenicia: “Ecco la prova che Aber fu il re”|editore=La Repubblica, ed. Palermo|data=21 settembre 2019}}</ref>.
=== Età medievale e moderna ===
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