Giuseppe Garibaldi: differenze tra le versioni

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[[File:Genova-statua Giuseppe Garibaldi.JPG|thumb|Garibaldi è ricordato a [[Genova]] con una statua equestre situata a [[Piazza De Ferrari]]]]
Il 16 dicembre si presentò a Genova e il 26 si imbarcò sull<nowiki>'</nowiki>''Euridice'' dove rimase per 38 giorni<ref>{{Cita|Sacerdote|p. 89}}.</ref> La divisa sarda nell'occasione era composta da un frac nero, una tuba, e un paio di pantaloni bianchi.<ref>{{Cita|Possieri|p. 68}}.</ref> Come marinaio piemontese Garibaldi assunse il nome di battaglia ''Cleombroto'',<ref>Da Matricola del 183S, vol. I, pag. 392</ref> un re [[sparta]]no che combatté contro [[Tebe (Grecia)|Tebe]] nella [[Battaglia di Leuttra]]. Non era ancora iscritto alla [[Giovine Italia]].<ref>Prova è il suo nome da rivoluzionario, ''Borel'', in quanto si trattava di uno dei partecipanti alla spedizione di Savoia, dipinto come un martire, uno dei patrioti fucilati dall'esercito piemontese dopo la fallita [[invasione della Savoia del 3 febbraio 1834]]. Si veda {{Cita|Scirocco|p. 22}}</ref> In quel periodo tentatentò, con [[Edoardo Mutru]] arruolatosi anch'esso, e [[Marco Pe]] di fare [[propaganda]] alla causa, e cercando a bordo e a terra di fare proseliti.
 
FrequentaFrequentò l'osteria della Colomba, la cui proprietaria Caterina Boscovich, insieme alla cameriera Teresina Cassamiglia, gli saranno d'aiuto in seguito. FaFece sfoggio della sua attività, offrendo da bere a sconosciuti con l'intento di arruolare nella causa nuovi elementi senza preoccuparsi con chi stesse parlando,<ref>Alcune delle persone che cerca di arruolare sono militari che riferiscono il tutto ai superiori. Si veda {{Cita|Scirocco|pp. 22-23}}</ref> e fu visto in pubblico, al caffè di Londra, usare parole dispregiative verso il Re. Per tale comportamento venne sorvegliato dalla polizia. Il 3 febbraio 1834 fu poi imbarcato, insieme a Mutru, sulla Conte De Geneys, che stava per partire per il [[Brasile]].<ref>I biografi ipotizzano in questa decisione il voler isolare i due uomini, ma valida è anche l'ipotesi più semplice, di una richiesta di uomini con esperienza in vista di un viaggio impegnativo: si veda {{Cita|Scirocco|p. 23}}</ref> Vi restò solo un giorno in quanto il 4 febbraio,<ref name="pos69">{{Cita|Possieri|p. 69}}.</ref> fingendosi malato, scese a terra, dopo aver dormito all'Insegna della Marina con Mutru.
 
Nel frattempo si era stabilito che l'11 febbraio [[1834]] ci sarebbe stata un'insurrezione popolare in [[Piemonte]]. Garibaldi scese a terra per mettersi in contatto con i mazziniani; ma il fallimento della [[Invasione della Savoia del 3 febbraio 1834|rivolta in Savoia]] e l'allerta di esercito e polizia fecero fallire tutto. Garibaldi credeva che l'insurrezione si sarebbe comunque avviata; non tornò sulla nave per parteciparvi, venendo siglato il termine A.S.L. (Assentatosi Senza Licenza) sulla sua matricola,<ref name="pos69"/> e divenendo in pratica un [[Diserzione|disertore]]; tale [[latitanza]] venne considerata come ammissione di colpa. Attese un'ora in piazza prima di andarsene,<ref>{{Cita|Dumas|p. 28}}.</ref> trovando riparo prima a casa della fruttivendola<ref>{{Cita|Dumas|p. 29}}.</ref> Natalina Pozzo e successivamente all'osteria e alla casa della padrona, Caterina Boscovich. Intanto vengono arrestati il quasi omonimo Giuseppe Giribaldi (l'8 febbraio) e poi lo stesso Mutru, il 13 febbraio. Prima di allora, il 9<ref>{{cita libro|Mino | Milani|Giuseppe Garibaldi (seconda edizione), pag 20|1982 |Mursia|}}</ref> o l'11,<ref>Le fonti non trovano accordo sulla data, si veda anche {{Cita|Scirocco|p. 24}}</ref> lascia Genova.