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{{vedi anche|Motovelodromo Appio|Stadio della Rondinella|Campo Testaccio|Stadio Nazionale|Stadio Flaminio|Stadio Olimpico (Roma)}}
{{Vedi anche|Colori e simboli dell'Associazione Sportiva Roma}}
[[File:CampoTestaccioAlto.jpg|thumb|left|upright=1.4|Il Campo Testaccio]]
=== Colori ===
[[File:ASStadio Olimpico Roma 1972-1973.jpg|thumb|left|upright=1.43|La foto di squadra del 1972 col tradizionale completo daLo giocostadio romanistaOlimpico]]
I colori sociali della Roma sono il [[giallo]] e il [[rosso]] del gonfalone del [[Campidoglio]].<ref name=storia/> La classica divisa primaria della Lupa è costituita da maglia rossa con bordi manica e colletto gialli, pantaloncini bianchi e calzettoni rossi bordati di giallo.<ref>{{Cita|Castellani, Ceci, de Conciliis|p. 74}}.</ref>
 
Il primo impianto sportivo utilizzato dalla Roma è stato il [[Motovelodromo Appio]], già impiegato in precedenza dall'{{Calcio Audace Roma|N}}; è stato adoperato per la sola [[Associazione Sportiva Roma 1927-1928|stagione 1927-1928]], mentre in [[Associazione Sportiva Roma 1928-1929|quella successiva]] i Capitolini hanno usato lo [[stadio Nazionale|stadio Nazionale del Partito Nazionale Fascista]].<ref name=cor1/> Iniziato il [[Serie A 1929-1930|primo campionato a girone unico]], dopo aver gareggiato nei primi due incontri casalinghi allo [[stadio della Rondinella]], ovvero al campo della {{Calcio Lazio|N}},<ref name=cor1/> è cominciato l'impiego del [[Campo Testaccio]]; qui la Lupa ha giocato fino alla [[Associazione Sportiva Roma 1939-1940|stagione 1939-1940]], quando la struttura è stata abbandonata.<ref>{{Cita news|autore=Federico Formica|url=http://inchieste.repubblica.it/it/repubblica/rep-it/2013/03/22/news/campo_testaccio_storia-55124432/|titolo=Un ricordo della Roma testaccina quando il calcio era una festa popolare|rivista=la Repubblica|data=22 marzo 2013|accesso=31 marzo 2018}}</ref>
Nel corso della storia la divisa del club ha subito varie modifiche: la maglia in alcune stagioni si è presentata rossa e gialla della tonalità precedentemente descritta; in altre, invece, con un rosso più chiaro (dal 1960 al 1963, dal 2009 al 2012 e dalla [[Associazione Sportiva Roma 2017-2018|stagione 2017-2018]]) o con un giallo più brillante (dal girone di ritorno del [[Serie A 1983-1984|campionato 1983-1984]] al 1992 e dalla stagione 2017-2018).<ref name=storiadiv>{{Cita|Castellani, Ceci, de Conciliis|pp. 32-247}}.</ref><ref name=kit1718>{{cita web|url=http://www.asroma.com/it/notizie/2017/05/contro-il-genoa-la-roma-indosser-la-nuova-divisa-per-il-2017-18|titolo=Contro il Genoa la Roma indosserà la nuova divisa per il 2017-18|data=25 maggio 2017|accesso=31 marzo 2018}}</ref>
 
Nel [[Associazione Sportiva Roma 1940-1941|1940-1941]] il club è ritornato allo stadio Nazionale, ampliato per il {{WC|1934}}, dove ha vinto il suo primo scudetto. L'impianto, rinominato "stadio Torino" dopo la [[tragedia di Superga]], è stato utilizzato dalla società fino al 1953.<ref>{{cita news|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1988/02/17/dal-1911-ad-oggi-tutti-gli-stadi.html|titolo=Dal 1911 a oggi tutti gli stadi di Roma|pubblicazione=la Repubblica|data=17 febbraio 1988|accesso=29 marzo 2018}}</ref>
I pantaloncini, originariamente bianchi, sono stati sostituiti da una controparte [[nero|nera]] dal 1951 al 1954, tornando nuovamente candidi fino al 1981, quando hanno assunto lo stesso colore della maglia; dal [[Serie A 1998-1999|campionato 1998-1999]] sono tornati al colore originario, tonalità che hanno mantenuto fino alla [[Associazione Sportiva Roma 2016-2017|stagione 2016-2017]] esclusa.<ref name=storiadiv/><ref name=kit1617/> I primi calzettoni, completamente neri, sono stati rimpiazzati da modelli di colore rosso con fascia gialla che sono stati conservati fino al 2016, fatta eccezione per le parentesi 1951-1954 e 1998-2012<ref name=storiadiv/> e per il periodo 2016-2019.<ref name=kit1718/><ref name=kit1617>{{cita web|url=http://www.asroma.com/it/notizie/2016/07/l-as-roma-svela-la-nuova-divisa-nike-per-la-stagione-2016-17|titolo=L'AS Roma svela la nuova divisa Nike per la stagione 2016-17|data=6 luglio 2016|accesso=31 marzo 2018}}</ref><ref name=kit1819>{{cita web|url=http://www.asroma.com/it/notizie/2018/05/roma-e-nike-presentano-la-nuova-maglia-per-il-2018-19|titolo=Roma e Nike presentano la nuova maglia per il 2018-19|data=11 maggio 2018|accesso=14 maggio 2018}}</ref>
 
Nella [[Associazione Sportiva Roma 1953-1954|stagione 1953-1954]] la Magica si è spostata allo [[Stadio Olimpico (Roma)|stadio Olimpico]], ristrutturato e proprio in quell'anno e chiamato all'epoca "stadio dei Centomila",<ref>{{cita news|url=http://www.radio.rai.it/radioscrigno/trasmettiamo/trasmettiamo_lancio.cfm?Q_IDSCHEDA=121|titolo=L'inaugurazione dello Stadio Olimpico|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20030816235036/http://www.radio.rai.it/radioscrigno/trasmettiamo/trasmettiamo_lancio.cfm?Q_IDSCHEDA=121|dataarchivio=16 agosto 2003|accesso=29 marzo 2018|pubblicazione=[[Rai]]}}</ref> che ha subito diverse modifiche negli anni: le più consistenti sono avvenute negli anni 1950 in previsione dei [[Giochi della XVII Olimpiade]], che si sono svolti a Roma, durante le quali furono eliminati i posti in piedi, e a fine anni 1980 con la demolizione, e la relativa ricostruzione, di quasi tutto il vecchio impianto in previsione del {{WC|1990}}. Tra le innovazioni vi è una copertura che chiudeva la visuale del campo dalla collina di [[Monte Mario]], che sorgeva alle spalle dello stadio, dove molte persone ogni domenica si radunavano per assistere agli incontri, analogamente con quanto accadeva al Campo Testaccio con i tifosi stipati sul [[Monte Testaccio|Monte dei Cocci]].<ref>{{cita news|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1989/02/17/olimpico-chiudera-da-giugno-dicembre.html|titolo=L'Olimpico chiuderà da giugno a dicembre|pubblicazione=la Repubblica|data=17 febbraio 1989|accesso=29 marzo 2018}}</ref>
Da notare, infine, che dal girone di ritorno della [[Serie A 1968-1969]] al [[Associazione Sportiva Roma 1972-1973|biennio 1972-1973]], divisa casalinga e da trasferta (completamente bianca con bordi giallorossi) sono state invertite,<ref>{{Cita|Castellani, Ceci, de Conciliis|pp. 110-113}}.</ref> e che (solo nella prima parte della [[Associazione Sportiva Roma 1978-1979|stagione 1978-1979]]) la Magica ha utilizzato, come maglia casalinga, una casacca color [[arancione]].<ref>{{Cita|Castellani, Ceci, de Conciliis|p. 138}}.</ref>
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=== Simboli ufficiali ===
==== Stemma ====
[[File:LupettoAnni80.svg|thumb|La prima variante del "lupetto" (1978-1980)]]
Il primo stemma usato dalla Roma è stato uno scudo triangolare presentante nella metà superiore uno sfondo giallo e la [[lupa capitolina]] (da cui "Lupa", soprannome della compagine giallorossa), e nella metà inferiore uno sfondo rosso e l'acronimo "ASR" in giallo; questo logo è stato adottato dalla fondazione fino alla fine degli [[anni 1970]].<ref name=storiadiv/><ref name=gratton/>
 
I Giallorossi hanno giocato all'Olimpico ininterrottamente dal 1953 con la sola eccezione della [[Associazione Sportiva Roma 1989-1990|stagione 1989-1990]], durante la quale hanno disputato le partite casalinghe allo [[stadio Flaminio]] a causa dei citati lavori di ristrutturazione dello stadio per i Mondiali di calcio.<ref>{{cita news|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1989/11/09/olimpico-120-miliardi-buttati-via.html?ref=search|titolo=Olimpico, 120 miliardi buttati via|pubblicazione=la Repubblica|data=9 novembre 1989|accesso=31 marzo 2018}}</ref>
Nel 1978, ultimo anno di [[Gaetano Anzalone]] alla presidenza della società, i Capitolini hanno avuto l'occasione di osservare come negli [[Stati Uniti d'America]] lo sport fosse principalmente trainato dal [[merchandising]] e dalla vendita di prodotti legati al club. Ciò ha indotto la dirigenza a istituire un ufficio per la pubblicità, diretto dal grafico [[Piero Gratton]], che venne incaricato di realizzare un nuovo logotipo per i Lupi nell'ottica di creare un simbolo da associare alla squadra.<ref name=gratton>{{cita web|url=http://www.asroma.it/it/notizie/gratton_un_logo_ed_una_maglia_cos_scardinammo_il_sistema|titolo=Gratton: “Un logo ed una maglia, così scardinammo il sistema”|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150626193059/http://www.asroma.it/it/notizie/gratton_un_logo_ed_una_maglia_cos_scardinammo_il_sistema|data=8 agosto 2012|dataarchivio=26 giugno 2015|accesso=29 marzo 2018}}</ref> Dato che la lupa capitolina non poteva essere registrata come marchio perché il [[Roma|Comune di Roma]] non aveva concesso il permesso, venne creato il celebre "lupetto" nero stilizzato con l'occhio rosso, che dal 1978 al 1980 compariva incorniciato da due cerchi concentrici, uno giallo e uno rosso; nel corso degli anni furono ideate nuove varianti di questo stemma: quella in uso nelle divise dal 1980 al 1991 vide un lupetto bianco dentro uno stemma circolare rosso, dal 1991 al 1996 il lupetto era prima giallo e poi arancione e nella [[Associazione Sportiva Roma 1996-1997|stagione 1996-1997]] il lupetto fu incorniciato in uno scudo rosso bordato di arancione.<ref>{{Cita|Castellani, Ceci, de Conciliis|pp. 165-181}}.</ref>
[[File:Romolo mascotte AS Roma.jpg|thumb|left|Romolo saluta il pubblico dell'Olimpico]]
 
=== Centro di allenamento ===
Il 20 luglio 1997, grazie a un accordo con il Comune capitolino, alla squadra romanista è stato concesso il permesso speciale di poter utilizzare il simbolo della lupa e di riproporre, così, una nuova versione dello stemma ispirata a quello originale.<ref>{{Cita|Castellani, Ceci, de Conciliis|p. 198}}.</ref> Il 22 maggio 2013 è stato presentato un nuovo restyling del logo della Magica, che si è distinto dal precedente per la scomparsa della scritta "ASR" (sostituita da "ROMA" e dall'anno di fondazione del club, il 1927) e per la rivisitazione della lupa e dei gemelli, che hanno cambiato colore passando dal [[nero]] all'[[argento (colore)|argento]];<ref>{{Cita web|url=http://www.asroma.it/it/notizie/las_roma_presenta_laggiornamento_della_brand_identity/|titolo=L'AS Roma presenta l'aggiornamento della brand identity|data=22 maggio 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150626193039/http://www.asroma.it/it/notizie/las_roma_presenta_laggiornamento_della_brand_identity/|dataarchivio=26 giugno 2015|accesso=29 marzo 2018}}</ref> questo stemma è stato successivamente sostituito il 7 giugno 2017 da una versione avente il rosso leggermente più scuro e il giallo più chiaro.<ref>{{Cita web|url=http://www.asroma.com/it/notizie/2017/06/7-giugno-2017-la-roma-torna-ai-colori-della-tradizione|titolo=7 giugno 2017: la Roma torna ai colori della tradizione|data=7 giugno 2017|accesso=31 marzo 2018}}</ref>
[[File:Centro sportivo Fulvio Bernardini.JPG|thumb|upright=1.4|Un'ala del centro sportivo]]
 
{{Vedi anche|Centro sportivo Fulvio Bernardini}}
==== Inno ====
Situato nella zona sudoccidentale di Roma,<ref name=allenamento>{{cita web|url=http://www.asroma.it/it/contatti/index.html|titolo=Contatti|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150922023550/http://www.asroma.it/it/contatti/index.html|dataarchivio=22 settembre 2015|accesso=29 marzo 2018}}</ref> il centro sportivo Fulvio Bernardini è stato acquistato dall'allora presidente [[Gaetano Anzalone]] il 22 luglio 1977 e inaugurato il 23 luglio 1979.<ref>{{cita|Izzi|p. 508}}.</ref> Inizialmente il complesso presentava quattro campi da calcio e una tribuna con {{TA|3 000}} posti a sedere; tuttavia, nel corso degli anni, la struttura ha visto diversi lavori di ammodernamento, tra cui la delimitazione del centro con prefabbricati in cemento.<ref name=allenamento2>{{cita|Izzi|p. 509}}.</ref> Il Fulvio Bernardini è anche noto per essere stato, in occasione del {{WC|1990}}, il centro di allenamento dell'{{NazNB|CA|ARG}}.<ref>{{Cita news|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1990/05/10/benvenuta-argentina.html|titolo=Benvenuta Argentina|pubblicazione=la Repubblica|data=10 maggio 1990|pagina=29|accesso=31 marzo 2018}}</ref>
L'inno ufficiale della società giallorossa è ''[[Roma (non si discute, si ama)/Derby|Roma (non si discute, si ama)]]'', con testo di [[Antonello Venditti]] e [[Sergio Bardotti]] e musica di Antonello Venditti e [[Gepy & Gepy|Giampiero Scalamogna]] (meglio noto con il nome d'arte di Gepy & Gepy); il brano precede gli incontri disputati allo [[Stadio Olimpico (Roma)|stadio Olimpico]] poco dopo la lettura delle formazioni all'altoparlante.<ref name=venditti>{{cita news|url=http://www.repubblica.it/sport/calcio/serie-a/roma/2013/07/02/news/venditti_inno-62261928/|titolo=Roma, la richiesta di Venditti: "Togliete il mio inno"|accesso=31 marzo 2018|data=2 luglio 2013|pubblicazione=la Repubblica}}</ref> La canzone è in uso dal 1974 ma, nella stagione [[Associazione Sportiva Roma 1977-1978|1977-1978]], venne sostituita da ''Forza Roma Forza Lupi'' di [[Lando Fiorini]], sembra per volontà del presidente Viola che non gradiva avere un inno composto da un cantautore all'epoca politicamente esposto come Venditti,<ref name=cor4/> tornando poi a essere l'inno ufficiale della compagine giallorossa a partire dal 1994.<ref>{{cita|Romano|titolo=1992-2000 I primi anni della presidenza Sensi}}.</ref>
 
L'impianto si estende su 20 [[ettari]] e comprende diversi [[Glossario calcistico#Terreno di gioco|terreni di gioco]] (tra cui uno dotato di tribuna, denominato "Campo Testaccio", in onore dello storico [[Campo Testaccio|campo omonimo]], e uno intitolato ad [[Agostino Di Bartolomei]] il 24 febbraio 2012<ref>{{Cita web|url=http://www.asroma.it/it/notizie/notizie.html?id=4456|titolo=Campo "Agostino Di Bartolomei": "Oggi Ago è tornato a casa"|data=24 febbraio 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150217010759/http://www.asroma.it/it/notizie/notizie.html?id=4456|dataarchivio=17 febbraio 2015|accesso=12 maggio 2018}}</ref>), tre campi da [[tennis]] e una piscina scoperta.<ref name=allenamento2/> Vi sono poi quattro edifici, collegati tra loro e circondati da un ruscello artificiale, in cui sono distribuiti diversi locali: il secondo stabile in ordine di grandezza ospita al primo piano gli alloggi dei calciatori della prima squadra e al piano terra i locali medici (compresi fisioterapia e riabilitazione), gli spogliatoi (dei giocatori e dell'allenatore), la palestra (intitolata a [[Attilio Ferraris IV]]) e il bagno turco; nell'edificio comprendente il bar e il ristorante sono situati gli alloggi per i calciatori delle squadre giovanili; l'ultima delle quattro costruzioni, realizzata nel 1998, include al suo interno la sede della rivista ufficiale del club, ''[[LaRoma]]'', una sala stampa (dedicata al giornalista Giuseppe Colalucci) e la Cappella [[Salus populi romani]], dedicata a [[Papa Giovanni Paolo II]] e inaugurata durante il [[Giubileo del 2000]].<ref name=allenamento2/>
==== Mascotte ====
La [[mascotte]] ufficiale del club è Romolo (in riferimento all'[[Romolo|omonimo re di Roma]]), un pupazzo a forma di lupo che indossa la maglia della squadra recante il numero 753, a simboleggiare il [[753 a.C.]], anno di [[Natale di Roma|fondazione della città eterna]]. È solito compiere un giro di campo prima degli incontri casalinghi e farsi scattare foto insieme a tifosi e calciatori della Roma. È anche presente in alcuni eventi riguardanti il club giallorosso.<ref>{{cita web|url=https://www.asroma.com/it/notizie/2019/08/visita-a-sorpresa-della-nuova-mascotte-romolo-per-i-bambini-degli-as-roma-camp|titolo=Visita a sorpresa della nuova mascotte Romolo per i bambini degli AS Roma Camp|data=8 agosto 2019|accesso=8 agosto 2019}}</ref>
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