Pierre Puget: differenze tra le versioni
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=== Il soggiorno genovese ===
Fra le prime commissioni ricevute a Genova vi fu la realizzazione dell'altare maggiore della [[Basilica di San Siro|Basilica di san Siro]]. Nel frattempo la famiglia dello scultore si trasferisce anch'essa a Genova. La famiglia Sauli, fra le più ricche di Genova, affida a Puget il progetto di decorazione interna della [[Basilica di Santa Maria Assunta (Genova)|basilica dell'Assunta di Carignano]]. Per l'altare maggiore progetta un colossale baldacchino e quattro statue in marmo di carrara con evidente ispirazione all'opera di [[Gian Lorenzo Bernini|Bernini]] in [[Baldacchino di San Pietro|San Pietro]]. Del progetto originario, Puget realizza le monumentali statue di ''San Sebastiano'' e del ''Beato Alessandro Sauli'', arcivescovo genovese appartenente alla nobile famiglia committente. Entrambe le statue presentano un moto ascenzionale che avrebbe dovuto completarsi nella statua dell'Assunta da collocarsi sopra il baldacchino, mai realizzata. Eccezionale virtuosismo mostrano la resa delle carni del ''San Sebastiano'' e delle sue armi abbandonate, così come l'incarnato dell'angelo e le vesti vescovili del ''Beato Alessandro''<ref>Lauro Magnani, ''Puget a Genova'', in ''La scultura a Genova e in Liguria'', Volume II, Dal Seicento al primo Novecento, Genova, 1988, p. 135 e seg.</ref>''.'' Per Emanuele Brignole lo scultore, ormai a capo di una folta bottega, realizza l'altare principale dell'''Immacolata'', per l'[[Albergo dei Poveri (Genova)|Albergo dei poveri]]. Dal 1669 alterna la sua presenza tra Tolone e Genova, dove realizza con l'aiuto dei collaboratori una nuova ''Immacolata'' per il Marchese Stefano Lomellini, oggi nell'oratorio dei Filippini, il gruppo statuario del ''Ratto di Elena'' per la terrazza del Palazzo Spinola in Strada Nuova e la ''Vergine col Bambino'' per la cappella privata di [[Palazzo Carrega-Cataldi|Palazzo Carrega]], oltre a svariati busti di imperatori di committenza ignota, opere oggi custodite nel [[Museo di Sant'Agostino di Genova|Museo di Sant'Agostino]]. La sua presenza a [[Genova]] dal 1661 al 1668 favorì nella città la diffusione della scultura barocca.
In Francia dal 1669 divise il suo tempo tra Tolone e Marsiglia, dove si occupò della decorazione per le navi da guerra francesi, scolpì un grande gruppo marmoreo della Vergine con il Bambino per la chiesa di Lorgues e creò un monumentale retablo in legno ancora in loco per la Cattedrale di Tolone . Inoltre, progettò abitazioni ad Aix-en-Provence e diversi edifici municipali a Marsiglia, tra cui il mercato del pesce (ancora in esistente) e La Vieille Charité, originariamente una casa per mendicanti e indigenti<ref>Oche, Uwe, Sezione sulla scultura barocca in ''L'Art Baroque - Architecture - Sculpture - Peinture'' (traduzione francese dal tedesco), HF Ulmann, Colonia, 2015.</ref>.
Rientrato di nuovo in [[Francia]] scolpì la statua di ''Milone da Crotone'' e il rilievo con ''Alessandro e Diogene'' che si trova al [[Louvre]].
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