Claudio Ranieri: differenze tra le versioni

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===La consacrazione: Firenze===
Dopo l'esonero in [[Campania]], nella stagione 1993/94 va a [[Firenze]], per allenare una [[A.C.F. Fiorentina|Fiorentina]] appena retrocessa; i viola però spadroneggiano nel [[Serie B (calcio)|campionato cadetto]], ottenendo un primo posto che garantisce il ritorno in [[serie A (calcio)|serie A]]; i principali artefici di quest'impresa sono ritenuti il tecnico Ranieri e il giovane bomber [[Gabriel Omar Batistuta]], autore in quella stagione di 16 reti. La stagione appena terminata sarà l'inizio di un amore tra Ranieri e Firenze che durerà per 4 anni, consacrando definitivamente il tecnico romano, ma quella stessa stagione sarà anche ricordata per una tragedia: l'allora patron [[Mario Cecchi Gori]] infatti venne a mancare il [[5 novembre]] [[1993]]. Ranieri tenta in tutti i modi di far dimenticare questo dramma attraverso grandi risultati ottenuti con la Fiorentina sul campo. La stagione del ritorno in A si chiude con un buon decimo posto, con protagonista ancora [[Gabriel Omar Batistuta|Batistuta]] che realizza 26 gol, segnando consecutivamente per ben 11 partite (record del [[Serie A|Campionato Italiano]]). Ma è nel 1995/96 che Ranieri ottiene con i toscani i risultati più importanti: oltre al quarto posto raggiunto in campionato infatti i viola vincono la [[Coppa Italia]], eliminando in semifinale l'[[Inter]] e battendo sia all'andata che al ritorno in finale l'[[Atalanta Bergamasca Calcio|Atalanta]] (1-0 in casa, gol di [[Gabriel Omar Batistuta|Batistuta]], e 2-0 a Bergamo, reti di [[Gabriel Omar Batistuta|Batistuta]] e [[Lorenzo Amoruso|Amoruso]]).
L'anno successivo si pongono ovviamente più attese sulla squadra di Ranieri, che però non riesce a ripetersi: la stagione si apre bene, con la conquista della [[Supercoppa Italiana]] ai danni del [[Milan AC|Milan]] grazie ad una doppietta di Batistuta, ma in serie A arriva soltanto un nono posto; con questo risultato si chiude l'avventura di Ranieri a Firenze, sostituito l'anno successivo da [[Alberto Malesani]].