Tito Checchi: differenze tra le versioni
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Nella primavera del 1866 alla prima squilla di guerra decise di partire volontario per combattere in Tirolo. Era l'alba del 29 maggio del 1866 quando di nascosto dalla povera madre scappò di casa per unirsi ai tanti giovani in partenza per la guerra. In Tirolo venne inquadrato nella 24.ma compagnia del 6° reggimento volontari partecipando alla battaglia di Condino del 16 luglio ed al famoso scontro di Bezzecca del 21 luglio 1866 contro gli austriaci dove venne ferito ad una gamba in maniera seria. Ricevute le prime cure nella chiesa di Tiarno adibita a ospedale, venne poi trasferito a Vestone e di seguito a Brescia dove venne dimesso in data 30 agosto 1866 dallo stesso Agostino Bertani, famoso medico amico di Garibaldi. Tornato a Firenze per la degenza, cominciò a scrivere le proprie memorie dell'esperienza militare al seguito di Garibaldi.
Le memorie di Tito Checchi uscirono prima a puntate sulla Gazzetta di Torino ed avendo avuto molto successo, alcuni amici lo spinsero a pubblicare direttamente un libro che venne dato alle stampe in maniera anonima nel dicembre 1866 con il titolo di ''Memorie alla casalinga di un Garibaldino,'' che in più occasioni è stato attribuito erroneamente al fratello [[Eugenio Checchi]] che semplicemente lo diede nuovamente alle stampe nel 1888. Il libro rimane uno degli scritti più importanti riguardanti la guerra in Tirolo durante il 1866 per chiunque voglia approfondire la vicenda storica.
Purtroppo la ferita riportata in battaglia non migliorava e dopo una ricaduta Tito moriva il 21 agosto del 1867 lasciando nel dolore la povera madre. Ne scrisse il necrologio (rarissimo scritto quasi introvabile) l'amico d'infanzia lo storico Mario Foresi e venne ricordato per il suo importante libro anche dal sacerdote e professore delle Pie Scuole di Firenze, Mauro Ricci.
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