Codice civile (Italia): differenze tra le versioni
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→Il Codice civile del 1942: Stile |
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Nel periodo del [[colonialismo italiano]] fu poi redatta anche una variante del Codice Pisanelli, poi varata per le colonie d'[[Africa]] da [[Vittorio Scialoja]], con R.D. 28 giugno [[1909]], che approvava il testo del codice di commercio per la colonia [[Eritrea]].
==Il
Il codice civile vigente in Italia, approvato con [[R.D.]] 16 marzo [[1942]], n. 262, che ha sostituito quello del [[1865]], è il Codice emanato nel [[1942]] e differisce dal modello della tradizione francese e italiana dell'Ottocento. Esso risente, oltre che di tale tradizione, anche dell'influenza di un altro modello di codice civile, più recente, che ha avuto un'importanza straordinaria per l'evoluzione della scienza giuridica italiana della prima metà del [[XIX secolo]]: si tratta del ''[[Bürgerliches Gesetzbuch]]'' del [[1900]].
Il codice civile del 1942, a differenza di quelli coevi europei, contiene sia la disciplina del [[diritto civile]] che quella del [[diritto commerciale]], in precedenza dettate in codici distinti. Alla redazione del [[codice di procedura civile italiano del 1942]] lavorarono personalità quali [[Dino Grandi]] e il giurista [[Piero Calamandrei]].
===I lavori preparatori===
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