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{{Vedi anche|Storia dell'Associazione Sportiva Roma}}
{{Doppia immagine|left|Roma Lazio 1 novembre 1933 azione di gioco.png|300|AS Roma - Scudetto 1941-42.jpg|280|Fase di gioco in un derby a Campo Testaccio (1933) e la Roma del primo scudetto (1942)}}
Alla fine degli [[anni 1920]] il divario tra i club dell'[[Italia settentrionale]] e quelli del [[Italia centrale|Centro]]-[[Italia meridionale|Sud]] era ancora molto ampio. L'idea non nuova di creare a Roma una sola squadra maggiormente competitiva si tramutò in esigenza con l'imminente creazione del campionato di [[Evoluzione del campionato italiano di calcio|massimo livello a girone unico]].<ref>{{Cita news|autore=Alberto Caniggia|titolo=Di chi è la colpa?|pubblicazione=L'Italia Sportiva|data=22 aprile 1912|p=3}}</ref> L'{{Calcio Alba Roma|N}}, il {{Calcio Roman|N}} e la {{Calcio Fortitudo Pro Roma|N}} trovarono quindi l'accordo per associarsi in una sola società: il 7 giugno 1927, in via Forlì 16, grazie alla fusione delle società sopra citate, venne costituita la Roma.<ref group=N>L'atto costitutivo del 7 giugno, che sancisce la fusione tra i tre club (e del quale in seguito si persero le tracce), venne ratificato l'11 luglio 1927, mentre la redazione dell'Ordine del Giorno n. 1 è del successivo 22 luglio, a cui viene fatta ricondurre l'operatività della neonata società: l'Associazione Sportiva Roma riconosce ufficialmente la data del 7 giugno come quella di sua fondazione, cfr. {{cita web|url=http://www.asroma.it/pdf/20150605_AS_Roma-La_Fondazione_7_giugno_1927-C.pdf|titolo=Associazione Sportiva Roma — La fondazione, 7 giugno 1927|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150611202855/http://www.asroma.it/pdf/20150605_AS_Roma-La_Fondazione_7_giugno_1927-C.pdf|dataarchivio=11 giugno 2015|accesso=27 marzo 2018}}</ref><ref name=cor1>{{cita|Romano|titolo=1927-1942 Dalla fondazione al primo scudetto}}.</ref>
Il percorso che portò all'istituzione della compagine giallorossa fu intrapreso dal segretario della federazione romana del [[Partito Nazionale Fascista]] (PNF) [[Italo Foschi]], all'epoca anche membro del [[Comitato Olimpico Nazionale Italiano]] (CONI) e dirigente della Fortitudo, e dall'onorevole [[Ulisse Igliori]], membro del direttorio nazionale del PNF. Foschi, seguendo le direttive della [[Carta di Viareggio]], riuscì nell'intento di creare un'unica squadra potenzialmente più competitiva.<ref>{{cita|Cagnucci, Pelosi|pp. 15-19}}.</ref> Nei primi [[anni 1930]] la Magica era presieduta da [[Renato Sacerdoti]], ex presidente del Roman che aveva garantito il [[Capitale (economia)|capitale economico]] necessario all'allestimento del nuovo club; la sua prima presidenza terminò nel 1935, anno in cui, poiché [[Ebraismo|ebreo]], venne fatto vittima di campagne di stampa ed in seguito arrestato e mandato al confino.<ref name=cor1/><ref>{{cita news|pubblicazione=[[La Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]]|url=http://roma.repubblica.it/cronaca/2017/10/16/news/sacerdoti_il_patron_epurato_che_fece_grandi_i_giallorossi-178422892/|data=16 ottobre 2017|titolo=Sacerdoti, il patron epurato che fece grandi i giallorossi|accesso=27 marzo 2018}}</ref>
{{Doppia immagine verticale|right|Associazione Sportiva Roma - Coppa delle Fiere 1960-1961.jpg|Roma, Coppa Anglo-Italiana 1972, Ciccio Cordova.jpg|260|Il [[Capitano (calcio)|capitano]] [[Giacomo Losi]] con la Coppa delle Fiere 1960-1961|[[Franco Cordova]] solleva la Coppa Anglo-Italiana 1972}}
I Capitolini, sin dai primi campionati italiani, occuparono stabilmente le parti alte della classifica, esordendo già nel 1931 in [[Coppa dell'Europa Centrale 1931|Coppa dell'Europa Centrale]] e raggiungendo la finale di [[Coppa Italia 1936-1937]];<ref name=cor1/> il periodo è segnato dall'impiego del [[Campo Testaccio]].<ref name=storia/> Nella [[Associazione Sportiva Roma 1941-1942|stagione 1941-1942]] la squadra conquistò il suo primo [[Scudetto (sport)|scudetto]], vincendo per 2-0 la gara dell'ultima giornata contro il {{Calcio Modena|N}}.<ref>{{cita|Cagnucci, Pelosi|p. 67}}.</ref>
Gli [[anni 1940]] si conclusero con due campionati travagliati, nei quali la squadra si salvò dalla retrocessione nelle ultime giornate, finendo anche al centro di polemiche per il cosiddetto "Caso Pera", dal nome dell'arbitro che aveva diretto l'incontro Roma-{{Calcio Novara|N}} della [[Serie A 1949-1950]] (terminata 2-1 per i padroni di casa), nel quale il direttore di gara venne accusato di avere favorito la Lupa: a seguito delle contestazioni dei Gaudenziani, la [[Lega Calcio]] nel giugno 1950 decise dapprima di sospendere il risultato della partita, e successivamente di confermare la vittoria della Magica.<ref>{{cita|Izzi, Valitutti|p. 52}}.</ref> La discesa in [[Serie B]] venne rimandata solo di un anno: nel [[Serie A 1950-1951|campionato successivo]] i Capitolini persero dieci partite per 1-0 e cambiarono tre allenatori, posizionandosi penultimi e retrocedendo così il 17 giugno 1951.<ref name=cor2>{{cita|Romano|titolo=1942-1964 Gli assi dello Stadio Torino e dell'Olimpico}}.</ref> Nel 1952 Sacerdoti venne richiamato alla presidenza della società; la squadra fu affidata a [[Giuseppe Viani|Giuseppe "Gipo" Viani]], che riuscì subito a farla risalire in [[Serie A|massima serie]], ottenendo la prima posizione in [[Serie B 1951-1952|Serie B]] e aggiudicandosi così l'unico posto utile per la promozione.<ref>{{cita|Cagnucci, Pelosi|p. 81}}.</ref>
Durante gli [[anni 1950]] la Roma in campionato alternò buone prestazioni, come il terzo posto nella [[Serie A 1954-1955]], che riportò il club in Europa, ad altre negative come nel [[Serie A 1956-1957|campionato 1956-1957]], quando sfiorò nuovamente la retrocessione, mentre nelle restanti annate mantenne quasi costantemente il sesto posto in classifica.<ref>{{cita|Cagnucci, Pelosi|pp. 335-336}}.</ref> Nella [[Associazione Sportiva Roma 1960-1961|stagione 1960-1961]] i Giallorossi conquistarono la [[Coppa delle Fiere 1960-1961|Coppa delle Fiere]], imponendosi nella doppia finale contro il {{Calcio Birmingham City|N}}: dopo aver pareggiato 2-2 in trasferta, la Lupa vinse allo [[Stadio Olimpico (Roma)|stadio Olimpico]] per 2-0. A questo successo seguì la conquista di due [[Coppa Italia|Coppe Italia]]: l'[[Coppa Italia 1963-1964|edizione 1963-1964]] contro il {{Calcio Torino|N}} e la [[Coppa Italia 1968-1969]] battendo il {{Calcio Cagliari|N}}, futuro campione d'Italia.<ref name=cor2/> A dispetto di ciò la compagine attraversò una grave crisi finanziaria, dovuta a campagne acquisti onerose non seguite da risultati calcistici di pari livello; nel 1964 questo non permise il pagamento degli stipendi ai giocatori.<ref>{{Cita news|url=http://www.corrieredellosport.it/calcio/serie_a/roma/2011/12/16-210720/Roma,+morto+Marini+Dettina.+Il+presidente+della+colletta|titolo=Roma, morto Marini Dettina. Il presidente della colletta|data=16 dicembre 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160917161611/http://www.corrieredellosport.it/calcio/serie_a/roma/2011/12/16-210720/Roma,+morto+Marini+Dettina.+Il+presidente+della+colletta|dataarchivio=17 settembre 2016|accesso=27 marzo 2018|pubblicazione=[[Corriere dello Sport]]}}</ref> Nel 1967 il presidente [[Franco Evangelisti (politico)|Franco Evangelisti]], dopo alcune importanti cessioni, completò il piano di risanamento delle casse del club, trasformando la Magica in una [[società per azioni]].<ref name=cor3>{{cita|Romano|titolo=1965-1973 L'era dei maghi: da Oronzo Pugliese a Helenio Herrera}}.</ref>
{{Doppia immagine verticale|left|Roma scudetto 1982-1983 giro di campo.jpg|Coppa Italia 2008 premiazione.jpg|280|Il giro di campo con il [[tricolore]] nel 1983|Francesco Totti che alza la Coppa Italia 2007-2008}}
Gli [[anni 1970]] furono uno dei decenni meno gloriosi per la storia giallorossa: al [[Capitano (calcio)|capitano]] [[Giacomo Losi]] non venne rinnovato il contratto a causa di dissidi con l'allenatore [[Helenio Herrera]], mentre durante la presidenza di [[Alvaro Marchini]] vennero ceduti alla {{Calcio Juventus|N}} i "tre gioielli" della rosa: [[Luciano Spinosi]], [[Fabio Capello]] e [[Fausto Landini]].<ref name=cor3/> La Roma, ribattezzata per tali motivi "Rometta", oscillò costantemente in posizioni di media classifica, fatta eccezione per i campionati [[Serie A 1974-1975|1974-1975]], quando si classificò al terzo posto, e [[Serie A 1978-1979|1978-1979]], quando ottenne la salvezza solo alla penultima giornata. Nonostante i risultati non soddisfacenti, la Lupa conquistò la [[Coppa Anglo-Italiana 1972]].<ref name=cor3/><ref name=cor4>{{cita|Romano|titolo=1974-1982 La grande Roma di Nils Liedholm}}.</ref>
A fine decennio il club venne rilevato da [[Dino Viola]], che lo trasformò completamente a livello tecnico, affidando poi la guida tecnica allo [[Svezia|svedese]] [[Nils Liedholm]].<ref>{{cita|Cagnucci, Pelosi|p. 159}}.</ref> Liedholm ottenne immediatamente buoni risultati, vincendo due Coppe Italia consecutive dove superò, in entrambe le finali, il Torino ai [[tiri di rigore]]. A ciò seguì la vittoria del secondo scudetto della storia romanista, avvenuta nella [[Associazione Sportiva Roma 1982-1983|stagione 1982-1983]], sempre sotto la supervisione tecnica di Liedholm: il titolo venne conquistato l'8 maggio 1983 allo [[stadio Luigi Ferraris]] dopo un pareggio con il {{Calcio Genoa|N}}.<ref name=cor4/>
L'anno successivo la Magica vinse la sua quinta [[Coppa Italia 1983-1984|Coppa Italia]] (battendo il {{Calcio Hellas Verona|N}}) e giunse in finale di [[Coppa dei Campioni 1983-1984|Coppa dei Campioni]], che nell'occasione si disputò proprio all'Olimpico di Roma. Nonostante il vantaggio di giocare in casa, la squadra non riuscì a imporsi sul {{Calcio Liverpool|N}}: dopo i [[tempi supplementari]] chiusi sul punteggio di 1-1, la Lupa perse il trofeo ai tiri di rigore a causa degli errori dal dischetto di [[Bruno Conti]] e [[Francesco Graziani]] che portarono il punteggio sul 4-2 per la compagine inglese.<ref name=cor4/> In seguito Dino Viola affidò la panchina nuovamente a un allenatore svedese, [[Sven-Göran Eriksson]], che nella [[Associazione Sportiva Roma 1985-1986|stagione 1985-1986]] vinse la sesta [[Coppa Italia 1985-1986|Coppa Italia]] della storia giallorossa battendo in finale la {{Calcio Sampdoria|N}}.<ref name=cor5>{{cita|Romano|titolo=1984-1991 La Roma formato Coppa Italia}}.</ref>
La rosa perse gradualmente competitività, riuscendo comunque a ottenere un ultimo successo nel 1991: pochi mesi dopo la morte del presidente, i Capitolini conquistarono la loro settima [[Coppa Italia 1990-1991|Coppa Italia]], battendo in finale la Sampdoria campione d'Italia, e raggiunsero la finale di [[Coppa UEFA 1990-1991|Coppa UEFA]], perdendo la doppia sfida contro l'{{Calcio Inter|N}}.<ref name=cor5/> Nel 1993 la società venne acquistata da [[Franco Sensi]], che rinforzò la squadra, mancando tuttavia di ottenere, nell'immediato, risultati di rilievo.<ref name=izzi3>{{cita|Izzi, Valitutti|pp. 212-224}}.</ref> Nell'estate del 1999 la dirigenza affidò la panchina a [[Fabio Capello]] e l'[[Associazione Sportiva Roma 2000-2001|annata successiva]], dopo una campagna acquisti assai dispendiosa condotta grazie al sostegno di capitali derivati dall'ingresso del club in borsa, la Roma vinse il terzo scudetto della sua storia. Due mesi dopo la vittoria del terzo tricolore, la Lupa conquistò anche la sua prima [[Supercoppa italiana 2001|Supercoppa italiana]], superando la {{Calcio Fiorentina|N}}.<ref>{{cita|Romano|titolo=2000-2001 Il terzo scudetto}}.</ref><ref name=cor8>{{cita|Romano|titolo=2001-2005 I Giallorossi del terzo millennio}}.</ref>
Negli [[anni 2000]] la Roma è giunta sei volte seconda in campionato, e sotto la guida di [[Luciano Spalletti]] ha vinto due Coppe Italia consecutive ([[Coppa Italia 2006-2007|2006-2007]] e [[Coppa Italia 2007-2008|2007-2008]]), entrambe in finale contro l'Inter, e la [[Supercoppa italiana 2007]], sempre contro i Nerazzurri.<ref name=storia/><ref name=cor8/> Al termine della [[Associazione Sportiva Roma 2010-2011|stagione 2010-2011]] la Magica è stata ceduta a un gruppo di imprenditori statunitensi guidato inizialmente da [[Thomas DiBenedetto]] e poi da [[James Pallotta]], i cui migliori risultati sono tre secondi posti e una semifinale di [[UEFA Champions League 2017-2018|Champions League]].<ref name=storia/>
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