Spiritualità: differenze tra le versioni
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m →Cammino spirituale: aggiunto "maestro spirituale", un'espressione assai più diffusa per designare "una persona che si ritiene dotata di profonda esperienza spirituale": il concetto di "maestro spirituale" è peraltro più adatto a connotare colui che guida un "cammino spirituale", mentre il "direttore spirituale" indica pittosto colui che guida un "cammino religioso" |
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La spiritualità, all'interno di una grande varietà di concezioni culturali e religiose, è spesso vista come un percorso, o ''cammino spirituale'', lungo il quale si avanza per conseguire un obiettivo determinato, quale ad esempio un più alto stato di consapevolezza, il raggiungimento della [[saggezza]] o la comunione col divino in termini di trascendenza o di immanenza, il che solitamente presuppone una qualche forma di [[liberazione (religione)|liberazione]] dalla materialità. Il ''[[mito della caverna]]'' di [[Platone]], contenuto nel VII libro de ''[[La Repubblica (dialogo)|La Repubblica]]'', è una buona descrizione di un siffatto cammino.
Il cammino spirituale è un percorso che presenta una dimensione primariamente soggettiva e individuale di tipo ascendente a qualcosa di più alto della materialità, da ciò la sua identificazione con l'ascesi. Per cammino spirituale si può intendere un percorso di breve durata, finalizzato ad un obiettivo specifico, o tutta una vita. Ogni avvenimento della vita è parte di questo cammino, ma in particolare vi si possono inserire alcune tappe o momenti significativi, come ad esempio la pratica di varie [[disciplina spirituale|discipline spirituali]] (tra cui la [[meditazione]], la [[preghiera]], il [[digiuno]]), il confronto con una persona che si ritiene dotata di profonda esperienza spirituale (chiamata ''maestro spirituale'', ''[[guida spirituale]]'', ''[[direttore spirituale]]'', o in altro modo, a seconda del contesto culturale), l'accostamento personale a [[testi sacri]], ecc.
La spiritualità è anche descritta come un processo in due fasi: la prima relativa alla crescita interiore, e la seconda relativa alla manifestazione di questo risultato nell'esperienza quotidiana del mondo.
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