Enrico I d'Inghilterra: differenze tra le versioni

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L'attività di re: non sono mai esistite leggi di Edoardo il Confessore, sono un falso del XII secolo, vedi qua https://archive.org/details/diegesetzederang03liebuoft/page/n349
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=== L'attività di re ===
[[File:Henry1.jpg|upright|thumb|Enrico I Beauclerc fu forzato a concedere ai baroni lo [[Statuto delle libertà]] quando fu incoronato nel 1100]]
Il bisogno di Enrico di introiti finanziari che consolidassero la sua posizione portò a un incremento nella centralizzazione delle attività di governo. Come re, portò avanti riforme giuridiche e sociali, tra le quali: l'emanazione dello [[Statuto delle libertà]].
* l'emanazione dello [[Statuto delle libertà]]
* il ripristino delle leggi del re [[Edoardo il Confessore]].
 
Il suo rapporto con la Chiesa inizialmente fu conflittuale, perché Enrico nominava i vescovi e, dopo che gli avevano reso omaggio, li investiva con la consegna dell'anello e del pastorale. L'[[arcivescovo di Canterbury]], [[Anselmo d'Aosta|Anselmo]], sostenuto da [[Papa Pasquale II]], non accettava questo sistema di investiture, che avrebbero dovuto passare attraverso l'autorità ecclesiastica. La disputa si accese e Anselmo, che era appena rientrato dall'esilio dopo l'incoronazione di Enrico, dovette subire un secondo esilio. Enrico però cercò la riconciliazione e richiamò dall'esilio Anselmo, che nel frattempo aveva ricevuto dal papa l'autorizzazione a consacrare anche i vescovi che erano stati nominati dal re o dai nobili, giungendo così al concordato dell'agosto [[1107]]. Con questo concordato il re e i nobili abbandonarono la pratica dell'investitura vescovile, mentre Anselmo acconsentì a consacrare anche i vescovi che avevano reso omaggio alla corona o al loro signore feudale per i benefici ricevuti. In pratica, Enrico rinunciava alla cerimonia dell'investitura dei vescovi, ma manteneva l'ultima parola nella scelta dei medesimi, che gli prestavano l'omaggio e il giuramento e poi ricevevano l'investitura<ref>Z.N. Brooke, ''Gregorio VII e la prima disputa tra impero e papato'', cap. XII, vol. IV, pag. 408</ref>. Anselmo sopravvisse all'accordo altri due anni<ref name=Cor>William John Corbett, "Inghilterra, 1087-1154", cap. II, vol. VI, pag. 70</ref>.